martedì 28 gennaio 2025

Scoppio ritardato con ritorno di fiamma

A distanza di una settimana dall'infusione del 14 gennaio pensavo ormai di aver evitato gli effetti più fastidiosi, che di solito comparivano dopo 2/5 giorni, invece nel pomeriggio di martedì 21 è arrivata la nausea.
Vabbè, pazienza: mercoledì a letto, ferma e zitta, ma soprattutto ferma, perché anche il minimo movimento aveva effetti sgradevoli.


Giovedì stavo un po' meglio, sono anche riuscita a mangiare qualcosa, e venerdì pensavo di aver ormai superato il picco e di poter riprendere una vita quasi normale già nel fine settimana.
Macché.
Sabato ero stanchissima senza aver fatto niente e in serata è tornata la nausea, insieme a crampi addominali che mi hanno tenuto compagnia fino alle sei del mattino di domenica. E per non farmi mancare niente, si è formata anche una dolorosa afta in bocca che ancora oggi mi rende difficile mangiare e parlare.
Naturalmente anche le elettroformiche hanno voluto unirsi alla festa: dopo qualche incursione breve ma dolorosissima tra venerdì e sabato, mi hanno svegliata presto domenica mattina e mi hanno tenuto compagnia ininterrottamente fino alla notte scorsa quando, nonostante il dolore, verso le due ero così esausta da addormentarmi.


Direi che per questo ciclo di chemioterapia ho dato abbastanza, possiamo fare basta così?

1 commento:

  1. Ciao Mia, direi che dopo vari e ripetuti effetti collaterali arrivati ad ogni infusione di chemioterapia, dopo questa ennesima bastavano e avanzano anche quelli più leggeri ed è alle prese con questi che ti ho pensato in questi giorni, elettroformiche a parte, purtroppo.
    Sempre con immutato affetto!

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