venerdì 29 dicembre 2023

Conversazioni domestiche (fuori casa)

Ieri sera ottima cena a base di sushi con l'ottima compagnia di Alice e Fulvio, due amici toscani.
Ordino uno dei piatti speciali: uramaki con salmone, avocado e aria di lime.


Mio marito: "Perché hai ordinato gli uramaki con il bagnoschiuma?"

giovedì 21 dicembre 2023

Diario felino - Sono tornata!

Caro diario,
Finalmente sono tornata a casa.
Ho fame.


Sto bene, le ultime analisi sono ottime.
Ho fame.
Non sto ferma un momento, tanto che gli umani si sono chiesti se in clinica mi abbiano disattivato il pulsante di spegnimento.
Ho fame.
Gli umani sono felicissimi di riavermi con loro. Credo.


Ho fame.
Edison non vuole ammetterlo, ma è contento di rivedermi.
Ho fame.
Faccio i dispetti a tutti gli altri gatti.
Ho fame.
Matilde mi rugna e Penny scappa.
Ho fame.
Ettore era più contento senza di me.


Ho già detto che ho fame?


         Luna

mercoledì 20 dicembre 2023

Diario felino - La piccoletta

Caro diario,
Sono passati già due mesi dall'arrivo della piccoletta, un terremoto che ha sconvolto la nostra pacifica esistenza felina.
Tutto sommato è innocua, ma terribilmente invadente e rumorosa, sempre tra le zampe, soprattutto le mie: mi cerca continuamente, si avvicina e mi fa lunghi discorsi a base di brrrru! E ogni volta che qualcuno entra in cucina, lei arriva chiedendo a gran voce da mangiare.
Lo so che è piccola e bisogna avere pazienza e allora qualche volta la lascio avvicinare e muovo la coda per farla giocare. Le permetto anche di mangiare vicino a me. Però sia ben chiaro che comando io: se svuoto la mia ciotola prima di lei, la sposto di peso, senza tanti complimenti, e spazzolo anche il suo cibo. Ma lei è furbetta: quando mi avvicino, tira fuori dalla ciotola il pezzo più grosso che trova e va a mangiarselo un po' più in là. Poi, quando io ho finito, fa il giro delle ciotole per vedere se è rimasto qualcosa.

Cerca di fare 'micizia anche con gli altri, con alterne fortune.
Fergus la sopporta pazientemente, ma lui è il gatto più buono del mondo, non fa testo. 


Ettore è geloso, perché lei invade i suoi spazi: il cuscino della sedia a rotelle, il divano e i letti. Però sono posti in cui lui non va tanto spesso e la sua tana preferita, il ciambellone rosso sul comò della camera, rimane libero. Alla fine c'è posto per tutti e gli umani non gli fanno mai mancare le coccole, in particolare l'umana continua a riservargli sessioni speciali di coccole da WC.




Le femmine invece continuano a essere ostili: Penny soffia e Matilde rugna. Però, finché si tiene a distanza, non le fanno niente.

Un paio di giorni fa, la piccoletta era strana. Al mattino saltava e correva come sempre, ma con il passare delle ore era sempre più tranquilla e silenziosa, addirittura non si è presentata quando siamo andati in cucina per chiedere la merenda e la cena. Molto strano.
Quando gli umani l'hanno presa in braccio, si sono accorti che tremava: aveva la febbre. 
Era già sera tardi quando è comparso il trasportino e io mi sono preoccupato, ma questa volta non è toccato a me: l'umano ha preso la piccoletta e se l'è portata via dicendo che non importava se c'era da pagare il supplemento per la visita notturna. È tornato dopo un paio d'ore, molto serio, con il trasportino vuoto: niente piccoletta.
Non mi hanno nemmeno lasciato annusare il trasportino, lo hanno subito lavato e messo via. Hanno tolto anche la lettiera della piccoletta e messo in lavatrice il ciambellone rosa, quello che usa sempre lei, e anche tutte le lenzuola e le coperte dei letti e i loro vestiti. Parlavano di parvovirus e panleucopenia, che sono la stessa cosa ma con due nomi diversi e che non dovrebbe preoccuparci, perché siamo vaccinati. Ma la piccoletta è giovane e deve ancora fare l'ultima dose di vaccino. 
Più tardi ho sentito l'umana che piangeva.

Ieri erano ancora molto seri e tristi e ho iniziato a preoccuparmi anch'io. Nel tardo pomeriggio sono usciti tutti e due. Sono tornati dopo un po', ancora molto tristi e senza la piccoletta. Parlavano di crollo dei globuli bianchi, antibiotici, flebo di ringer lattato e immunostimolatori, prognosi riservata. Erano ancora tanto preoccupati e ho iniziato ad agitarmi anch'io: giravo per casa e guardavo gli umani, loro mi davano da mangiare, ma io non volevo cibo, volevo la piccoletta!


