martedì 2 novembre 2010

Del perchè è utile un corso di primo soccorso

Ieri pomeriggio sono stata allegramente impegnata a spignattare, avevo invitato a cena alcuni amici per un menu a tema:
- mousse di prosciutto di Parma con pane di segale e cereali fatto in casa
- pennette al prosciutto di Parma e funghi porcini
- crepes al prosciutto di Parma
- insalata mista
- plum cake allo yogurt (questo era fuori tema, ma non importa)
- crepes alla Nutella e banane (anche questo fuori tema, e anche fuori programma, ma mi avanzava un po' di pastella delle crepes: vorrai mica buttarla via?)

Domanda numero 1: indovinate qual'era il tema della cena?
Domanda numero 2: dato che a metà pomeriggio ero addirittura in anticipo sulla tabella di marcia, ho avuto il tempo di riposarmi prima dell'arrivo degli ospiti?

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Chi le indovina entrambe può venire a mangiare gli avanzi.

Mi rifiuto di fornire suggerimenti per la prima domanda, mentre per la seconda posso darvi "un aiutino".

Verso le 18:30 la mamma ha annunciato che sarebbe andata a farsi una doccia. Dopo circa mezz'ora Renato è piombato in cucina annunciando che la mamma dal bagno chiamava aiuto e chiedeva di me.
Mi sono precipitata e ho trovato spruzzi di sangue rosso vivo dappertutto e la mamma con un asciugamano imbevuto di sangue premuto sulla gamba, nella zona in cui ha la piaga più grande: probabilmente si era rotta una piccola arteria superficiale, creando un effetto geyser piuttosto impressionante.
Ancora una volta ho richiamato alla mente le nozioni base del primo soccorso: in caso di emorragia, comprimere la ferita. Ho passato alla mamma un altro asciugamano da tenere premuto sulla gamba e le ho procurato una sedia, ho verificato che non fosse sotto shock poi abbiamo controllato la ferita: fortunatamente l'emorragia era già cessata (e sottolineo "fortunatamente", perché la mamma è sempre in terapia anticoagulante per via del cuore), quindi ho potuto pulire la gamba, applicare una compressa di garza sterile e un bendaggio, aiutare la mamma a rivestirsi, spedirla a stendersi sulla poltrona con le gambe sollevate, ripulire la stanza dal sangue e lavare asciugamani, tappeto e accappatoio.

Per legge, in ogni azienda deve esserci un gruppo addestrato al primo soccorso. Per buon senso, un minimo di preparazione in questo senso dovrebbe essere previsto per tutti.
Come ho già osservato l'anno scorso, quando la mamma è svenuta a causa del cuore, l'addestramento al primo soccorso non mi è servito soltanto per aiutarla, ma soprattutto per mantenere un ragionevole grado di calma e lucidità: conoscere il comportamento giusto da tenere aiuta a non perdere la testa di fronte a un'emergenza.

Alle 20:10 ho servito puntualmente la cena (che per inciso è stata molto apprezzata).

La mamma ora sta discretamente, anche se dopo questo episodio la piaga sulla gamba le ha fatto parecchio male per alcune ore e ha dovuto prendere di nuovo l'analgesico di cui era riuscita a fare a meno nei giorni precedenti.
Siamo ancora in attesa dell'esito della biopsia, speriamo entro questa settimana.

4 commenti:

  1. Accidenti, della serie bisogna essere sempre e comunque vigili, non ci si può distrarre un attimo.
    Vorrei fare un applauso al tuo sangue freddo, è proprio vero che saper ragionare a mente calma aiuta.

    PS. Ma la serata per caso era dedicata alla mia città natale (quella con il Teatro Regio, tanto per dirne uno??) :D

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  2. Sulle risposte debbo riflettere ,tu intanto tieni da parte gli avanzi che arrivo, tanto so che vincerò io, quando c'è da mangiare non mi tiro mai indietro e aguzzo l'ingegno

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  3. mammamia!
    il corso di primo soccorso voglio farlo da sempre e come una fessa ancora non l'ho mai fatto..
    un bacione!

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  4. Poi però la ricetta delle crepes con banane e nutella me la passi neh??? (Giusto per distrarsi un po' dal pensiero della mamma... che evidentemente voleva la sua parte di attenzione dopo che tu per una giornata o quasi l'hai regalata solo alla cucina ;p)
    Sara

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