mercoledì 1 giugno 2016

Già fatto?!?

E anche questa seconda biopsia è andata, con alcune differenze rispetto alla prima.
Innanzitutto non avevo la Brontofelpa. Mi servivano pantaloni molto comodi e quelli che uso di solito con la Brontofelpa sono a lavare, così ho ripiegato su una tuta in ciniglia color ciclamino.
Questa volta non mi ha accompagnato Renato, ma Chiara, la mia "sorellina"... perché dopo 35 anni si diventa più che amiche!

Sono arrivata circa un'ora e mezza prima dell'orario previsto per la biopsia perché prima di affettarmi e bucherellarmi bisognava controllare che non ci fossero problemi di coagulazione con un'analisi del sangue.
Il passaggio nel reparto di radioterapia per il prelievo e una visita veloce con l'oncologo è stato un po' come un ritorno a casa, ma i sorrisi di benvenuto delle infermiere si sono appannati un po' quando ho spiegato che il motivo della mia presenza non era un semplice controllo di follow up.
L'oncologo ha colto l'occasione per mostrarmi l'esito della PET: come temevo, anche nel gluteo c'è un'area sospetta. Ma affrontiamo una cosa per volta.

Ho approfittato dell'attesa dei risultati delle analisi per recuperare il CD della risonanza magnetica in radiologia e ho passato il resto del tempo di attesa chiacchierando con Chiara.
Questa volta non ero nelle mani di un giovane medico in addestramento, ma del Direttore della Medicina Nucleare. Anestesia locale, meno fastidiosa di quanto mi aspettassi, poi una piccola incisione con il bisturi per guidare l'inserimento dell'ago e due prelievi, discretamente fastidiosi, ma sopportabili.
Niente attesa in osservazione: controllo di pressione e polso, poi subito a casa, con la raccomandazione di non camminare troppo. Raccomandazione superflua, peraltro, perché il mio fisico mi ha avvertito immediatamente che stare in piedi oggi non è una buona idea. Ho trovato una sistemazione comoda sul divano, con un cuscino sotto le ginocchia per tenerle un po' sollevate ed evitare di "tirare" la zona del prelievo.
Per l'esito ci sarà da attendere una settimana circa.

Ora arriva la parte difficile.
Cerco di non pensarci, di tenere la mente occupata con altre cose. Ma so che presto dovrò affrontare anche questo, e l'ansia sale. Mi dico che basta mantenere la calma, magari aiutandosi con qualche esercizio di respirazione, però con il passare delle ore l'agitazione si insinua nella mia corazza di autocontrollo.
E vorrei vedere voi, a sapere che prima o poi dovrete togliervi dalla zona pubica due strisce di cerotto di venti centimetri l'una!!!

5 commenti:

  1. C'è gente che paga per farsi la ceretta all'inguine...tu la fai gratis, cosavuoi di più dalla vita? E' abbastanza cretino il commento???

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  2. Ohh la peppa che cerettata ragazzi!!
    Ti penso fiduciosa e incrociatella che non guasta!!
    4p

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  3. La parte difficile sui due cerotti da venti centimetri è proprio tua :-))
    Ti leggevo anni fa e ti ho ritrovata per caso questa sera: ti ho riconosciuta da tanti aspetti, ma quello che più ti caratterizza, per lo meno da quanto emerge dal blog, è questa forza enorme che riesce a farti mantenere la lucidità e l'ironia per strappare di questi sorrisi. Ti mando un abbraccio forte forte e ti faccio un grandissimo in bocca al lupo.

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