Stamattina l'umana ha ricevuto una telefonata e dopo sembrava un po' più tranquilla.
Nel tardo pomeriggio sono usciti di nuovo, ma questa volta quando sono tornati sorridevano: sembra che la piccoletta abbia superato la fase acuta e stia meglio.


Spero che torni a casa presto, perché anche se è una rompiscatole, in fondo mi ci sono affezionato.


        Edison


PS: grazie Betta, sei sempre speciale!



domenica 3 dicembre 2023

Molto zitta ma poco ferma

Questa volta gli effetti della chemioterapia mi hanno lasciato qualche giorno di tregua in più, tempo prezioso perché mi ha permesso di partecipare sabato 25 alla superfesta di compleanno dei miei cugini e noi siamo una cuginanza davvero speciale!



Martedì sono stata a Padova per la visita dermatologica: niente di grave, le lesioni cutanee sono di natura infiammatoria, da trattare mattina e sera con crema al cortisone... cosa non proprio semplicissima, perché una è sulla schiena, appena sotto la scapola sinistra.
Lo so che state pensando che potrei farmi aiutare da Renato a spalmare la crema, ma il problema è proprio che non posso, perché è ammalato ormai da otto giorni, con tosse, raffreddore, mal di gola e qualche linea di febbre. Siamo di nuovo al 41 bis: ha fatto un tampone Covid ogni due giorni, sempre negativi, ma qualunque sia la magagna che lo sta tormentando, è meglio che non me la trasmetta, quindi rimane in esilio al piano di sopra.

Questo significa anche che devo occuparmi delle attività domestiche che di solito fa lui ed è piuttosto faticoso, arrivo a sera stremata. Fortunatamente ci sono sempre le persone che mi aiutano: non sono in grado di fare la spesa da sola, ma la solita zia e Claudia si sono fatte dare la lista di quello che mi serviva e me l'hanno consegnato a domicilio, mentre Diana continua ad aiutarmi con lo stiro. Siete speciali, lo sapete vero?


Nel frattempo è tornata la mucosite che mi provoca la nausea, niente di drammatico, ma sempre fastidiosa. Vado avanti a caramelle, chewingum, noccioli di prugna, taralli e chips di patate, vale a dire qualunque cosa io riesca a tenere in bocca per un tempo abbastanza lungo, da pochi minuti per le chips fino a tre ore per noccioli e gomme da masticare. Però questa volta sento lo stesso un po' di fastidio in gola, forse anche perché con Renato ko non posso stare ferma e zitta. Più precisamente, sto molto zitta, ma poco ferma, perché c'è sempre qualche gatto che chiede da mangiare, le ciotole da lavare, la lavatrice da caricare e svuotare, l'aspirapolvere da passare, i pasti da preparare... E dato che non sto così male da mettermi in malattia, devo pure lavorare. Il calendario però promette bene: venerdì è festa e il giovedì ho la giornata libera, quindi la prossima settimana lavorativa sarà cortissima e anche la successiva, perché venerdì 15 devo andare a Padova per l'ecografia.

Siamo in dicembre, ma l'atmosfera natalizia qui è ancora sospesa: senza l'aiuto di Renato non posso preparare l'albero e non ho ancora iniziato a pensare ai regali da fare. 
Sono anche arrivati i primi inviti per le cene di Natale, e la mia risposta è sempre la stessa "non lo so, dipende da come sto quel giorno". Uffa.



Nota di servizio
Dovevamo uscirne migliori, invece pare che la pandemia abbia insegnato poco o niente.
Il Covid sta di nuovo circolando, ma anche i normali malanni di stagione come raffreddore e influenza sono di origine virale: il raffreddore non viene perché avete preso freddo, ma perché qualcuno ve l'ha passato.
Se avete la tosse, la febbre, il raffreddore o il mal di gola e andate al lavoro, al cinema, al ristorante o a fare shopping non siete eroi, siete pirla! 
State a casa oppure, se proprio non potete fare a meno di uscire, mettete la mascherina.
E se qualche deficiente vi prende in giro perché la indossate, toglietela pure, tossitegli in faccia e poi la rimettete.



sabato 25 novembre 2023

25 novembre

Tu che troppe volte sei andata al lavoro con i lividi
perché lui mena, soprattutto quando beve
e continui a postare foto di voi due 
sorridenti con il bicchiere in mano.

Tu che non vuoi denunciarlo
perché saresti la prima a essere accusata:
"L'hai provocato! Sei una vipera!"
Ma intanto lui lo fa ancora con chissà quante altre
e si mostra sorridente con la moglie, mano nella mano
Chissà se lei sa di avere vicino un mostro?

Tu che hai così tanta paura di rimanere sola
perché lui ti fa credere che non vali nulla
nascondi il labbro spaccato
e dici di sapere come funzionano queste cose
Ma continui a rimanere con lui
e a dire che siete innamorati e felici.

