Martedì sono stata impegnata tutto il giorno con il lavoro: ebbene sì, ogni tanto lavoro anch'io, perchè non ho ancora trovato l'albero dei soldi: se qualcuno di voi sa dove recuperarlo, consideratelo inserito d'ufficio nella mia lista dei regali di Natale e/o compleanno.
Sì, lo so che vi avevo detto di non regalarmi piante, ma per questo faccio volentieri un'eccezione...
Una nota seria per chi ha voglia di venirmi a trovare: non fatelo se avete raffreddore, mal di gola, sintomi di influenza o qualsiasi altra magagna potenzialmente contagiosa: le terapie abbassano pesantemente le difese immunitarie e non è il caso di rischiare malanni.
Ieri invece mi sono dedicata a faccende più o meno domestiche: portare il tosaerba a fare il tagliando, fare acquisti per la festa di compleanno di Renato, passare in banca a brontolare per alcuni disservizi (vi consiglio di farlo, di tanto in tanto, ieri ci ho rimediato una carta di credito aggiuntiva a canone zero), un salto in farmacia a prendere qualche altro cerotto da doccia, e soprattutto trasferire qualche quintale di legna da ardere dalla parte anteriore della casa al portico posteriore e impilare i ciocchi.
Qualcuno si è quasi scandalizzato nel vedermi trasportare pezzi di legno "nelle mie condizioni" (non sono mica incinta!), qualcun altro ha detto che era lavoro da uomini: no, signore, se vogliamo la parità, non esistono lavori "da uomini"... e naturalmente nemmeno "da donne"... indovinate chi passa l'aspirapolvere sabato?
Avevo già provato a lasciarli lì per qualche giorno per vedere se si sistemavano spontaneamente e non aveva funzionato...
Ho anche provato a imporre la mia volontà...
Nessun risultato: forse non avevo gli strumenti adatti...
Alla fine mi sono armata di buona volontà, guanti e carrello con ruote e un po' per volta ho sistemato quasi tutto.
Sono arrivata a sera abbastanza stanca e con poca voglia di accendere il PC.
Mi sono fatta una splendida doccia usando i nuovi cerotti, poi Renato si è cimentato per la prima volta con la medicazione del catetere, armato di guanti e mascherina chirurgica
Avevo già provato a lasciarli lì per qualche giorno per vedere se si sistemavano spontaneamente e non aveva funzionato...
Ho anche provato a imporre la mia volontà...
Nessun risultato: forse non avevo gli strumenti adatti...
Alla fine mi sono armata di buona volontà, guanti e carrello con ruote e un po' per volta ho sistemato quasi tutto.
Sono arrivata a sera abbastanza stanca e con poca voglia di accendere il PC.
Mi sono fatta una splendida doccia usando i nuovi cerotti, poi Renato si è cimentato per la prima volta con la medicazione del catetere, armato di guanti e mascherina chirurgica
E dopo cena avevo un appuntamento...
Spero che questo resoconto risponda adeguatamente alla domanda "come stai"...
Spero che questo resoconto risponda adeguatamente alla domanda "come stai"...
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