giovedì 22 giugno 2023

Fate uno sforzo - post spietato

Aggiornamento flash: il dolore al torace non è sparito ma si è calmato, sto abbastanza bene, per ora gli unici effetti percepibili della chemioterapia sono una lievissima sensazione di capogiro e un gran sonno, che spesso mi rende difficile tenere gli occhi aperti e mi fa dormire per almeno due ore ogni pomeriggio sul divano. 
Se me la cavo con così poco, ci metto la firma.
 

Esauriti i convenevoli, passiamo alle cose serie.
Questo post è destinato solo a una parte dei lettori di questo blog, più precisamente a quelli che sono disposti a farsi coinvolgere.
Alcuni sono qui solo come spettatori: rimangono alla finestra, curiosi ma distaccati, per vedere come va a finire (spoiler: alla fine io muoio). 
C'è qualcuno che aspetta l'epilogo tragico e in modo magari inconsapevole addirittura se lo augura e non significa necessariamente che siano brutte persone: magari hanno solo perso qualcuno che amavano e percepiscono come un'ingiustizia che io sia ancora viva dopo tanti anni. Lo posso capire. 
E ci sono sicuramente quelli che godono delle mie disgrazie per mille altri motivi più o meno meschini: ho idee diverse dalle loro, sono antipatica, grassa, sgradevole, insolente, vaccinata... Capisco anche loro, ma non mi interessano.

Mi rivolgo invece a voi che siete disposti ad accompagnarmi davvero in questo viaggio e a condividerlo con me fino in fondo, e vi chiedo uno sforzo di comprensione e di comunicazione.
Nelle ultime settimane ho avuto più volte l'impressione che qualcuno di miei interlocutori non abbia capito la situazione. Allora cerco di spiegarmi meglio, e lo farò in modo chiaro, diretto e spietato. Se non vi piace, se non volete affrontarlo, se non volete essere coinvolti, chiudete e passate oltre.

Lo so che sono quasi diciotto anni che sopravvivo al cancro e che ho superato tante recidive, ma adesso è diverso, perché la malattia si è diffusa: ho un sarcoma metastatico e questa parola, metastatico, fa tanta, tantissima differenza.
Si può guarire da un cancro metastatico? Sì: non capita spesso, ma può succedere.
Si può vivere a lungo con un cancro metastatico? Certamente: ci sono diversi casi e accade sempre più spesso.
Si può vivere a lungo con un sarcoma metastatico? Risposta breve: no.
Risposta lunga: è teoricamente possibile, ma estremamente improbabile, in genere l'aspettativa di vita è intorno ai 12 mesi. E io ci sto già facendo i conti da settembre 2022.
La mia malattia si può ancora curare, è quello che stiamo facendo, ma non è più guaribile, possiamo solo cercare di rallentare l'evoluzione.

Il primo sforzo che vi chiedo è di prendere atto di questa situazione.
Per me non è difficile accettare l'idea della morte, in parte perché ho avuto diversi anni di tempo per elaborarla, ma soprattutto perché non devo preoccuparmi del "dopo": semplicemente non ci sarò più. Paradossalmente, la mia morte non è un mio problema.
È enormemente più doloroso affrontare la prospettiva della morte di una persona cara: il distacco, il dolore, il lutto, l'assenza. Non vi invidio, davvero.

Invece devo occuparmi del "prima", del tempo che mi resta, per trascorrerlo nel miglior modo possibile. E qui vi chiedo il secondo sforzo, di comunicazione. 
Se volete accompagnarmi ancora in questo viaggio, aiutatemi a renderlo più leggero.
Per favore, quando parlate di cancro, del mio cancro, lasciate perdere una volta per tutte la retorica tossica della guerra, della lotta, del coraggio, della forza, della vittoria e della sconfitta. 
La mia sopravvivenza non dipende dalla mia forza, dal mio coraggio, dalla mia tenacia o dalla mia volontà.

Non chiamatemi guerriera.
Se vi restassero mesi di vita, vorreste davvero passarli a fare la guerra? Ad ascoltare persone che vi invitano continuamente a combattere, a tenere duro, a non arrendervi, addossandovi implicitamente la responsabilità del risultato? A sentirvi in colpa per i momenti di debolezza?
Io no.

