sabato 28 settembre 2019

Verso il limite

Mi hanno fatto l'ennesimo elettrocardiogramma verso mezzogiorno e ho la telemetria sempre attiva, ma non so nulla dei risultati né dei programmi futuri.
I cardiologi in servizio nel weekend sono impegnati a tempo pieno con pronto soccorso e consulenze, in reparto non ci sono mai; stamattina ne ho visto uno al volo, ma non sapeva praticamente nulla del mio caso.
Il materasso antidecubito non arriverà prima di domani e la mia schiena sta già protestando da ore.
Ho caldo e le vampate mi massacrano.
La calza antitrombo mi dà fastidio.
Le formiche fantasma non mi danno tregua.
Temo che mi stia tornando la gastrite, tutta la giornata è stata sul filo della nausea, quando non decisamente oltre.

Questa degenza mi sta mettendo davvero a dura prova, è sempre più difficile rialzare la testa dopo ogni mazzata.
Sono stanca, avvilita e dolorante.
Ho paura che possano esserci ancora problemi neurologici e/o cardiaci.
Non voglio stare ancora male.
Voglio tornare a casa e rintanarmi sul divano con Aki e Renato.


4 commenti:

  1. Oh Mia. Ti mando un grosso abbraccio, nella speranza che tu possa tornare a casa presto!

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  2. Che ti aspettano e Renato sorride. È un buon auspicio. Anche io ti mando un grande abbraccio, non serve a nulla, ma sappi che non smetto di pensarti.
    Gio

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  3. Hai ragione, adesso sei anche spaesata e, francamente, parrebbe non troppo oggetto di scrupolose attenzioni. In pratica se l'apparecchio per la telemetria potesse anche parlare faresti prima ad interrogare lui e decidere che fare. Speriamo che oggi monti di guardia un cardiologo più espansivo e soprattutto informato. Ma quanta pazienza, quanta! (Anna)

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