Tu che hai trovato il coraggio di dire basta
e ti sei ripresa la tua vita
con tanta paura e tanta fatica
Tu che ora puoi guardare tua figlia con orgoglio
perché hai salvato te stessa e lei
Tu che ce l'hai fatta
dillo a queste donne
che un'altra vita è possibile.




venerdì 24 novembre 2023

Un'altra spunta

Martedì ho fatto la sesta chemioterapia e la prossima infusione è prevista a gennaio, dopo la PET di controllo, ma non sia mai che io mi possa rilassare. 
A dicembre devo fare un'ecografia addominale, perché nei giorni scorsi è tornato a farsi sentire il dolore sotto al diaframma che mi aveva tormentato durante la radioterapia.
E ho vinto anche un inedito: visita dermatologica, la prossima settimana, per valutare alcune lesioni cutanee particolarmente ostinate, che sembra non vogliano saperne di guarire. Probabilmente, come ho scritto una decina di giorni fa, fanno parte del pacchetto di effetti collaterali del farmaco chemioterapico, però hanno un aspetto insolito e l'oncologa ha ritenuto opportuno un approfondimento specialistico. 
Aggiungo un'altra spunta all'elenco dei reparti utilizzati: a parte quelli di cui non mi sarà mai possibile usufruire, con gli altri sono a buon punto per il completamento della tessera!


Casomai aveste qualche dubbio sulle spunte: chirurgo plastico e chirurgo vascolare hanno lavorato alla mia amputazione insieme a chirurgo generale, ortopedico e urologo, stroke unit e neurologia hanno gestito l'attacco ischemico, cardiologia ed emodinamica la Takotsubo, dietologa e gastroenterologa si sono occupate di me quando non riuscivo più a mangiare, l'infettivologo mi ha seguita per il batteriobastardo, l'anatomia patologica ha esaminato tutte le mie biopsie, in medicina nucleare ho fatto PET e risonanze magnetiche e l'ambulatorio malattie metaboliche mi ha presa in carico per l'osteoporosi.


giovedì 16 novembre 2023

Uno strumento utile

Ultimamente mi capita anche troppo spesso di dover acquistare farmaci di libera vendita e parafarmaci, prodotti che pago integralmente di tasca mia perché, anche se prescritti da un medico, non sono forniti dal SSN.
Ho scoperto che nelle farmacie online spesso si trovano a prezzi molto più bassi rispetto a quelli praticati dalle farmacie tradizionali, talvolta con sconti che arrivano al 50%, e fa una bella differenza.
Però non tutte le farmacie online sono uguali: spesso si trovano prezzi interessanti su alcuni prodotti ma non su altri e i costi di spedizione possono variare parecchio da un all'altra. Non ce n'è una più conveniente in assoluto: cambiando le quantità e/o la combinazione di prodotti, il risultato può essere molto diverso quindi bisogna valutare di volta in volta il sito più conveniente e può essere complicato, soprattutto quando ci sono più prodotti da acquistare.

E vi pare che io non trovo una soluzione?
Mi sono costruita un foglio Excel che mi permette di individuare la farmacia più conveniente per ogni acquisto, in base ai prodotti che mi servono e alle quantità, confrontando il costo complessivo dell'ordine, comprensivo di eventuali spese di spedizione, su una quarantina di negozi online.

(ho oscurato il nome dei prodotti perché quello che ordino sono affari miei)

Nella prima colonna ci sono i nomi dei siti, che si possono aprire direttamente cliccandoci sopra: sicuramente non sono tutte le farmacie online esistenti, ma si possono sempre aggiungere.
Nella riga 3 inserisco i nomi dei prodotti, nella riga 1 le quantità e nelle celle della tabella i prezzi sui diversi siti oppure la sigla nd se il prodotto non è disponibile su quel sito. 
Le colonne K e L contengono i costi di spedizione e la soglia oltre la quale la spedizione è gratuita e in colonna M si possono aggiungere eventuali sconti aggiuntivi.
Il programma calcola in automatico il totale dell'ordine per i siti su cui tutti i prodotti richiesti sono disponibili, evidenziando in verde i prezzi più bassi e in rosso quelli più alti: in questo modo si capisce velocemente dove conviene effettuare l'acquisto.

Negli ultimi mesi questo strumento mi ha permesso di risparmiare parecchio, in termini di soldi e di tempo, e ho pensato che magari può fare comodo anche a qualcuno di voi: se vi interessa, potete scaricarlo qui.
Fatemi sapere se trovate qualche errore, se avete proposte di miglioramento oppure semplicemente se vi è piaciuto e lo trovate utile!

lunedì 13 novembre 2023

Stavolta non molla!

