La temperatura (finalmente) sta scendendo.
Appena Renato è rientrato dal lavoro, gli ho chiesto di andare di sopra a prendermi una maglia pesante e i calzettoni caldopelosi che mi ha regalato Betta.
È sceso con un bel pile caldo e due calzettoni bianchi. Diversi tra loro.
Io: "Ohu, potevi portarli uguali!"
Lui: "Tanto te ne serve solo uno!"
Ho ancora gli addominali indolenziti da quanto ho riso, non ci avevo proprio pensato!
Stamattina visita fisiatrica per completare la riabilitazione. La dottoressa ha esaminato la documentazione del ricovero padovano, sgranando sempre più gli occhi, man mano che leggeva le mie disavventure.
Ha fatto alcuni test per valutare la mia forza e le capacità motorie, molto sorpresa dal fatto che in così poco tempo io abbia già imparato a usare le stampelle con una certa disinvoltura. E sì che ormai dovrebbe conoscere la bestia... 😉
Alla fine mi ha chiesto se volevo essere di nuovo ricoverata. No, grazie, ho già dato più che abbastanza. Bene, ha concordato, anche perché sembra che in ospedale io mi becchi tutte le infezioni possibili, meglio evitare.
Ci sarebbe la possibilità di fisioterapia domiciliare, ma non permette di usufruire delle attrezzature della palestra, quindi abbiamo convenuto che sia preferibile la modalità ambulatoriale.
E qui lancio un appello. Per dieci volte avrò bisogno di essere accompagnata in ospedale da qualcuno in grado di caricare in macchina me (salgo e scendo da sola, ma il sedile non deve essere troppo alto) e la mia sedia a rotelle, che pesa sedici chili e anche ripiegata occupa un po' di spazio (ci stava agevolmente nel bagagliaio della mia station wagon, mentre nella Yaris dobbiamo abbattere il sedile posteriore).
Non ho ancora date e orari, ma saranno sessioni di quaranta minuti al mattino o nel primo pomeriggio, mi contatteranno nei prossimi giorni dalla segreteria per definire il calendario.
Se ci sono volontari, si facciano avanti: più autisti ci sono, meno dovranno lavorare.
Al ritorno dalla visita mi sono riposata per una mezz'ora sul divano, poi mi sono messa ai fornelli.
Penne rigate integrali con cavolo nero, mandorle, pomodori secchi e acciuga. E per contorno, carote grattugiate e olive nere condite con la senape.
Sono tornata!
lo so che nn conta lo farei io tutte le volte se fossi li!!!!un abbraccio carissima dalla Sicilia
RispondiEliminaBENTORNATA!
RispondiEliminaSì, sei tornata! Bentornata di vero cuore!!
RispondiEliminaPer i passaggi ti aiuterei volentieri (magari!), ma vivo nelle Marche quindi sono totalmente inutile, al massimo posso invitarti qualche giorno al mare l'estate prossima. Per il resto arriva il we, mi raccomando niente sorprese eh!
RispondiEliminaCiao cari Mia e Renato vi abbraccio forte.
Gio
fantastico piatto…..
RispondiEliminaio non posso neanche invitarti a casa, a meno che tu non voglia stare un po' tra nebbia autunnale o zanzare estive, dato che vivo nel mezzo della pianura padana,,,,Annalisa
Che bontà di piatto. Io sono a Bangkok al momento, ti aiuterei col teletrasporto. Un abbraccio
RispondiEliminaCome va?AGGIORNACI.....quando puoi
RispondiEliminaPer un attimo ho temuto di averti mandato dei calzini scompagnati!
RispondiEliminaBetta <3
Nice blog you hhave
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