Farò tutto quello che è ragionevole per fermare o almeno rallentare la malattia, ma non intendo trasformare questi mesi in una battaglia. Ho intenzione di trascorrere il tempo che mi resta nel modo più sereno possibile, di riempirlo di cose belle e pensieri felici.
Ecco perché ho tolto dal nome del blog la parola "contro".
Era qualcosa che avevo in mente da molto tempo, ma tentennavo sempre, perché mi temevo in qualche modo di compromettere l'identità del blog. Ma il blog è cambiato, io sono cambiata, e vi chiedo di accettare e condividere questo cambiamento.



P.S. non so quale delle mie innumerevoli richieste sia stata ascoltata, ma finalmente Facebook ha sbloccato il mio blog! Condividetelo, se vi piace.

63 commenti:

  1. Magari sto dicendo una stupidaggine ma quello che hai scritto mi ricordano molto le parole di Michela Murgia, che ne pensi? Ciao da una Sardegna oggi ventosa

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    1. Non ho letto l'intervista completa a Michela Murgia, ma dagli stralci che ho visto mi pare che siamo assolutamente in sintonia.

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  2. Ti leggo da anni, non commento mai per pudore, ma ci sono... e condivido anche le virgole, i punti e gli spazi di ciò che hai scritto! ❤️

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  3. Commento questa volta e poi sparisco. Tu e il blog di Anna (Widepeak) mi avete insegnato tantissime robe. La più bella è quella di chiamare sempre tutto col proprio nome e non con termini impropri, talvolta davvero fastidiosi. La seconda roba imparata e quella di avere sempre meno paura, che non significa non averne, ma sempre meno appunto. Poi i tabù, discorso a parte, ma non ultimo per importanza. Io quando penso a Mia, e mi succede spesso, rido anche in auto. Solo lei poteva trovare una parola così ridicola come: elettroformiche. Abbraccio dalla moni.

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  4. In questi giorni ho combattuto anch'io con questi pensieri. L'ho fatto con ironia e mi son preso da amici, parenti e conoscenti dell'imbecille. Con tanto, tanto affetto questo l'imbecille ti saluta. Un grande abbraccio.
    Lino

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    1. Checché ne pensino i tuoi amici, parenti e conoscenti, io rimango convinta che l'ironia dia un contributo notevole alla qualità di vita.

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  5. Mia ho incontrato da poco il tuo blog e ti seguo
    Ho finito da poco i cicli di chemioterapia per un adenocarcinoma del colon non paragonabile in nessuno modo a un sarcoma per aggressività.Capisco le tue parole e detesto i termini guerrafondai usati rispetto a noi malati. Io ringrazio di aver fatto questa esperienza per quanto critica per intervento chirurgico e poi terapia, ho rivisto le mie priorità, ho fatto pace con la lentezza e la pazienza doti non proprio nel mio DNA, ho posto paletti e mi sono regalata un po' di sano egoismo.Vivere è la priorità ma vivere bene è il traguardo
    Ti abbraccio forte

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  6. Posso dire solo ciao Mia un abbraccio

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  7. Io ti ammiro molto, mi hai inconsapevolmente aiutato nel mio percorso iniziato a gennaio e ti ringrazio ❤️. Adesso proverò a rendere leggero il tuo percorso, e se mi verranno in mente cose "tristi" me ne starò zitta 😅. Sara

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    1. Sono felice di esserti stata di aiuto e ti auguro con tutto il cuore che il tuo percorso porti a un futuro lontano e luminoso.

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  8. Ti ho letto tutto di un fiato e, credimi,mi è scesa pure una lacrimuccia. Tu sei forte più della malattia

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  9. "I farmaci, la mano del chirurgo e anche una botta di c... " sintetizzano perfettamente la situazione.

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  10. Ciao mia e tanto che non ti scrivo perché anche io non sto molto bene ti mando un bacione grsnde

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  11. Cara Mia, ti leggo da tanto, ma credo di non aver mai commentato. Stavolta lo faccio, ma solo perche il tuo discorso l'ho trovato talmente forte, lucido, coerente, legittimamente brutale, da creare in me due reazioni opposte: mi ha dapprima raggelato, poi è come se mi fossi alzata in piedi ad applaudire.
    Credo una cosa: spesso le persone fanno incoraggiamenti impropri perchè dinnanzi alla portata di certi discorsi si sentono disarmate (aridaje con la metafora delle armi), impreparate, indifese. E proietta su di te lo stesso vissuto, dicendoti "forza! Non mollare!", forse pensando di fare bene, non so... Ma capisco perfettamente che questo blog è casa tua e tu, da padrona di casa, é giusto che detti le regole. Non condivideremo incoraggiamenti, ma cose belle, vita quotidiana. È cura anche questo. Inizio io, con una poesia che mi piace molto:

