giovedì 29 gennaio 2009

'utto bene, 'utto bene!

E anche questa volta è andata bene!
Oggi ho ritirato l'esito della risonanza magnetica: nessun corpo estraneo (ormai la palla di liquido fa parte della famiglia...), né alterazioni sospette.
Forse non è ancora la fine della guerra, ma di sicuro è un graditissimo prolungamento della tregua, che mi regala qualche mese di pace.
Dato che ormai è passato quasi un anno dall'intervento, l'oncologo ha deciso di aumentare un po' l'intervallo dei controlli: i prossimi sono previsti all'inizio di giugno.
Non è ancora arrivato il referto istologico del nodulo tolto un paio di settimane fa, ma a questo punto un po' di ottimismo è d'obbligo!

Adesso mi sento pronta a ripartire, dopo il periodo di attesa, quasi di sospensione che ogni volta precede i controlli, quando sono restia a prendere impegni o a fare programmi per il timore di dover annullare tutto in caso di esiti sfavorevoli.

sabato 24 gennaio 2009

Recupero aggiornamenti

Oops!
Sono rimasta parecchio indietro con gli aggiornamenti... Vediamo di recuperare!

L'8 gennaio sono tornata al CRO per l'appuntamento dal ginecologo: un tranquillo colloquio iniziale, poi la visita vera e propria, decisamente fastidiosa dato che la valutazione degli organi interni era ostacolata dalla presenza del versamento - ancora lui! - che al controllo ecografico si è mostrato in tutto il suo splendore: non si è ridotto nemmeno po', anzi, rispetto alla TAC di ottobre si è addirittura allargato di qualche millimetro. È stata una sorpresa, perchè negli ultimi mesi non mi dava quasi più fastidio, quindi pensavo che avesse iniziato a riassorbirsi, invece evidentemente si è solo trovato una posizione più comoda.
Dato che però si trova proprio di fianco all'utero, il ginecologo per riuscire a completare l'esame ha dovuto ricorrere a manovre piuttosto energiche e dolorose, incluse ecografia interna ed esplorazione rettale (non ne sentivo proprio la mancanza, dopo meno di un mese dall'ultima visita dal proctologo!), lasciandomi alla fine abbastanza dolorante per tutto il giorno, anche perchè la zona dell'intervento è ancora molto sensibile, basta una piccola pressione per farmi male.
Per quanto riguarda la menopausa precoce, valutata la densitometria e considerato che l'unico effetto fastidioso sono le vampate, il ginecologo ha confermato che non è necessaria la terapia ormonale sostitutiva, consigliandomi comunque di continuare con l'estratto di soia, che sto già utilizzando da quasi un anno, che contiene sostanze simili agli estrogeni.

Ho approfittato dell'occasione per chiedere al medico di dare un'occhiata ad un nodulo superficiale, all'altezza della clavicola sinistra che si era gonfiato nei giorni precedenti fino a un diametro di circa mezzo centimetro: probabilmente si trattava di una cosa innocua, ma ha consigliato di toglierlo e farlo esaminare e anche il mio oncologo, che ho consultato subito dopo, si è dichiarato d'accordo e mi ha preparato la richiesta per il chirurgo.

Il giorno dopo ho fatto il prelievo per le analisi del sangue: servivano soprattutto per valutare la funzionalità renale in vista dell'uso del mezzo di contrasto per la risonanza magnetica, ma con l'occasione abbiamo dato un'occhiata ai globuli bianchi: soltanto 3.000!!! Da non credere... a distanza di 10 mesi dall'ultima radioterapia non sono ancora tornati alla normalità. Evidentemente però sono robusti e corazzati, perchè fino ad ora hanno svolto benissimo il loro compito e nell'ultimo anno non ho sofferto di infezioni nè patologie virali.

Venerdì 16 rimozione del nodulo: un breve intervento ambulatoriale in anestesia locale, con un taglio di circa 5cm e tre punti di sutura. La "pallina" non aveva un aspetto preoccupante, ma per sicurezza è stata mandata al laboratorio per l'esame istologico, il cui esito dovrebbe arrivare tra un paio di settimane.
Un po' di dolore nel pomeriggio, quando è finito l'effetto dell'anestesia, ma soprattutto tanto prurito, nei primi giorni provocato soprattutto dai cerotti, che mi irritano sempre un po' la pelle, che in quella zona è particolarmente sensibile, e poi a causa del processo di cicatrizzazione. Abbiamo rispolverato l'armamentario da medicazione con cui avevamo familiarizzato l'anno scorso, garze sterili, disinfettante e cerotti, e ho dovuto di nuovo ricorrere alla "doccia 9/10", facendo attenzione a non bagnare la ferita.
Stamattina finalmente ho potuto togliere i punti (grazie, Nello!) e ora posso sfoggiare una nuova cicatrice, quasi simmetrica rispetto a quella del catetere dell'anno scorso.

