sabato 6 novembre 2010

Decisioni da prendere

Mercoledì ho dovuto organizzare un'altra spedizione al Pronto Soccorso, perchè appena ho rimosso la medicazione, la gamba della mamma ha ripreso a spruzzare sangue. Senza panico, ormai ci siamo abituate...
Ce la siamo cavata anche in fretta, non c'era quasi nessuno, l'hanno fatta entrare subito e le hanno semplicemente imbevuto la zona di disinfettante e rifatto la fasciatura, tanto il giorno seguente era prevista la medicazione nell'ambulatorio di chirurgia.

Se giovedì mattina verso le 9:30 avete sentito urla disumane provenire dal nord-est, era la mamma che faceva la medicazione. Un massacro inutile, perché subito dopo essere uscite dall'ambulatorio, la gamba ha ricominciato a sanguinare abbondantemente e siamo dovute tornare indietro in tutta fretta, lasciando una traccia di gocce di sangue nei corridoi. Solo allora il medico si è deciso a fare un'anestesia locale che ha consentito a lui di pulire a fondo la ferita e applicare alcuni punti per interrompere il sanguinamento e alla mamma di passare serenamente il resto della giornata.

I giorni successivi hanno richiesto qualche dose di analgesico, ma soprattutto mi ha preoccupato vederla saltare i pasti a causa della nausea.

Ieri è arrivata un'anticipazione sull'istologico: non ho ancora il referto, me lo consegneranno lunedì, ma il chirurgo che le aveva organizzato il ricovero per la biopsia mi ha anticipato telefonicamente che si tratta di epatocarcinoma, cancro del fegato.

Lei l'ha presa con filosofia, se lo aspettava. Spero solo che quello che mi mostra sia davvero il suo stato d'animo e non una maschera per rassicurarmi.

Ora bisogna decidere cosa fare, a chi rivolgersi per valutare le alternative terapeutiche.
Il chirurgo ha interpellato in via preliminare gli oncologi del nostro ospedale per avere qualche indicazione sulle possibilità di trattamento. Gli hanno indicato i farmaci biologici e in effetti da una prima ricerca in rete non mi pare che le opzioni praticabili siano molte perché la tipologia del tumore (noduli multipli con dimensioni anche superiori a 3cm), l'età e le condizioni generali (76 anni cardiopatia, cirrosi e mancanza di un rene) da quello che ho capito sono controindicazioni per le altre possibili terapie (trapianto, termoablazione, alcolizzazione, chemioembolizzazione e forse anche per la resezione chirurgica), quindi la scelta più probabile sembrano proprio i farmaci biologici.
Ritengo comunque necessario sentire almeno un altro parere e iniziano i dubbi. A chi rivolgersi?
Non ho intenzione di trascinare la mamma in una girandola senza fine tra un ospedale e l'altro per sentire tutto e tutti, vorrei solo selezionare un paio di strutture valide e confrontare le loro opinioni per decidere.
E poi, fidarmi.

10 commenti:

  1. la decisione che prenderete sara' sent'altro la piu' giusta. lo so per certo. un bacio grandissimo

    RispondiElimina
  2. Sena parole.
    fidati del tuo istinto, fidati di quello che "senti" per il medico che ti parla

    RispondiElimina
  3. già anche io non riesco a trovare una briciola di qualcosa di intelligente da dire. mi dispiace. sono nauseata. sono stanca per procura. mi dispiace tanto.
    mi dispiace tanto. ovvio che potrei dirti di sentire mr. clint ma che senso ha farla venire fin qua giù. se pensi però ti do il numero, ovviamente. e ti abbraccio
    infinitamente tanto

    RispondiElimina
  4. Mi spiace, anch'io non so cosa dire o suggerire...banalmente mi viene da dirti di guardare la lista dei centri più specializzati su questo tipo di tumore secondo Sportello Cancro http://www.corriere.it/sportello-cancro/db/mdc/tutte/2008/mdc07.shtml
    Un abbraccio!

    RispondiElimina
  5. Non so che dirti: un altro consulto è d'obbligo, per il resto siamo sulla stessa barca. Un abbraccio

    RispondiElimina
  6. Mi dispiace mia piccola grande Guerriera, mi dispiace.
    Anche a mia suocera è stato diagnosticato in questi giorni, un tumore al pancreas, anche lei è sempre stata in cura da circa 10 anni per la cerrosi.
    Lei non sa niente.
    4 p

    RispondiElimina
  7. Mi dispiace proprio tanto. Non ci voleva proprio.
    Purtroppo non so consigliarti. So che a Pisa c'è un centro dove trattano pazienti con problemi di fegato, ma non so se anche oncologici e poi da voi è un po' lontano.
    Comunque è sempre meglio sentire più pareri, quello sicuramente.
    Un abbraccio forte forte.

    RispondiElimina
  8. Che anno terribile, cara Mia. Non abbiamo pace, non avete pace. Un abbraccio forte, a te e alla tua mamma (e a Roberto, naturalmente)

    RispondiElimina
  9. Nulla da dire nemmeno io, carissima Mia. Solo che... la sfiga ci vede benissimo. Non conosco centri specializzati per il cancro del fegato, anche se so che il mio oncologo, il prof Amadori di Forlì, se ne occupa da tanti anni. Lui è splendido, anche umanamente. Se hai bisogno chiamami. Milva

    RispondiElimina
  10. Grazie a tutte!

    @Wide: hai ragione, venire fino a Roma non ha senso, avendo centri di eccellenza molto più a portata di mano. Grazie lo stesso!

    @Julia: lo sportello cancro del Corriere in effetti è stato uno dei primi riferimenti che ho consultato e ho fatto una prima scrematura, ora vedo di procurarmi la copia della cartella clinica (sperando che non ci mettano una vita...), poi chiamo per prendere appuntamento.

    RispondiElimina