sabato 2 novembre 2019

Terapie più o meno convenzionali

In questi primi giorni a casa cerco di prendere le misure, capire cosa riesco a fare e cosa no, riprendere i ritmi della vita domestica, tanto diversi da quelli dell'ospedale, immergermi di nuovo nelle sensazioni familiari - rumori, odori, sapori - recuperare ritmi e gesti che mi sono mancati troppo a lungo.
Ho mangiato la pizza, fatto la doccia, pranzato a tavola. Ho guardato la televisione, lavato i capelli, dormito con Aki addosso. 
Ho maledetto mille volte le formiche e la sindrome dell'arto fantasma, che limita terribilmente i miei movimenti e le posizioni che posso assumere e mi regala dolori a volte lancinanti. Non mi aspettavo che fosse così invalidante e a casa mi pesa particolarmente, non perché sia peggiorata, ma perché ci sono più cose che vorrei fare e non posso. 
Cerco di impostare questa vita nuova, diversa, con tante limitazioni e difficoltà, che però non sembrano insormontabili: ce la posso fare.

Tante cose sono cambiate rispetto ai giorni passati in ospedale, alcune invece rimangono uguali. 
Quando sono partita usavo due farmaci, uno dei quali a giorni alterni. Adesso il mio "comodino" - lo schienale del divano - è così.


Una pastiglia appena mi sveglio, due o tre, dipende dalla pressione, dopo colazione, tre dopo pranzo, una a metà pomeriggio, una dopo cena, due prima di dormire.
Senza contare i farmaci da assumere al bisogno, come l'analgesico, e gli integratori alimentari, da cui però conto di potermi affrancare presto, ho già ripreso a mangiare un po' di più. 
E poi una lista lunghissima di esami e visite da programmare nei prossimi due mesi. 

Per fortuna ci sono anche altre terapie, altrettanto efficaci ma con meno effetti collaterali: affetto, coccole, tranquillità, silenzio, buon cibo. Le utilizzo ad altissime dosi. 


La gattoterapia, ad esempio, funziona benissimo per abbassare la pressione - da quando sono a casa non ho mai dovuto prendere la terza pastiglia dopo colazione - e anche come ansiolitico e antidepressivo. 
Ha come effetto collaterale una limitazione dei movimenti per effetto del gatto attaccato alla gamba, ma lo ritengo accettabile. 




PS: non provate nemmeno a suggerirmi cure alternative. Parole come omeopatia, bioenergetica, meridiani, naturopatia, iridologia, fiori di Bach, medicina tradizionale cinese, cristalloterapia e in generale tutto l'universo olistico e new age mi fanno partire istantaneamente l'embolo, vi mando a quel paese senza passare dal via. 
La fitoterapia è un'altra cosa, gli estratti vegetali possono essere molto efficaci, ma anche molto pericolosi, quindi accetto consigli solo da chi conosce esattamente tutte le interazioni tra erbe e farmaci.

7 commenti:

  1. "suggerirmi cure alternative. .... vi mando a quel paese senza passare dal via ... "
    bhé, direi che sì ... è lei 100% ..
    "Bentornata Mia" ! :-D

    un abbraccio a tutti e tre
    DaniCR



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  2. La gattoterapia è l' unica cura alternativa veramente efficace. Sono contenta tu sia a casa. Alessia.

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    1. Anche la pizzaterapia non è male. Sicuramente meno efficace, ma ha il suo perché.

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  3. "Cerco di impostare questa vita nuova, diversa, con tante limitazioni e difficoltà, che però non sembrano insormontabili: ce la posso fare." bentornata a casa

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  4. Niente consigli, sono ignorante in materia. Ma dato che, lo hai dichiarato, le coccole aiutano ti mando un abbraccio grande 😘

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