Martedì 20 di nuovo al CRO per la risonanza magnetica: questa volta niente attese, mi hanno chiamato esattamente all'orario previsto e mi hanno fornito di ago nel braccio per il mezzo di contrasto e uno di quei camici di cotone bianco con allacciatura posteriore che fanno tanto "ospedale".
Dopo essermi sistemata sul lettino scorrevole ho chiuso gli occhi appena ha cominciato ad entrare nel tunnel: non so se soffro di claustrofobia, ma l'idea di trovarmi dentro a un tubo non mi piaceva granchè e, a parte un'occhiatina di mezzo secondo, ho preferito non rischiare, cercando anzi di dedicarmi a pensieri piacevoli (spiaggia tropicale e mare con pesciolini colorati) per evitare di soffermarmi sull'idea del tunnel.
Nessun problema con il mezzo di contrasto (è completamente diverso da quello della TAC), ma ho trovato molto fastidioso il rumore, un sacco di schiocchi, colpi, e ruggiti ad altissimo volume. Alla fine dell'esame l'ho fatto presente all'infermiere, che solo a quel punto si è reso conto di essersi dimenticato di darmi i tappi per le orecchie!
Giovedì andrò a ritirare il referto e a fare la visita di controllo con l'oncologo.

domenica 18 gennaio 2009

Quaranta!

Sono arrivati gli "anta"!

La giornata è iniziata con l'arrivo del fiorista, che verso le nove del mattino ha consegnato il dolcissimo pensiero di Marilena e Marta
Un bellissimo mazzo di fiori e un orsetto di peluche ripieno di golosi cioccolatini.
Ho dedicato la prima parte della giornata alla cucina: c'era da completare il buffet:


Ma soprattutto la torta!
Una cosina leggera (strati di pan di spagna e pasta sfoglia farciti con crema pasticcera e gocce di cioccolato e ricoperti di panna montata e smarties), realizzata con il prezioso aiuto dell'impastatrice planetaria frutto di un attacco di "regalite" (uno dei tanti!) che Renato ha avuto quest'estate.
Mentre intenta alla farcitura, sono passati Laura, Claudia e Luca a portare gli auguri ed un altro graditissimo regalo, un set da viaggio con accappatoio in microfibra e ciabatte.
Nel frattempo - e per tutta la giornata - SMS, telefonate ed e-mail di auguri da tantissime persone: grazie a tutti!!!

Intanto, Renato preparava la stanza e tirava fuori le sedie di riserva dai loro scatoloni in garage...

... non solo le sedie!

Un po' per volta sono arrivati gli amici, che hanno diviso le attenzioni tra la cena e la Wii

Il momento delle candeline...


E una foto di gruppo dei regali
Oltre a i fiori e all'orsetto di peluche, c'è il telefono di Paperino, una tazza da tè di Thun, un set di bagno schiuma e latte per il corpo al gelsomino, un libro di tecniche per migliorare l'energia del corpo ed un quaderno per annotare le ricette. Nella foto manca l'accappatoio, perchè la mamma in un impeto di zelo domestico lo ha cacciato subito in lavatrice, e le piante di begonia di Vanda che sono già sul balcone.
Per finire, una citazione:
In fondo, non sono gli anni nella tua vita che contano.
È la vita nei tuoi anni
Abraham Lincoln

mercoledì 7 gennaio 2009

Il cuore vero dell'Italia

Alla vigilia dell'Epifania nella nostra zona c'è la tradizione della "casera" (chiamata anche "foghera" oppure "pan-e-vin"), il falò in cui si brucia la vecchia, un rituale di rinnovamento e buon auspicio per il nuovo anno.
Ieri sera siamo andati a vedere quella di Concordia Sagittaria, particolarmente suggestiva perchè allestita al centro del fiume Lemene, poi abbiamo raccolto l'invito di Davide, un amico del Gruppo Sommozzatori: la sua famiglia organizzava una casera nel campo sul retro della casa, a Pramaggiore, e dopo offrivano qualcosa da mangiare a "un po' di amici".