Continuavo a rinviare l'aggiornamento del blog per poter finalmente scrivere che sto bene: macché...
Gli effetti da chemio non mi erano mai durati più di tre settimane e speravo che questa volta avrebbero tolto il disturbo anche prima, dato che avevo fatto dose ridotta, invece ormai sono passate quattro settimane dall'infusione e il fastidio in gola non molla. Le caramelle funzionano sempre, ma continuo a non amarle e mi vengono a noia, quindi ho trovato alcune alternative: pezzetti di grissini o taralli da tenere in bocca senza masticarli oppure un nocciolo di susina o di oliva. Tutto efficace, ma è seccante dipendere sempre da questo stratagemma.
A ogni infusione spunta qualche nuova seccatura: questa volta è toccato a una serie di piccole lesioni cutanee, abrasioni superficiali che si formano soprattutto nelle zone soggette a sfregamento, prudono e sono molto lente a guarire. Credo sia un'estensione della sindrome mano-piede che provoca fragilità cutanea e rallentamento della cicatrizzazione. Pazienza, come sempre.


Passiamo alle buone notizie.
Ettore non solo è guarito completamente, ma ci ha perdonati per aver portato a casa la piccola intrusa: è tornato a farsi coccolare e ha ricominciato a venire a dormire in camera con me, non sul letto, ma nella sua cuccia pelosa sul comò. 
A proposito di questo, qualche sera fa stavo per addormentarmi e ho sentito in lontananza lo sferragliare di un treno, una cosa che capita qualche volta, quando il vento soffia da sud e mi porta il rumore della ferrovia che si trova a circa un chilometro di distanza in linea d'aria. Questo però doveva essere un treno lunghissimo, non finiva mai! E niente, dopo un po' ho realizzato che stavo ascoltando il suono delle fusa di Ettore nel ciambellone. 

Luna ha già imparato a entrare e uscire dalla gattaiola: attendiamo con impazienza che inizi a utilizzare la toilette all'esterno come tutti gli altri per liberarci dalla lettiera. Di solito intorno all'ora di pranzo si dedica all'esplorazione del giardino, in un turbine di dentro-e-fuori, poi si cerca un posto comodo e crolla addormentata fino a metà pomeriggio.



La piccoletta continua a cercare di fare amicizia con gli altri gatti con tenace determinazione, ma scarso successo, anche se almeno Edison e Fergus ora la lasciano avvicinare un po' di più.



Ieri ha portato un topino di peluche a Edison come offerta di amicizia e proposta di gioco, ma lui l'ha snobbata. Con Ettore gioca a un-due-tre-stella: lo segue e si immobilizza appena lui si gira a guardarla. Tampina come una stalker anche Fergus e gioca con la sua coda ogni volta che le capita a tiro. Cerca di avvicinarsi anche a Penelope e Matilde, ma loro sono particolarmente scorbutiche e la minacciano con ringhi e soffiate.
Con gli umani le va decisamente meglio.



domenica 29 ottobre 2023

Conversazioni domestiche - Le caramelle

Non ho mai amato le caramelle. 
Da bambina, anche se ne mangiavo qualcuna ogni tanto, dicevo che non mi piacevano, per evitare che qualcuno me le regalasse pensando di farmi felice, ma questo non ha fermato alcuni irriducibili, convinti che a tutti i bambini debbano piacere le caramelle, e ne ho comunque ricevute a pacchi. 
In casa dei nonni le caramelle erano sempre a disposizione, in una scatola di legno con il coperchio decorato con un celebre dettaglio del Giudizio Universale di Michelangelo, ma potevano passare mesi senza che io sollevassi quel coperchio e crescendo, la situazione non è cambiata: occasionalmente può capitare che io mangi una caramella, ma è davvero un caso raro.


Giovedì la nausea mi aveva concesso una tregua, alla sera avevo iniziato a pensare di aver superato il picco. Eccesso di ottimismo: venerdì è stata una pessima giornata e anche ieri è iniziata molto male, però mi sono resa conto di sentire meno la nausea quando ho qualcosa in bocca: stimolando la salivazione, il fastidio alla gola si attenua.
Ho ripreso a masticare chewing gum dopo pranzo, ma dopo un paio d'ore di ruminamento le mandibole chiedevano pietà e ho avuto un'illuminazione: caramelle! 
Ricordavo vagamente di avere in casa un pacchetto di Ricola alle erbe balsamiche, la scelta ideale perché sono tra le poche che gradisco e contengono alcune erbe che hanno proprietà digestive e protettive della mucosa orale: sì, trovate! 
Ho messo in bocca una caramella e l'ho parcheggiata in un angolo, lasciando che si sciogliesse da sola: funziona abbastanza bene.
Io: "Chissà se fanno anche le Ricola senza zucchero? Sembra un rimedio semplice, economico ed efficace, però non posso succhiare caramelle tutto il giorno, mi ritroverei la glicemia alle stelle!"
Lui non ha risposto, forse temeva che gli avrei chiesto di uscire per procurarmi le caramelle senza zucchero, quindi più che una conversazione domestica è stato un monologo domestico.
Finita la prima caramella, ho tirato fuori dalla tasca il pacchetto per prenderne un'altra.
E niente...