    "Abbiamo bisogno di contadini,
    di poeti, gente che sa fare il pane,
    che ama gli alberi e riconosce il vento.
    Più che l’anno della crescita,
    ci vorrebbe l’anno dell’attenzione.
    Attenzione a chi cade, al sole che nasce
    e che muore, ai ragazzi che crescono,
    attenzione anche a un semplice lampione,
    a un muro scrostato.
    Oggi essere rivoluzionari significa togliere
    più che aggiungere, rallentare più che accelerare,
    significa dare valore al silenzio, alla luce,
    alla fragilità, alla dolcezza"

    Buona serata Mia 😊

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    1. Grazie Daniela.
      Sono assolutamente convinta della buona fede di chi dice "forza, non mollare" oppure mi chiama guerriera o leonessa: c'è dentro tutta la speranza che questo sia sufficiente.
      Ma vorrei che tutti capissero che non è così, che la guarigione o la sopravvivenza non dipendono da me.
      Apprezzo tantissimo la tua condivisione di cose belle.

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  12. La penso esattamente come te. I termini bellici mi fanno imbestialire per qualsiasi tipo di malattia, figuriamoci per il cancro. La vita va vissuta pienamente fin che possiamo, punto. Anche io ti leggo da tanto tempo e ormai mi sento a casa qui! Nascita e morte sono eventi che ci riguardano tutti, i morbosi che vadano a quel paese. Un abbraccio, Martina

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  13. Cara Mia ti seguo da mesi, e prego tanto per te. Ho letto e riletto tutti i post del tuo blog con grandissima commozione, posso dirti con certezza che la bellissima storia della tua vita meriterebbe di essere raccolta in un libro. Oltre ad essere autentica ed estremamente emozionante è anche scritta benissimo. Sei una scrittrice, e sono certo che sai di esserlo.
    Un abbraccio, tuo Gabriele.

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    1. Ti ringrazio Gabriele.
      Questo blog non può diventare un libro perché è nato e vive non solo di parole, ma anche di immagini, quindi sta bene qui, in un contesto intrinsecamente multimediale.
      Forse riuscirò a scrivere qualcosa che valga la pena di essere pubblicato, ma sarà altro.

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  14. Io ci sono e ci resto. Faccio tesoro di tutto quello che ci hai detto e cercherò di corrispondere a quello che ti aspetti da noi in questo viaggio. Perché penso che l'importante non è il punto di arrivo, quello è lo stesso per tutti noi, l'importante è il viaggio, le persone con cui ci accompagniamo, le cose belle che vediamo, i sorrisi che sapremo suscitare e che faremo insieme.

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  15. Mia carissima ti seguo da sempre, così come ho seguito a lungo altri bloggers di Oltre il cancro. E tu in primis, cosi come Mamiga, AnnastaccatoLisa (e non solo) mi avete fatto riflettere profondamente sulla malattia, sul cancro, sulla biologia che muove quella macchina semplice e complicata che è il nostro corpo. Il grande Umberto Veronesi è perfettamente in linea con quanto hai scritto: attribuire a stato d'animo, positività, o depressione e pessimismo la possibilità di ammalarsi di cancro è sbagliato, in quanto colpevolizzerebbe i depressi, i pessimisti, chi non vive serenamente e purtroppo si ammala.
    È vero anche che componenti esterni quali stile di vita, fattori ambientali, ma anche la capacità di essere sereni nel navigare gli eventi della vita...tutto questo rafforza le difese immunitarie e ci protegge da diversi tipi di patologie. E quindi? Dove voglio arrivare? Vorrei sottolineare come tu , di nuovo in primis, ma anche le care Anna Lisa e Mamiga, siete l'esempio che positività, ironia, autoironia, attaccamento alla vita e amore per la stessa non riescono, né sono riuscite, a proteggervi. In sostanza Mia, se c'è una persona che ce l'ha messa sempre tutta, riuscendoci, quella sei TU. Chissà se sono riuscita a spiegare il turbinio di pensieri che mi vengono ad ogni tuo post. TU sei l'esempio di tutto quello che ci vuole, TU sei l'esempio di come le cose NON dovrebbero andare.

