venerdì 29 aprile 2022

Traguardo in vista!

Le finali nazionali del campionato di sitting volley si avvicinano, ormai manca solo una settimana alla partenza per Cesenatico e sento forte l'emozione per questo appuntamento, tanto che a volte mi chiedo come vivrò il giorno dopo, quando sarà tutto finito e resterà solo il ricordo di un'esperienza che, comunque vada, sarà straordinaria.

Ehi vi aspetto per fare il tifo!

Avrei voluto allenarmi di più, ma ho dovuto fare i conti con le vacanze pasquali, durante le quali non abbiamo potuto utilizzare la palestra, e con i miei limiti. Se a vent'anni per ottenere prestazioni migliori bastava lavorare di più, ora devo dosare le energie con molta attenzione, altrimenti poi non riesco a recuperare e comprometto gli allenamenti successivi. A volte è frustrante, vorrei poter fare di più per ridurre il divario rispetto alle atlete più forti di me (cioè tutte!) e raggiungere un livello tecnico più dignitoso, ma sono consapevole di non poter pretendere troppo dal mio fisico, già ampiamente provato e anche piuttosto stagionato.

Ci si mettono pure le formiche, che dopo una gradevolissima tregua che è durata per tutto il mese di marzo, sono tornate prepotentemente all'attacco e nelle ultime settimane ho passato decisamente troppe notti in bianco, aspettando a volte invano l'effetto dell'antidolorifico. Mi stanno massacrando anche in questo momento, mannaggia a loro!


Anche il rapporto con gli aghi non è stato dei migliori, ho le braccia tempestate di ematomi dopo gli ultimi prelievi e l'infusione del mezzo di contrasto.
Eh già, perché in mezzo agli impegni sportivi e di lavoro si è intrufolata anche la TAC di controllo per il follow up trimestrale. Non è passata esattamente in sordina, perché gli effetti del mezzo di contrasto e dei farmaci per prevenire la relativa reazione allergica si sono fatti sentire parecchio, ci ho messo quasi due giorni a recuperare. Ma è un disagio trascurabile rispetto al risultato: 


E ora via, che c'è da fare, perché domenica saremo impegnati con il campionato maschile, Renato in campo e io al tabellone segnapunti. E dopo ci sarà Cesenatico e poi ancora tempo per altre cose belle. 
Posso guardare avanti e affrontare i prossimi mesi con il cuore leggero.



giovedì 7 aprile 2022

Il mio ruolo

Lo scorso fine settimana, a Cesena, è iniziato il mio primo campionato italiano assoluto di sitting volley, in un turbinio di emozioni: orgoglio, entusiasmo, ammirazione, speranza, gratitudine, ma anche qualche delusione.


Tre partite in due giorni contro la squadra di Parma, un'avversaria temibile che negli ultimi due campionati si era classificata al secondo posto, dietro alle inarrivabili atlete del Dream Volley Pisa, vincitrici di tutte le edizioni disputate fino ad ora.
Il passaggio alla fase finale era già assicurato per entrambe le formazioni, dato che la terza squadra del girone si era ritirata, ma la carica agonistica non è mancata, perché ognuna voleva valutare la portata delle proprie ambizioni.


Le avversarie potevano contare su un'intesa costruita in anni di intenso lavoro, oltre a una solida preparazione fisica e tecnica, mentre nella nostra metà campo c'erano atlete formidabili, che però giocavano insieme per la prima volta e sono stati necessari alcuni tentativi e aggiustamenti per trovare la migliore disposizione.
Dopo un avvio equilibrato, Cesena ha preso le misure e si è aggiudicatata la prima partita con il punteggio di 3-1. Ho avuto la possibilità di entrare in campo per qualche minuto alla fine del secondo set, in una situazione di punteggio assolutamente favorevole, e me la sono cavata in modo abbastanza soddisfacente, molto al di sotto delle prestazioni delle mie compagne, ma sui miei livelli: due battute, non particolarmente efficaci ma in campo, un paio di palloni recuperati, un'alzata, un attacco a punto.

la maglia con il nome, come le giocatrici vere!

Nella seconda partita, domenica mattina, Parma si è aggiudica il primo set, ma poi Cesena ha ritrovato il giusto equilibrio e ha sfoderato una prestazione straordinaria, offrendo uno spettacolo davvero splendido, che ha entusiasmato il pubblico. 
Tutte bravissime, ma una menzione speciale va a Francesca Bosio, che non è solo un'atleta straordinaria, capace di gesti tecnici al limite dell'incredibile, ma una persona speciale, una fantastica compagna di squadra che guida, rassicura, incoraggia, sostiene, consiglia: non per niente è la capitana della Nazionale. Chapeau!


La seconda vittoria per 3-1 ci ha garantito matematicamente il primo posto nel girone, rendendo irrilevante il risultato del terzo incontro, in cui l'allenatrice ha potuto dare spazio anche alle riserve.
Sono stata in campo per i primi due set dell'ultima partita. Niente giri di parole: ho giocato male. 
Non ero nel mio ruolo: io sono da sempre una palleggiatrice e sono entrata invece come schiacciatrice, mi sentivo fuori posto, senza la possibilità di fare quello che mi riesce meglio. Questo però non basta a giustificare una prestazione davvero scadente, inferiore alle mie capacità, peraltro già modeste. Peccato, avrei voluto fare meglio e godermi di più questa straordinaria opportunità, ma pazienza, è andata così e difficilmente nelle finali del 7 e 8 maggio ci saranno altre occasioni di entrare in campo. 
Intendiamoci: mi è sempre stato perfettamente chiaro che il mio ruolo nella squadra sarebbe stato assolutamente marginale, partecipo soprattutto per imparare e non ho alcuna pretesa di giocare, però speravo di poter dare un minimo contributo con una prestazione almeno dignitosa. 


Ma c'è qualcosa che posso sempre fare per la squadra, indipendentemente dalle mie capacità tecniche e atletiche e questo sarà il mio ruolo nella fase finale del campionato: sostenere le mie compagne, che con me sono state straordinariamente accoglienti e pazienti, e offrire loro parole di incoraggiamento e piccoli gesti gentili.
Per esempio, sono la portatrice d'acqua di Francesca Bosio, ed è un onore!

regalini per le mie compagne

A proposito di gesti gentili: Marta, mia compagna di squadra a Pordenone, quando ha saputo che Renato non sarebbe venuto con me a Cesena lo scorso weekend perché impegnato nel campionato nazionale maschile, si è offerta di accompagnarmi e mi ha aiutato in tutti i modi possibili. 
A volte mi chiedo cosa ho fatto per meritare di avere intorno a me persone così speciali! 


E adesso, al lavoro per la prossima sfida!