EDIT
In questo momento nemmeno le caramelle sono di aiuto, ho la gola e lo stomaco serrati in una morsa. 
Ettore è in clinica veterinaria: stamattina era mogio, stranamente silenzioso e si muoveva a fatica, chiaramente qualcosa non andava e abbiamo chiamato immediatamente la clinica e Renato l'ha portato mezz'ora fa. 
Ha la febbre alta, gli stanno facendo un'ecografia alla vescica che è risultata dolente durante la visita. Sono preoccupata da morire.

AGGIORNAMENTO
Ettore non ha problemi urinari, vescica e uretra regolari, urine pulite. C'è un virus respiratorio che sta girando tra i gatti, in clinica ne hanno due ricoverati, potrebbe aver preso quello. Gli hanno dato antibiotico e antinfiammatorio, ora è ancora un po' intontito dalla sedazione ma sta già meglio, ha mangiato qualcosa e noi siamo un po' più sollevati.

martedì 24 ottobre 2023

Cose buone e meno buone

I giorni passati dall'ultimo post hanno portato molte cose buone e alcune meno buone.


Martedì scorso sono andata a Padova per il quinto ciclo di chemioterapia. 
Questa volta ho usufruito del servizio di trasporto di In Famiglia, l'associazione a cui vi avevo chiesto di devolvere i nostri regali di nozze: colgo l'occasione per ringraziare tutti quelli che lo hanno fatto!

La sera prima, mi aveva contattata tramite Facebook Sara, una delle lettrici di questo blog, perché anche lei aveva la chemioterapia a Padova martedì. Gli orari coincidevano, quindi ci siamo accordate per incontrarci: è stato bellissimo!!!
Dietro agli schermi del PC e del cellulare, dietro ai post, alle parole e alle immagini ci sono persone vere e quando scopri che sono belle proprio come sembravano, è meraviglioso.

Le analisi del sangue non erano buone, indicavano ancora una rilevante tossicità residua, però rinviare la terapia sarebbe stato complicato, perché oggi avevo appuntamento per la terapia anti-osteoporosi e non era il caso di sovrapporre i due trattamenti, quindi l'oncologa ha proposto l'infusione con dose ridotta e dalla prossima volta, allunghiamo l'intervallo tra un ciclo e l'altro da quattro a cinque settimane.
Non so se sia stato a causa del dosaggio modificato, ma mi hanno chiamato per l'infusione con quasi due ore di ritardo rispetto all'orario previsto. Però il tempo è volato perché ero in sala d'attesa con Sara a chiacchierare piacevolmente e poi ci siamo ritrovate nella stessa stanza anche durante la terapia, su poltrone vicine.

Sono rientrata a casa quasi contemporaneamente al ritorno di Renato dal lavoro: ci ha accolti un miagolio disperato al piano superiore, dove Luna era chiusa in camera da sola ormai da più di otto ore.
Ma si è consolata in fretta con una buona dose di pappa, coccole e giochi. E poi siamo tornate a dormire insieme.


La stanchezza si è fatta sentire subito, avevo previsto di lavorare regolarmente nei giorni successivi alla terapia e l'ho fatto, ma è stato faticosissimo, alla sera ero stravolta.
Contavo di avere almeno quattro giorni di tregua prima di sentire gli effetti peggiori, invece la nausea è partita già venerdì, solo in parte mitigata dai farmaci che mi aveva prescritto l'oncologa: le parole d'ordine sono di nuovo ferma e zitta e le giornate successive sono passate in totale relax, con l'assistenza costante della mia gatta-cozza.


Luna continua la sua vita felice, fatta di cibo, nanna, giochi e tante coccole. 
Invidio la sua costanza e il suo indistruttibile ottimismo nel cercare di conquistare gli altri felini domestici: li segue e si ferma a distanza di sicurezza con atteggiamento cordiale, emette brrrrrrru amichevoli, si tira indietro quando soffiano e poi ci riprova, instancabile. Prima o poi qualcuno cederà, forse Edison che sembra il meno ostile.

Stamattina sono tornata a Padova, sotto una pioggia battente. Mi ha accompagnato ancora una volta Marta, la compagna di squadra di sitting volley, sempre generosissima. Sapevo già dalla densitometria che la situazione delle ossa era migliorata nettamente rispetto all'anno scorso, ma non sapevo come interpretare i risultati delle analisi del sangue. La dottoressa che le ha esaminate invece non ha avuto dubbi: il farmaco somministrato un anno fa sta ancora lavorando, le ossa stanno bene ed è troppo presto per una nuova somministrazione: appuntamento per aprile.

lunedì 16 ottobre 2023

Diario felino - Tutto nuovo

Caro diario,
Sono stati giorni intensi e pieni di novità. Venerdì mi hanno infilata nel trasportino e sono partita dall'Oasi felina di Favignana insieme a Lucia e Acciuga. Eravamo tutte un po' spaventate, ma le volontarie ci hanno rassicurate. 