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  16. Hai ragione, come al solito. Spesso avrei voluto rispondere ai commenti di cui sopra, ma visto che il blog è tuo, mi sono astenuta… per non fare polemiche. Continua a sorridere, con affetto ❤️

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  17. Leggere il tuo blog mi ha aiutata a coltivare lucidità e schiettezza; a impegnarmi a non fare di una pietra una montagna e di una montagna una pietra; a non pensarmi indispensabile; a guardare il baratro del dolore altrui senza ritrarmi. Grazie

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    1. Scusami,sono Catia: mi è partito il commento prima della firma :-)

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    2. Grazie a te Catia.
      Mi pare impossibile aver contribuito a cose così importanti e grandi.

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  18. cara mia, ti leggo da tanti tanti anni ma devo aver lasciato un solo commento oltre a questo. avevo notato il cambio di nome del blog, l'ho accolto con un sorriso: addirittura si è innescato l'effetto mandela, mi sono chiesta se fosse sempre stato così e se me ne fossi accorta solo ora :) ho a che fare con il cancro attraverso entrambi i miei genitori da eoni, riconosco nelle tue parole il loro sentire e lo abbraccio da tempo. leggo in silenzio, ma senza alcun fine negativo. paradossalmente perché mi interessa la tua salute e mi sono affezionata; leggere te, wide, anna lisa e mamigà mi ha aiutata nel periodo più tosto - che poi è uno dei fini del cancerblogging, condividere e riconoscersi nelle esperienze altrui attraverso l'empatia. e poi siamo entrambe di porto, anche se io sono migrata e torno mensilmente per assistere i miei :) quando parli dello iov di padova e del cro di aviano mi fa effetto perché sono alcuni dei luoghi che frequento e perché alcune tue esperienze rispecchiano quelle passate dalla mia famiglia. un saluto affettuoso, grazie per le tue parole.

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  19. Ciao Mia, il tuo blog è, da sempre, in vetta ai miei preferiti : lo faccio leggere ai miei pazienti e soprattutto ai miei figli, che ti sono debitori per aver loro insegnato come si affrontano le difficoltà che la vita ti sbatte davanti, di qualsiasi tipo esse siano.
    Ti racconto solo un episodio: ieri sera dal trainer di un corso che sto seguendo ci è stato chiesto di pensare ad una persona a cui essere grati: io ho pensato a te. Sono grata per aver avuto il dono di incontrarti e di poterti seguire. Ti voglio bene! Grazie, Martina

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  20. Ciao Mia, io sono una di quelle "lettrici silenziose" (abbastanza, a volte mi paleso). Sinceramente non è una mera curiosità quella che mi porta tra queste pagine, ma, come credo altre, un viaggio (mescolato ad una buona dose di ipocondria) che ho iniziato leggendo Anna staccato Lisa.. all'epoca avevo nemmeno venti anni e la sua storia mi ha colpita tantissimo.. il che mi ha sempre fatta rimanere nella "vostra" orbita.

    So che la strada che hai davanti non troverà un ponte sicuro grazie alla "forza d'animo" o alla grinta. Il fatto che hai ancora opzioni di cura è meraviglioso e la determinata lucidità con cui affronti le cose un inno alla nostra umana razionalità che cerco e cercherò di portarmi nello zainetto per tutta la vita.

    "Ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato."
    Sono sicurissima ne farai il miglior uso possibile!

    Martina/Sluggard

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  21. Ci sono persone che ti danno lezioni di vita a distanza, con una parola o un blog. Io to seguo da tanti anni silenziosamente. Chissà quanti ti leggono e non hanno mai scritto. Comprendo e ammiro la tua lucidità perché non ho la stessa lucidità nemmeno su temi molto meno seri rispetto alla morte o alla vita. Spero, con la mia presenza, di darti anche solo un pezzettino di quello che ho preso io da queste pagine.
    Un mega abbraccio pieno di affetto per te r la tua meravigliosa famiglia. A.

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    1. Grazie per le tue parole, ma anche per la lettura silenziosa.

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  22. Cara Mia,
    Ti seguo silenziosamente da anni. Sono al terzo tumore e nei miei 14 anni in "compagnia" del cancro mi sono resa conto che l'idea di morire non mi spaventa più. Ricordo il terrore provato quando mi diedero la prima diagnosi. E la freddezza con cui ho reagito 1 mese fa, alla terza. Il percorso oncologico implica un' introspezione e una crescita in ognuna di noi.

