giovedì 28 luglio 2022

Esperimento 2: promossi e bocciati

Oggi ho proseguito con i test sulle piscine.

Dopo una lunghissima sessione di coccole con Ettore nel bagagliaio dell'auto, finalmente sono riuscita a farlo scendere e a partire, destinazione San Stino.
Grazie alle precedenti esperienze, ero molto ottimista. Anche questa volta, troppo ottimista.

Alla reception la prima brutta sorpresa: il prezzo del biglietto è più alto di quello indicato sul sito e non sono previste riduzioni per le persone con disabilità. L'ultima volta mi avevano fatto pagare il biglietto ridotto, evidentemente la cosa è a discrezione di chi si trova alla biglietteria.
Prima di cambiarmi, do un'occhiata agli spogliatoi, dato che nelle precedenti occasioni ero stata solo nella piscina esterna e non li avevo mai utilizzati. 
Ci sono due camerini per cambiarsi, a occhio forse riesco a entrare dalla porta, ma nulla di più: lo spazio interno non consentirebbe alcun movimento con la carrozzina, mi sa che non riuscirei nemmeno ad alzarmi per infilare il costume.
Vabbè, vediamo il resto.
Docce suddivise in cubicoli, nessuno spazio per parcheggiare la carrozzina, niente sedili né maniglioni. Ma forse nel bagno per disabili... Niente: ci sono WC, lavandino, maniglioni, ma manca la doccia.
Torno alla reception e segnalo il problema: se non c'è un sedile, io non posso fare la doccia. La ragazza è visibilmente in imbarazzo e non sa come rispondere. Ovviamente non è colpa sua, quelli che dovrebbero vergognarsi - tanto - sono i progettisti e i gestori dell'impianto. Mi restituisce i soldi del biglietto, saluto e me ne vado.


Ma io oggi volevo nuotare.
Ho girato la macchina e via, verso San Vito.
Avevo tenuto per ultima questa struttura perché sapevo già che è perfettamente accessibile, ma anche perché è più lontana da casa mia rispetto alle altre due. Ma a mali estremi...

Dai parcheggi per disabili all'ingresso ci sono solo pochi metri, senza irregolarità né buche: cominciamo bene. Alla reception però una sorpresa sgradevole: biglietto intero; l'altra volta non mi avevano fatto pagare nulla. Si vede che anche qui dipende da chi si trova e questo non va bene. Peraltro, il biglietto intero a San Vito costa meno del ridotto a Portogruaro o San Stino, quindi non mi posso lamentare.
Nessuna difficoltà a utilizzare lo spogliatoio dedicato alle sedie a rotelle, con porte scorrevoli molto larghe e tutto lo spazio necessario per muovermi. A bordo vasca, la bagnina si è informata subito sulle mie esigenze di assistenza: non serve niente, grazie! Una puntata al bagno per disabili per la doccia preliminare, poi sono scesa finalmente in acqua, nella piscina grande completamente deserta: evidentemente ho azzeccato l'orario perfetto!
Due settimane fa avevo fatto 36 vasche, quindi l'obiettivo era farne qualcuna in più: sono arrivata a 48, intervallandole con esercizi di stretching. Alla fine, un po' di lavoro sulla respirazione e qualche apnea statica di rilassamento - naturalmente dopo aver avvertito la bagnina in modo che non mi credesse morta vedendomi galleggiare a faccia in giù. 
Quando sono uscita, la bagnina si è complimentata per il mio stile nel nuoto, ha detto che ho movimenti molto fluidi in acqua. Ho gongolato, soprattutto perché non ho mai preso nemmeno una lezione di nuoto in tutta la mia vita; la Maria mi ha insegnato a stare a galla quando ero ancora molto piccola, il resto l'ho imparato guardando le gare di nuoto in televisione. 
Di nuovo nel bagno disabili per la doccia: questo è quasi perfetto, per trovare il pelo nell'uovo direi che ci vorrebbe un maniglione in più tra WC e doccia, in modo da potersi appoggiare sia a destra che a sinistra, ma è assolutamente fruibile anche così.
Sono tornata a casa stanca e soddisfatta.

1 commento:

  1. Ciao Mia, mi fa piacere che i tuoi tentativi di prova delle piscine si sia conclusa con la promozione di quella di San Vito anche se è quella più lontana da casa tua, ma credo che il risultato ne valga la pena...Mila

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