Abbiamo dormito a Trapani e sabato mattina ci hanno caricate su un furgone pieno di gabbie, ognuna con la sua lettiera e le sue ciotole di cibo e acqua. Abbiamo attraversato tutta la Sicilia: Palermo, Enna, Catania, Messina... A ogni fermata entravano altri gatti, alla fine eravamo più di cinquanta.
Nel cuore della notte siamo arrivati a Guidonia, vicino a Roma e sono scesi i primi tre gatti. Gli umani che ritiravano i trasportini sembravano così felici! A Firenze sono scesi in otto e io ero stanca di stare sul furgone, ormai eravamo in viaggio da un giorno intero! 
Verso le undici del mattino siamo arrivati a Bologna: è sceso un gatto, due, tre, cinque, sette... Tocca a me, che emozione! Mi hanno chiusa di nuovo nel trasportino e consegnata a un'umana molto gentile e simpatica.

grazie Federica!!! 🧡💛🧡

Poi sono scesi altri gatti, ma non ci ho fatto tanto caso: ero arrivata!
L'umana mi ha portato a casa e ha aperto il trasportino: finalmente libera!


Ho esplorato l'appartamento e ho trovato diverse cose interessanti: una ciotola di croccantini e un umano maschio che mi ha fatto un sacco di coccole. Ero molto contenta.
Dopo qualche ora, però, l'umana mi ha rimesso nel trasportino, mi ha portata di nuovo fuori e mi ha consegnata a un altro umano, che ha caricato il trasportino sul sedile posteriore di un'automobile. Ma nooooo, di nuovo in viaggio, che tortura!
L'umano, che si era seduto vicino a me, ha cercato di rassicurarmi con parole dolci e dopo un po' mi sono addormentata. 
Era ormai buio quando finalmente siamo arrivati in un'altra casa: che sia quella buona?
Sono uscita dal trasportino con circospezione, c'era un gatto grande che mi guardava, ma sono abituata agli altri gatti, in oasi ce n'erano tanti, e l'ho ignorato.


Ho esplorato per bene la stanza, l'umano mi ha mostrato dov'era la lettiera e poi mi ha riempito le ciotole con acqua e cibo: GNAM!
C'era anche un'umana, avevo sentito la sua voce in macchina ma non la vedevo, perché io ero sul sedile posteriore e lei al posto di guida. Però mi è piaciuta subito, anche se le manca una zampa e si muove in modo strano, con attrezzi di metallo e plastica.


Ma è tanto morbida e si dorme benissimo sopra di lei.


Ho iniziato a familiarizzare anche con l'umano, che è molto gentile e generoso, mi riempie sempre la ciotola quando lo chiedo, e anche lui è morbido.


Sono passati altri gatti, oltre al primo: non amichevoli, mi guardavano tutti con sospetto e qualcuno mi ha soffiato quando ho provato ad avvicinarmi, ma nemmeno ostili, nessuno mi ha aggredita. Quello nero più grosso sembrava abbastanza disponibile, ma gli ho soffiato io, perché l'umano mi stava tenendo ferma e avevo paura. Credo che ci sia rimasto male.
Abbiamo passato il resto della serata sul divano, eravamo tutti stanchi dopo una giornata così intensa.


A un certo punto gli umani mi hanno portato di sopra: altre due stanze da esplorare, quante novità in un giorno solo! Mi hanno mostrato un'altra lettiera e un altro set di ciotole, nella stanza più piccola. Avevo dormito un po' sul divano, quindi ero abbastanza sveglia e ho cominciato a inseguire mostri invisibili sul letto della stanza grande. L'umana ha pensato, giustamente, che avessi voglia di giocare e mi ha fatto un regalo, un topino di peluche con cui mi sono divertita molto.


L'umana mi ha lasciato giocare per un po', poi ha spento la luce per dormire e ha lasciato che mi acciambellassi vicino a lei: non mi sembrava vero di poter avere così tante coccole nello stesso giorno!
Abbiamo dormito azzampate tutta la notte.
Stamattina siamo tornate al piano terra e mi ha dato un altro topino con cui giocare e ci siamo divertite un sacco: lei lo lanciava e io lo rincorrevo, lo riportavo sul divano e poi ci giocavo.


Quando mi sentivo stanca, mi fermavo a dormire, sempre vicino all'umana o sopra di lei.


Gli altri gatti si sono fatti vedere, qualcuno mi ha soffiato un po', ma sono rimasti lontani da me, a parte quello nero grosso, che si è avvicinato un po'. Forse faremo 'micizia.
Intanto sono molto contenta di essere qui!