    Ti ho sempre seguita con interesse anche se non sempre mi sono potuta identificare in come vivevi la tua malattia. Perché non sono una persona positiva come te. Ma d'altronde siamo tutte persone diverse, no? Quindi ogni punto di vista è unico e prezioso allo stesso modo. Per questo ho continuato a seguirti.

    Anch'io personalmente ho sempre odiato il termine "guerriera" e tutte le metafore belliche con cui viene descritto il percorso oncologico. Odio tutte le guerre. E questa è una guerra che non abbiamo scelto, ma a cui siamo state costrette.

    Quello che sto cercando di dire è che ti sono vicina. E spero tu abbia tutta la serenità possibile e anche di più. E innumerevoli momenti e cose felici. E spero tu non ti senta MAI in colpa per i momenti di debolezza. E che tu ti senta SEMPRE LIBERA di condividere come ti senti.
    Un abbraccio
    Simona

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    1. Grazie Simona.
      Ognuno ha il suo percorso, ognuno lo affronta nel modo che sente più congeniale. Cerchiamo di fare meglio che possiamo con quello che abbiamo, sempre.

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  23. Il tuo blog mi ha aiutato tantissimo

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  24. Voglio aggiungere questo, per esprimerti l'importanza delle tue parole. Ho una splendida bimba di 10 mesi che amo alla follia e mi sto separando perché mio marito, dopo 10 anni, non è capace a tollerare la vita famigliare. Tralasciando il penoso percorso e il dolore immenso che provo, quando penso a cosa insegnare a mia figlia per la vita, penso a te. Quando penso a come si affrontano le difficoltà della vita, penso a te. Quando penso al termine "resilienza"", penso a te. E penso che chi sa vivere davvero con la tua stessa consapevolezza, possegga la più grande ricchezza esistente. A.

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  25. Ciao Mia, io sono una dei lettori silenziosi, da tantissimi anni. Credo di aver commentato solo un paio di volte (mea culpa, mi sembra sempre di non avere nulla di intelligente da dire, quindi meglio stare zitta, per parafrasare Tippete - che citazione eh?!?). A sto giro volevo solo dirti che il nuovo titolo del blog è bellissimo. Un abbraccione virtuale a te, Renato e i gatti.

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  26. Ciao Mia, ti seguo da anni, ma mi sono palesata solo recentemente con pochi, brevi commenti. Condivido con te l' avversione alle parole " guerra" e " guerriera" e al caricare , anche se in buona fede, la responsabilità della guarigione sulle spalle del paziente.Ti ammiro molto per la razionalità e il realismo con il quale hai affrontato e continui ad affrontare la malattia. Ti stringo in un forte abbraccio ♥️

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  27. Cara Mia, grazie di aver continuato a scrivere. Anche io come molti che hanno scritto qui ti ho conosciuto all'epoca di oltre il cancro insieme ad Anna Lisa, Camden, Mamiga, Widepeak. Le parole di quei blog ormai dieci anni fa mi hanno aiutato a pensare meglio a quello che stava succedendo a me e a mamma e a rendere tutto più accettabile grazie alla condivisione. Mi piacerebbe che queste esperienze non si perdessero e che a te arrivi tutta la nostra gratitudine. Ho amato molto anche i tuoi post sui gatti e sullo sport e condiviso con i colleghi quello bellissimo sulla macchina che ci raccontavano altri pezzetti della tua vita. Ti auguro un mondo di bene. Lucia

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  28. Ciao Mia, ammirata dalla tua lucida descrizione di come vuoi vivere.
    Onorata di conoscerti e di potermi definire una tua amica e grazie per tutto quello che mi porterò di tuo nella mia vita e non è poco!!!
    Grazie anche, perché in alcuni momenti della mio percorso, chiamato vita, pensare a te e a come affrontavi il cancro mi ha aiutato molto, tanto che parlando di te ti ho sempre definita "straordinaria"!!!
    Con immenso affetto!!! E saluti a Renato e alla tua bellissima famiglia felina.

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  29. Mia, sono una delle tante lettrici silenziose, non scrivo perchè non mi sento brava ma leggo moltissimo e mi piace molto leggere i tuoi scritti , mi piace come scrivi, sia quando tratti argomenti più seri che quando racconti di quotidianità, di gestione delle giornate o dei gatti o di quello che capita. Grazie. anche io come tanti altri sono aiutata da te per affrontare il mio percorso. Grazie

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  30. Nie będę się rozpisywać, zgadzam się z każdym Twoim zdaniem. Żyj tak aby przeżyć swój czas szczęśliwie i po swojemu. Przytulam z Polski.