Gli "amici" erano più di 200.

All'interno di un capannone decorato con palloncini e festoni colorati erano allestiti tavoli e panche, perfettamente attrezzati con piatti, posate, bicchieri e tovaglioli monouso e un'organizzazione familiare efficientissima, composta da nonne e nonni, mamme e papà, zii e zie, generi, nuore, cognati e nipoti distribuiva zuppa di fagioli, porchetta, mortadella, prosciutto arrosto, verdure, formaggi e dolci, accompagnati da acqua, vino e bibite. Un distributore automatico era a disposizione per caffè, tè, cioccolata e altre bevande calde, insieme ad un intero carrello di bottiglie di liquori.

Al termine della cena non poteva mancare la Befana, gonna lunga, fazzoletto in testa e scopa alla mano, accompagnata da coriandoli e stelle filanti, con una carriola piena di calze per tutti i bambini presenti, allo stesso tempo incantati ed intimoriti da questa strana vecchietta.
Per finire, una enorme torta di compleanno per Giada, nipotina dei padroni di casa, un brindisi e l'accompagnamento musicale di "Gino Panino" per allietare l'ultima parte della serata.

Sono rimasta esterrefatta e incantata.

Esterrefatta perchè il livello di organizzazione della famiglia Nosella era a dir poco straordinario, è chiaro che non sono nuovi a questo genere di iniziative: ogni attività era programmata e gestita con la massima efficienza, ogni persona aveva ruoli e compiti precisi, le attrezzature erano ordinatamente sistemate su scaffali, in scatole ben identificate, l'attenzione per i particolari arrivava fino ai tubetti di cren per accompagnare il prosciutto, ai bicchierini da liquore e ai flutes per il prosecco... un grande ingranaggio perfettamente sincronizzato ed oliato. E sicuramente anche una spesa non indifferente.

Incantata perchè non capita spesso di trovare una simile ospitalità.
È chiaro che in questa famiglia c'è una straordinaria apertura verso gli altri.

Ho guardato gli adulti, impegnati ed attenti a fare in modo che ogni ospite fosse adeguatamente servito, con il volto illuminato dall'autentica gioia dell'accoglienza mentre giravano sorridendo per i tavoli, portando piatti pieni e ritirando quelli vuoti, fermandosi a salutare vecchi amici e a conoscere persone che fino a poco prima erano estranee.

Ho guardato i bambini, figli e nipoti, i più grandicelli che già cominciavano a dare una mano, e ho pensato con gioia che crescendo in questo ambiente generoso ed ospitale domani diventeranno adulti disponibili come i loro genitori ed i loro nonni, aperti alla comunità in cui vivono e pronti a considerare un estraneo non come una minaccia, ma come un amico ancora da conoscere.

Ho pensato a ciò che questa famiglia ha trasmesso ad ognuno dei presenti, un messaggio di accoglienza e di condivisione, un segnale che nella nostra comunità ci sono valori ancora vivi e solidi.

Ho guardato queste persone e mi sono detta "questi sono gli Italiani che fanno grande il nostro Paese".

lunedì 5 gennaio 2009

Successi e dubbi

Il 15 dicembre ho fatto la densitometria ossea e la settimana successiva ho ritirato l'esito: valori nella norma.
Ottimo! Significa che per ora la menopausa precoce non ha provocato danni a livello di mineralizzazione delle ossa.
Ho appuntamento fra pochi giorni con il ginecologo per valutare la situazione, ma con questo risultato credo che non sarà necessaria la terapia ormonale sostitutiva e questa è una buona notizia, perchè gli ormoni aumentano, sia pure di poco, il rischio di alcune patologie oncologiche e io da questo punto di vista ho già dato...
Il lato negativo è che dovrò tenermi le vampate, ma spero che non proseguano in eterno: ormai per me è già passato un anno e di solito durano fra sei mesi e due anni (spero solo di non appartenere al 5% di donne che continua ad averle per tutta la vita!).