            
                            Luna


lunedì 9 ottobre 2023

Ferma e zitta

Sabato sembrava che la nausea avesse finalmente deciso di togliere il disturbo, invece ieri e oggi è tornata, non fortissima, ma sufficiente a farmi stare ferma e zitta, perché peggiora quando parlo o mi muovo.
E adesso sono anche un po' incazzata.
Perché Renato è in licenza matrimoniale, la scorsa settimana avremmo voluto andare qualche giorno in montagna e oggi a fare il tifo per le nostre nazionali di sitting volley impegnate nei Campionati Europei a Caorle, a soli 25km da qui.


Invece niente: a casa, a guardare le partite su YouTube.
Ferma e zitta.




giovedì 5 ottobre 2023

Chiedo aiuto per un nuovo pensiero felice

Ho abbastanza gatti, cinque sono un impegno economico non indifferente, tra cibo e spese veterinarie, e ho sempre detto che non avevo intenzione di allargare la famiglia... a meno che non avessi trovato un siamese.
Ho una passione "storica" per i siamesi. Quando ero bambina, andavo ogni anno a trovare i prozii Lino e Jole, che abitavano in provincia di Rovigo e avevano una coppia di gatti siamesi, Micetta e Luca: passavo intere giornate a giocare con le loro meravigliose cucciolate.
Quando avevo sei o sette anni, gli zii mi avevano regalato un gattino che era poi diventato talmente bello che il proprietario di una siamese con pedigree me l'aveva chiesto per l'accoppiamento.


Ma non era soltanto bello: era simpatico, affettuoso, paziente e uno straordinario cacciatore. Ho pianto per giorni quando è morto e mi è sempre rimasto il desiderio di averne un altro.

Lo sa bene Milva, una cara amica che è tra le fondatrici di SAIE e gestisce con altri volontari l'Oasi A-Mici di Favignana, così quando l'adozione di Luna è saltata all'ultimo momento, mi ha chiesto se la volevo.


Cioè, secondo voi?!?!?
Ci abbiamo pensato per un paio di giorni, perché ci sono alcuni aspetti pratici da considerare. Io non sto bene e per me potrebbe essere difficile gestire una micia giovane quando sono a casa da sola, Renato ha paura che io possa sentirmi frustrata se non riesco a prendermene cura come vorrei. E non siamo sicuri di come reagiranno gli altri felini domestici, in particolare Ettore che è terribilmente dispettoso con sua sorella.
Alla fine però abbiamo deciso che proprio adesso abbiamo davvero bisogno di tanti pensieri felici e questi occhioni azzurri devono entrare a far parte della nostra famiglia. Dopo tutto, mi sono sposata per un ottimo motivo!

Luna deve fare un lungo viaggio per venire qui da Favignana, le staffette sono già prenotate e arriverà a Casalecchio di Reno domenica 15 ottobre tra le 8 e le 9 del mattino.
Però il pomeriggio del 15 ottobre io ho un impegno a Padova (di cui vi parlerò a cose fatte), quindi chiedo il vostro aiuto.
C'è tra i miei lettori qualcuno che potrebbe prelevare Luna dalla staffetta a Casalecchio e tenerla fino a quando arriviamo noi a prenderla, nel tardo pomeriggio? Per piacere...


In alternativa, possiamo andare a prenderla noi a Casalecchio, partendo prestissimo, ma avrei poi bisogno di qualcuno che possa ospitarla per qualche ora a Padova.


Edit del giorno dopo: come sempre, i lettori di questo blog si sono dimostrati fantastici e ho trovato subito l'aiuto che mi serviva.
Grazie a tutti!

venerdì 29 settembre 2023

Rimedi della nonna e regali della cugina

Giornate pesanti.
La nausea non molla un attimo, nemmeno con l'antiemetico. Ormai ci convivo da una settimana, potete immaginare l'entusiasmo.
Però non è la stessa del 2007, ha qualcosa di diverso. Intanto non vomito, ma soprattutto questa non sembra partire dallo stomaco, ma dalla gola, dove il fastidio del mese scorso è tornato, moltiplicato per cinque.
Mi sembra sempre di avere qualcosa appoggiato sul palato molle e in fondo alla lingua, il senso del gusto è alterato e ho spesso una sensazione di secchezza della bocca: mucosite.
È un altro effetto collaterale molto comune del farmaco chemioterapico. Per ora è abbastanza contenuta, non ho piaghe o ulcere, e concentrata nelle zone che non posso raggiungere con lo spazzolino da denti o con il nettalingua, ma anche l'oncologa ritiene che possa essere la causa della nausea.
Bene: identificata la probabile causa, abbiamo individuato il rimedio, o almeno qualcosa che dovrebbe essere di aiuto; in farmacia non ce l'hanno, l'ho ordinato online, dove costa pure un buon 30% in meno, e speriamo sia efficace.

