domenica 18 dicembre 2016

Cercasi fortuna.

Il foro del drenaggio si sta chiudendo bene, anche se resterà un avvallamento con un tratto di cicatrice più evidente, ma è solo una delle tante da aggiungere alla mia collezione, decisamente molto in basso nella lista dei miei problemi.
Ora sulla gamba c'è solo un piccolo cerotto, facile da proteggere, così ieri ho fatto la doccia e solo chi ci è passato può capire quanto un'attività così semplice possa rimetterti in pace con il mondo.

La linfoscintigrafia ha confermato che ci sono ancora canali linfatici funzionanti, ottima notizia e per nulla scontata, visto che la stazione linfatica dell'inguine è stata più volte danneggiata da chirurgia e radioterapia. C'è però anche una dispersione nella parte alta della coscia, dove si era formato il linfocele.
Il chirurgo mi ha chiesto di forzare un po' i movimenti per stimolare la circolazione linfatica, in modo da valutare se i vasi recisi si sono finalmente chiusi e se i canali ancora attivi sono sufficienti per evitare accumuli interni. L'idea è che se qualcosa deve succedere (leggi "linfocele che si riforma"), è meglio farlo succedere subito, per capire se si deve operare oppure no.
Sto quindi camminando molto più del solito e più velocemente, macinando giri di corridoio come una tartaruga zoppa.

Camminare non è particolarmente doloroso, ma l'inguine è ancora molto rigido e si sente la mancanza dei muscoli che non ci sono più, quindi la mia andatura è piuttosto sbilenca, anche se mi sforzo di mantenere una postura simmetrica ed eretta per evitare danni a schiena, anche e ginocchia. Chissà cosa pensano di me il personale ospedaliero e gli altri pazienti, che mi vedono arrancare in corridoio borbottando tra me e me cose come "Dritta con la schiena!" oppure "Occhio a quel ginocchio!".

Appena possibile, forse già domani, rifaremo l'ecografia, con lo stesso radiologo delle precedenti, per valutare la situazione: se non ci saranno accumuli, mi rimandano a casa, con un programma di controlli successivi, perché il problema potrebbe ripresentarsi anche dopo settimane o mesi. Come dice il chirurgo, i linfatici sono capricciosi!
Se il linfocele inizia a riformarsi, servirà un intervento, piuttosto complesso, per rimuoverlo e realizzare bypass linfatico.
Sì accettano dita incrociate, scongiuri, quadrifogli, amuleti, riti propiziatori e qualunque altro portafortuna vi venga in mente.

6 commenti:

  1. E allora incrociamo le dita e facciamo il tifo per te...
    Un abbraccio forte!
    Anna

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  2. Ho incrociato anche quelle dei piedi. Mi sto anche esercitando a incrociare le orecchie. Tocca tirarle un po'. Ma invece qualche notizia della chiappa ballerina?

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    1. La chiappa fa male, ma è un problema di cui ci occuperemo quando ritorno ad Aviano

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  3. Io sto incrociando tutto il possibile Mia....spero ti arrivino tutti i pensieri positivi...un abbraccio, Isa.

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  4. Mi fa proprio piacere!!!����������������������������������

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