lunedì 5 giugno 2023

Fuori una!

Stamattina ho iniziato la radioterapia. 
L'appuntamento di oggi era per le 8:00.


Ma l'accordo era che avremmo cercato un orario più civile, infatti i prossimi quattro appuntamenti saranno nel primo pomeriggio. L'alternativa era che dopo due o tre levatacce consecutive alle sei del mattino, il personale non si ritrovasse più una paziente cordiale e collaborativa, ma una belva scorbutica e feroce. Ve lo ricordate, vero, che io odio alzarmi presto?


Trattandosi della prima seduta erano previsti tempi lunghi, perché dovevo fare anche il colloquio con l'infermiera di riferimento, un prelievo di sangue e un colloquio con il medico. 
Quasi tutto come mi aspettavo, c'è stata in più un'endovena di cortisone, per iniziare immediatamente a prevenire il dolore, e in meno la prescrizione della crema protettiva per la pelle, hanno detto che questa volta non dovrebbe essere necessaria, quindi niente cremazione, per ora.
Il medico mi ha preparato il certificato di malattia e la prescrizione per i farmaci, il cortisone da assumere per bocca nei prossimi giorni e un ulteriore antidolorifico in caso di necessità, e la farmacia ospedaliera me li ha consegnati immediatamente.

Fortunatamente la terapia non mi ha creato particolari problemi: ho dovuto rimanere circa un quarto d'ora con le braccia sollevate, però c'era un appoggio sagomato che mi ha consentito una posizione relativamente comoda, solo negli ultimissimi minuti ho iniziato ad avvertire un fastidio che non ha fatto in tempo a diventare dolore ed è sparito appena ho riabbassato le braccia.
Anche ora non sento dolore, solo una leggera tensione nell'area trattata e stasera ci sarà anche l'ulteriore aiuto del nuovo farmaco per la terapia del dolore, per il quale oggi l'anestesista mi ha aumentato il dosaggio, portandolo al livello minimo consigliato (la dose iniziale era solo un test per valutare le reazioni avverse, troppo bassa per un'efficacia terapeutica).

Oggi sono andata ad Aviano da sola, perché ero ragionevolmente certa che il dolore non sarebbe iniziato prima di qualche ora e Renato doveva rimanere a casa perché sono venuti i tecnici a montare la nuova caldaia. 
In effetti per ora non sento dolore, solo una leggera tensione, ma per i prossimi giorni, l'infermiera e il medico hanno consigliato di farmi accompagnare e grazie alla straordinaria gara di solidarietà che è partita con i post precedenti, ho già trovato autisti per tutta la settimana.
Io davvero non so come ringraziare tutte queste persone meravigliose!




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