Nel frattempo, devo gestire la difficoltà di alimentarmi legata alla nausea.
Un giorno di digiuno può anche essere benefico, ma se in tre giorni riesco a mangiare solo un po' di pane e prosciutto crudo, diventa un problema.
Allora ho pensato di ricorrere ai rimedi della nonna. Letteralmente: ho consultato la nonna. Ovviamente non una delle mie, che se fossero ancora vive avrebbero una poco più e l'altra poco meno di centoventi anni, ma una nonna contemporanea, che se ne intende per esperienza personale.
Come sempre, ZiaCris ha risposto. E ha risposto da vera emiliana: tortellini in brodo.


Ha detto che sono stati il suo principale nutrimento durante la chemioterapia, insieme al prosciutto crudo e al formaggio grana. Valeva la pena di tentare.

Mi perdonino gli Emiliani, inclusa la nonna Ester, che era originaria di Parma, le rezdore, le sfogline, il nonno Guido, che tirava la sfoglia con il mattarello e preparava squisiti cappelletti, e tutti i puristi della cucina, ma non ce la faccio proprio a preparare un vero brodo da tortellini, quello con il cappone, e men che meno a fare i tortellini. Ieri mi sono limitata a un brodo di verdure (cipolla, sedano, carote, prezzemolo e qualche gambo di cavolo nero che avevo congelato proprio per questo utilizzo), arricchito con mezzo cucchiaio di granulare per brodo di carne, fatto bollire per bene e poi versato su mezza confezione di tortellini al prosciutto crudo, quelli con la sfoglia sottile che cuociono in un minuto.
Nonna ZiaCris aveva ragione: sono andati giù proprio bene, tanto che oggi ho fatto il bis.

Non ho eritemi o arrossamenti, ma le mani si stanno spellando per la... quinta volta, credo, ho perso il conto. La spellatura procede anche sulla parte interna delle braccia e sui fianchi ed è iniziata anche sul piede. Sembro un serpente in muta.

(pensavo di mettere un'immagine del serpente in muta, ma mi fanno impressione)

Adesso che vi ho ammorbato per bene con tutte le mie magagne, vi offro qualcosa di bello: lo splendido regalo che ci ha fatto mia cugina Monica, che ha ripreso il nostro matrimonio con il cellulare e ha realizzato un ottimo montaggio, permettendoci di condividere quei momenti anche con chi non ha potuto essere presente.


PS: indovinate cosa ho detto a Renato mentre il celebrante leggeva l'articolo di legge relativo ai figli?

domenica 24 settembre 2023

Corsi e ricorsi

Puntuale come un'orologio svizzero, venerdì pomeriggio, cinque giorni dopo l'infusione, è arrivata la botta di effetti collaterali: nausea, digestione difficilissima, glicemia alta senza motivo apparente, capogiri, mal di testa, difficoltà di concentrazione... ah, è vero,  quelle le avevo anche prima!
Tutto un po' più forte rispetto al mese scorso: è normale - a ogni dose aumenta l'accumulo - ma non promette bene: probabilmente nei prossimi giorni torneranno anche le manifestazioni cutanee da tossicità e potrebbero essere più severe. Speriamo bene.
Stanotte, giusto per non farmi mancare niente, è arrivato pure un attacco di elettroformiche che mi ha tenuta sveglia per diverse ore, costringendomi a dosi supplementari di antidolorifico, che aumentano la nausea.



Niente di drammatico, sono disturbi che ormai conosco e riesco più o meno a gestire e/o a sopportare, ma  mi rendono insofferente a (quasi) tutto e a (quasi) tutti. Stavo meglio senza.

domenica 17 settembre 2023

Chemo brain

Chemo brain (o chemo fog)
Condizione di deterioramento nel funzionamento cognitivo che può riscontrarsi durante e dopo i trattamenti per il tumore.
Può comprendere difficoltà di concentrazione, problemi di memoria, sensazione di annebbiamento e altri disturbi cognitivi.

Ho scoperto questo termine poco tempo fa, proprio grazie a un commento su Facebook a un post di questo blog ed è diventato immediatamente un alibi formidabile per qualsiasi sciocchezza io possa commettere.

Un paio di settimane fa, quando la pelle del piede era particolarmente sofferente, ho chiesto a Renato di comprarmi un paio di solette morbide da inserire nella ciabatta che utilizzo sempre in casa, perché le scanalature e i rilievi della suola interna rendevano doloroso l'appoggio quando non indossavo un calzino morbido.


Quando le solette sono arrivate, ho diligentemente ritagliato la sagoma in base al mio numero di piede, ma solo in lunghezza, perché le Crocs hanno la pianta bella larga.
Ottimo risultato, però dovevo sempre mettere anche il calzino, altrimenti la soletta mi si appiccicava al piede, quindi non avevo risolto il problema iniziale. Eppure avevo usato solette simili in passato, in particolare con un paio di mocassini estivi che indossavo sempre senza calzini, e non ricordavo che fossero così appiccicose...
Qualche giorno fa, dopo aver più e più volte risistemato la soletta perché restando attaccata al piede si spostava continuamente, finalmente l'ho guardata bene.
E niente... voi vi ricordate quale gamba mi è stata amputata, vero?