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  31. Mia, io il cancro l'ho avuto, e ci sono passata in mezzo semplicemente imparando che si vive alla giornata. Non nel senso di essere farfalloni, ma nel senso che il impero di giorni che ci sono dati da vivere davvero non lo conosciamo...e non è una frase fatta.
    Nel mio percorso hai rappresentato l'insegnante, chi questo concetto lo ha capito e fatto suo vivendolo ogni giorno. Sì questo ti ringrazio, e rimango qui a leggere la tua storia, sicura che sarà meravigliosa

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  32. Io ti dico solo che ti voglio bene...perché fai parte di me come lo faceva Anna Lisa.
    Ti abbraccio, IrenA

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  33. Ciao Mia, grazie. si impara si riflette si ride con te , meglio di qualsiasi "guerra". Sono metastatica da 9 anni e tu se una delle voci più lucide che mi hanno accompagnato, le tue parole i tuoi punti di vista risuonano in modo buono anche quando trattano temi spinosi

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  34. Ti seguo da tanto silente.....ammirando la tua lucidita'...basta cosi Annalisa

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  35. Ti leggo da sempre ma non ho mai commentato .Io ti leggo perché mi piace come scrivi ( con Anna di on the ci scambiavamo libri e pensieri e oltre lei lèggevo e leggo te), mi piace come descrivi non la malattia è il tuo personalissimo modo di affrontarla, ma il tuo tempo in cui questa non ti blocca. Il teatro , lo sport , gli spostamenti seppur brevi verso luoghi che descrivi , insomma tu sei da tanto tempo un libro che è da sempre sul comodino . Non sto ogni giorno qui , ma sfoglio le pagine . Qualcuno ha citato la Murgia della quale condivido molto il taglio che sta dando alla qualità del suo tempo , mi è piaciuto meno buttare in viso a molti che non se lo possono permettere che è riuscita ad andare sull’orient exspres. Ecco a mio avviso qui la mano le è scivolata perché credo che la malattia agli anonimi non permetta proprio di esaudire ogni desiderio quindi poi tutto il resto che ha detto mi è risultato strano. Forse le modalità di avvicinarsi a questo blog è inizialmente data anche da una dose di curiosità ma non per come va a finire ma per trovare le parole e il modo più vicino a noi per affrontare qualcosa che temiamo . Io l’ho trovato in te e questo sicuramente potrebbe essere stato strumentale. Sei inedita e mai banale e personalmente questi sono i motivi. Presente !
    Stefania

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  36. Io la guerra la intendo più a livello immunitario/cellulare che personale, comunque anche a me dà fastidio leggere questi termini, a meno che non se li autoattribuisca il blogger/malato stesso.
    Col tuo leggendario spirito organizzativo, sono certa che saprai gestirti questi giorni secondo il tuo volere, sperando di scampare i peggiori effetti collaterali della chemio.
    Tanti pensierini felici!

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  37. Come tanti, ti seguo dai tempi di Widepeak e Anna Lisa. Credo di aver trovato il tuo blog tramite i loro. Ti leggo perché mi piace come scrivi, apprezzo molto la tua lucidità e chiarezza, e mi piace moltissimo quello che racconti della tua vita quotidiana: i gatti, il lavoro, lo sport, i concorsi di scrittura, i viaggi. I momenti difficili. La soddisfazione di incontrare qualcuno che ricorda la tua tesi, che ha usato qualcosa che hai realizzato tu. Sono un'ingegnere anch'io e ammiro molto il tuo approccio organizzato e strutturato.
    Ho commentato poco in tutti questi anni. Probabilmente continuerò a commentare di rado, ma ti leggo sempre con grande piacere, e ti abbraccio forte. E ti ringrazio tanto per tutto quello che condividi, e per la tua sincerità.
    *Annina*

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  38. Ho appena letto il tuo post coinvolgente su "Fate uno sforzo post spietato," e devo dire che la tua scrittura ha catturato perfettamente l'intensità dell'esperienza che stai condividendo.
    promocodehq

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  39. La tua passione e sincerità traspaiono chiaramente, rendendo il tuo blog una lettura davvero coinvolgente. Grazie per la tua condivisione, non vedo l'ora di leggere altro dal tuo blog!
    frugalishness

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