martedì 17 settembre 2019

Qualcosa in serbo


Ho sempre creduto che le cose possano migliorare, che nel futuro ci sia sempre la possibilità di momenti felici.
È per questo che provo a tenermi stretta la vita, non vorrei perdere quello che di buono può arrivare, quello che di buono sicuramente arriverà.
Ci sono sempre esperienze da provare, cose nuove da imparare, persone da conoscere, luoghi da visitare, parole e musica da ascoltare... Per questo affronto con interesse e curiosità ogni novità, cercando ciò che di piacevole può portare.
Poi non è detto che vada sempre tutto bene, le difficoltà sono certe quanto le situazioni positive, forse anche più frequenti. Ma credo che valga ancora la pena di provarci.

Qualche volta le novità non sono positive.
La convivenza con la nuova compagna di stanza, ma soprattutto con la sua famiglia, non è ideale.
Come dicevo nel post precedente, sono estremamente rumorosi e allegramente inconsapevoli delle regole ospedaliere. Anche stasera sono arrivati in cinque, nonostante il numero massimo di visitatori per degente sia due. Stamattina li ho dovuti richiamare perché avevano usato il bagno della camera, che è riservato ai pazienti.
Per fortuna rispettano gli orari di visita, al di fuori dei quali però la signora intrattiene lunghissime conversazioni in videochiamata, con il vivavoce a volume da concerto rock; oggi pomeriggio non c'è stato verso di fare un pisolino.
Ore di discorsi incomprensibili: vivono sicuramente in Italia da tempo, ma sono di origine straniera e tra di loro parlano la lingua natia. Vengono dalla Serbia.



P.S.: oggi giornata abbastanza buona, il disagio maggiore sono le formiche fantasma, particolarmente attive e feroci. Cerco di controllarle con tecniche di visualizzazione che sto mettendo a punto raccogliendo i suggerimenti dei fisioterapisti, qualche lettura in rete e qualche idea mia. Un poco funzionano, di solito riesco almeno a fermare i morsi più feroci, però l'effetto dura solo fintantoché mantengo la concentrazione, appena sposto l'attenzione altrove, le grandi manovre ricominciano. In questo momento la coscia fantasma è poggiata sul materasso e non mi dà noia, mentre la gamba e il piede ci sprofondano dentro e sono pieni di formiche cattive. Spero che mi lascino dormire senza bisogno di antidolorifico.

P.P.S.: ho appena scoperto che la formica fantasma esiste davvero, il suo nome scientifico è Tapinoma melanocephalum.


12 commenti:

  1. Sei così aperta, curiosa e pronta a imparare cose nuove (come il nome della formica) che secondo me, se la cara famigliosa rock si ferma ancora un po', ti fai un corso di serbo online e fai pratica con loro. Non sarai una guerriera (anche a me irrita), non sarai brava solo perchè sei un bravissima paziente, ma che sei una persona molto speciale, lasciatelo dire. Provo tanta stima. Ti auguro una buon notte. Anna

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  2. Cara Mia, sei una persona dalle doti straordinarie (e anche dotata di una pazienza infinita con persone non proprio educate...). Volevo chiederti se avevi provato anche la mindfullness. Conosco persone che sono riuscite, a forza di praticarla, a gestire meglio dolori e fastidi.
    un abbraccio virtuale
    Simona

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    1. No, ni.
      Io pratico da sempre tecniche di respirazione e rilassamento che hanno affinità con la meditazione e sono efficacisdime per la gestione del dolore, ma non seguo discipline strutturate.

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  3. Nella mitologia indiana c'è un dio chiamato ekapad, monopiede, chevsostiene il mondo.

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  4. Mia, che posso dirti? le compagne di stanza fastidiose/maleducate sono una cosa che solo chi le ha "vissute" puo' capire appieno (ne so qualcosina per averne fatta spostare una a suo tempo -> tra l'altro fu spostata in psichiatria, quella non aveva niente a che fare con la neurologia, era proprio folle!!!)
    Solo tu in questa situazione "particolare" (tra il viva voce in serbo e la sindrome dell'arto fantasma, con i vari annessi e connessi) potevi trovare il nome scientifico delle formiche fantasma... GRANDE!!!
    Forza e coraggio, e un po' di insetticida fantasma:-)
    Michela

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    1. Grazie Michela. Che poi la signora non è male, non abbiamo praticamente interazioni, ma a parte il volume delle telefonate, non disturba.

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  6. ero certa che non avresti sofferto del blocco dello scrittore! ;)
    leggerti mi porta sempre meraviglia!

    cha

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  7. Ciao Mia cara....come stai oggi?Aspetto sempre gli aggiornamenti.....un abbraccio!

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  8. Un abbraccio forte. Sei nei miei pensieri. Clara

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