Poco prima di Natale sono tornata dal proctologo per il controllo (ho detto alla dottoressa che la prossima volta invece dell'impegnativa mi faccia l'abbonamento!): la ragade era in netto miglioramento, ma per precauzione ha deciso di fare comunque i prelievi per la biopsia.
Di comune accordo abbiamo evitato l'anestesia: le iniezioni di anestetico avrebbero provocato più o meno lo stesso dolore dei prelievi, quindi meglio evitare di caricarmi inutilmente di farmaci. Quattro prelievi, per essere sicuri di inviare al laboratorio materiale sufficiente per l'esame istologico, con dolore intenso, ma di breve durata.
Risposta prevista in tre settimane circa, ma dato che il 31 sono andata in ospedale per prenotare le prossime analisi, ho fatto un salto in segreteria e il referto era già arrivato... solo che c'era scritto che non era stato possibile effettuare tutti i controlli perchè il campione era insufficiente!
Ma gli serve un chilo di carne per fare 'ste analisi?
Quindi son rimasta con il dubbio: ne parlerò con l'oncologo alla visita di fine mese per vedere se è il caso di rifare la biopsia, non è che sia proprio ansiosa di ripetere l'esperienza...

Il 28 dicembre alcuni amici del Gruppo Sommozzatori ci hanno proposto una passeggiata nella Riserva Naturale della Foce dell'Isonzo. La giornata era fredda e ventosa, ma limpida e soleggiata, ideale per osservare il paesaggio e la ricchezza faunistica del parco.








La mattina del 2 gennaio ho dato un'occhiata al sito internet della piscina per verificare la data di riapertura dopo la pausa natalizia: era già aperta per il nuoto libero! Il tempo di preparare la borsa e via! Quando sono arrivata mancava circa un'ora e mezza alla chiusura, quindi c'era tutto il tempo per la mia sfida: obiettivo 60 vasche.
Un respiro ogni 4 bracciate, avanti e indietro, avanti e indietro, avanti e indietro... 8 vasche a stile libero, una a rana e una a dorso, tre minuti di pausa per lo stretching e poi via di nuovo: avanti e indietro, avanti e indietro...
La gamba destra ha risponde bene, ma vado comunque con calma per non sovraccaricarla; nei giorni scorsi ho registrato ancora qualche miglioramento a livello di sensibilità superficiale, adesso riesco a sentire quando mi gratto ed è una cosa molto piacevole, dato che nei mesi scorsi mi capitava spesso di avere prurito, però quando mi grattavo non sentivo assolutamente nulla e il prurito rimaneva!
Il traguardo delle 60 vasche arriva in poco più di un'ora e alla fine mi sono tolta anche la soddisfazione di fare 25 metri in apnea: un successone!

Adesso mi sento pronta per una nuova sfida!

Domenica mattina partenza alle 8, ancora con gli amici del Gruppo Sommozzatori. Questa volta la meta è Camporosso, vicino a Tarvisio, dove sfidiamo la temperatura polare, -10° e noleggiamo sci, racchette e scarpette per affrontare la pista da fondo.
Aggancio gli sci con un po' di timore: come risponderà la gamba a questo tipo di movimento? E come reagiranno i nervi al freddo? Sono passati più di 10 anni dall'ultima volta che ho messo gli sci: chissà se mi ricordo ancora come si fa...
Bastano 20 metri per annullare ogni dubbio: i movimenti ritornano con naturalezza, come se avessi tolto gli sci solo ieri, la gamba non sembra risentire nè del freddo nè dello sforzo.
Affrontiamo con calma l'anello da 4 chilometri, un percorso molto facile e quasi completamente piano, prendendoci tutto il tempo necessario ad acquisire un po' di confidenza con la tecnica: nel nostro gruppetto siamo solo in due ad aver già provato lo sci da fondo, una ha un po' di esperienza con la discesa, mentre per gli altri tre è la prima esperienza in assoluto sugli sci.
Dopo aver completato il circuito siamo accaldati e soddisfatti: c'è stata qualche caduta, ma niente di grave e siamo tutti pronti per il secondo giro. Tolgo un maglione e rimango solo con i pantaloni di una vecchissima tuta da ginnastica, un pile imbottito, sciarpa, guanti e berretto: per non raffreddarmi ho bisogno di muovermi, così aumento la velocità; solo Renato riesce a tenere il ritmo e completiamo insieme il secondo giro.
Verso la fine la gamba destra comincia a dare segni di cedimento, l'inguine mi fa un po' male, ma sono contentissima: 8 km sugli sci sono come una vittoria olimpica per me!