giovedì 12 agosto 2010

Il giardino delle rose

LA LEGGENDA DI RE LAURINO
La leggenda narra che sul Catinaccio si trovava il giardino delle rose di Re Laurino; da questo il nome tedesco del Catinaccio: Rosengarten (giardino delle rose).
Re Laurino era il monarca di un popolo di nani che attraverso scavi nella roccia delle montagne, trovava cristalli, oro e argento. Oltre a queste ricchezze, il re possedeva due armi magiche: una cintura che gli dava la forza pari a quella di 12 uomini e una cappa che lo rendeva invisibile.
Un giorno il Re dell'Adige decise di maritare la sua bellissima figlia Similde, e per questo decise di invitare per una gita di maggio, tutti i nobili delle vicinanze. Tutti tranne Re Laurino, che decise comunque di partecipare come ospite invisibile. Quando sul campo del torneo cavalleresco vide finalmente la bellissima Similde, se ne innamorò all'istante, la caricò in groppa al suo cavallo e fuggì con lei.
Tutti i nobili invitati si lanciarono all'inseguimento del fuggiasco, schierandosi poi all'ingresso del Giardino delle Rose per bloccargli il passaggio. Re Laurino allora indossò la cintura, che gli dava la forza di dodici uomini e decise di combattere. Quando si rese conto che non poteva battere tutti quegli uomini e stava per soccombere, indossò la cappa che lo rendeva invisibile e  si mise a saltellare qua e là nel giardino, convinto di non essere visto. Ma i cavalieri riuscirono ad individuarlo osservando il movimento delle rose sotto le quali Laurino cercava di nascondersi. Lo catturarono, tagliarono la cintura magica e lo fecero loro prigioniero.
Re Laurino, arrabbiato per il destino avverso, si girò verso il Rosengarten che lo aveva tradito e gli lanciò una maledizione: "né di giorno, né di notte alcun occhio umano potrà più ammirarti". Ma nell'enfasi della rabbia Re Laurino si dimenticò dell'alba e del tramonto e così, da allora, accade che il Catinaccio, all'alba e al tramonto, si colori come un giardino di ineguagliabile bellezza.
il Rosengarten martedì al tramonto

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