martedì 27 agosto 2019

Più facile, più difficile

Oggi devo di nuovo preparare la valigia per l'ospedale: il ricovero è stato anticipato a domani per evitarmi di andare avanti e indietro, dato che mi hanno fissato una TAC. Confermato il programma successivo: venerdì posizionamento dello stent nell'uretere, martedì 3 l'intervento.


La prospettiva dell'amputazione genera varie emozioni. Dispiacere, sicuramente, ma mitigato dalla certezza che l'alternativa sarebbe peggiore. Rabbia per sei mesi di inutili dolori, fatiche e sofferenze, anche se niente può togliermi l'orgoglio per i risultati raggiunti. Preoccupazione per l'intervento, che sarà lungo e complicato e, come ogni operazione chirurgica, è sempre un rischio. Curiosità di capire come sarà dopo. Timore per le difficoltà che dovrò affrontare. Speranza di poter utilizzare una protesi. Determinazione nel voler recuperare quanto prima e quanto più possibile la mia autonomia. Speranza di risolvere la situazione oncologica, se non definitivamente, almeno per qualche anno.

Mi chiedo quali cose diventeranno più difficili e quali - forse - più facili senza la gamba destra.
Innanzitutto spero di riuscire presto a stare seduta. Il chirurgo plastico dovrà lavorare parecchio per costruire un moncone in grado di sostenermi, speriamo faccia bene.
Stare ferma in piedi sarà sicuramente più difficile. Ora riesco a farlo, per qualche minuto, anche senza stampelle, anche se non posso muovere nemmeno mezzo passo. Il tempo di lavarmi i denti, ad esempio, di controllare la cottura di una pietanza sul fuoco o stirare un abito. Dopo, con un solo appoggio, la zona di equilibrio sarà molto piccola, non so se sarà ancora possibile.
Camminare con le stampelle o il deambulatore sarà probabilmente più difficile, servirà più forza nelle braccia e maggiore equilibrio. Ma senza il quarto di manzo ci sarà anche meno peso da portare, quindi chissà...
Fare le scale sarà molto più difficile e pericoloso, forse addirittura impossibile, e questo mi rode parecchio. In queste poche settimane a casa ero riuscita a conquistare un'autonomia più che accettabile, mi scoccia davvero tanto perderla.
Dormire probabilmente sarà più facile, una volta passati i dolori post-operatori. Adesso ogni cambio di posizione è macchinoso e spesso doloroso, la gamba destra è quasi inerte, devo spostarla di peso e alcuni movimenti fanno male. Forse dopo sarà più semplice.
Cucinare sarà sicuramente molto più difficile, per la difficoltà a stare in piedi. Anche lavarmi i denti.
La doccia non lo so. Avrò meno roba da lavare, non sarà più necessario chinarmi per raggiungere il piede destro, avrò probabilmente più spazio sullo sgabello, senza l'ingombro enorme della coscia gonfia. Però credo che entrare e uscire dalla doccia sia più complicato, e anche asciugarmi.
Lavorare potrebbe essere più facile. Ora sono molto limitata dal problema del gonfiore, non posso stare seduta a lungo altrimenti la zampa diventa un cocomero, nell'ultima settimana ho lavorato sul divano. Spero che questo diventi un caso di eliminazione del problema alla radice, letteralmente.
Forse anche andare in macchina sarà più facile, perché non avrò il peso morto della gamba da sollevare per salire e scendere né la necessità di appoggiare il ginocchio da qualche parte per evitare che la gamba cada verso l'esterno. Però il passaggio dalla carrozzina al sedile e viceversa richiederà più equilibrio.
Tanti dubbi, tante domande.
Però so che ci sono tante persone che riescono a convivere in modo straordinario con questa disabilità. E se ce la fanno loro, ce la posso fare anch'io.



14 commenti:

  1. Non so che dirti...solo che ti sono vicina e mi dispiace tantissimo per tutto quello che stai passando.un bacione grande grande.lucia

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  2. Aspettavo questo tuo post... che ti ammiro te l'ho già detto (e che hai una capacità incredibile nel trasmettere il tuo vissuto e le tue emozioni attraverso i tuoi scritti anche) per il resto posso solo augurarti che vada tutto per il meglio e che tu abbia finalmente un periodo di tregua, ampiamente meritato (e se poi questo periodo di tregua fosse cosi' lungo da essere eterno sarebbe ancora meglio)
    Tanto, tanto coraggio a voi due, un abbraccio e un pensiero speciale per te
    Michela

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  3. Un forte abbraccio. Ti terro' nel cuore il giorno dell'operazione e ti mandero' tutte le energie positive che posso.

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  4. Io ti ammiro e ti penso. Tutte le energie positive del mondo. Clara

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  5. Un abbraccio Mia, donna forte e coraggiosa!!!!
    Sono felice che l'intervento si possa fare, ti abbraccio forte e tanta,tantissima fortuna a te!
    Eleonora

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  6. Ciao Mia, ti confesso che anche io mi ero spinta a pensare alla possibilità di qualche effetto collaterale positivo, visto che questa gamba da tanto tempo ti fa penare in vari modi. Ma insomma, l'intervento è pesante sotto tutti gli aspetti e solo tu sei autorizzata a fare la lista 'più facile, più difficile', non mi permetto neanche. Il tuo curriculum fin qui ci dice che non farai nulla di meno dei migliori con la tua stessa 'futura' menomazione.
    E soprattutto lui, il tumore, se ne deve proprio andare questa volta, deve c@@@o!
    In bocca al lupo, che tutto vada non bene ma benissimo. È ora. Gio

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  7. Vedere il bicchiere mezzo pieno è la cosa importante, e allontanare il tumore magari per sempre…ciao Mia, ti seguo e tifo per te , un abbraccio

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  8. Anche io aspettavo con ansia il GO finale…..
    E per il resto, non voglio parlare con parole inutili, la tua ultima frase ha gia' dentro tutto. Un abbraccio Annalisa

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  9. Forza e coraggio più che straordinari! Chapeau Mia. Ti abbraccio forte.

    Lina

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  10. Volevo dirtelo che Youtube è pieno di video di gente priva di uno o più arti che si arrangia nella vita e lì potresti trovare qualche spunto, ma dovevo immaginare che l'avresti già fatto. Chissà pure se sentirai prurito all'arto fantasma?
    In bocca al lupo per l'ennesima volta!

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  11. Mia, mi sei entrata nel cuore. Faccio un tifo pazzesco per te

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  12. Suor Marilia mi ha appena presentato questo blog. Sono rimasta fortemente colpita dalla sua capacità di individuare e di esprimere la profondità e l'ambivalenza delle diverse emozioni provate e soprattutto di saper guardare una situazione così delicata da angolature diverse, cercando di prevedere con un umore intelligente aspetti positivi ed altri di maggior difficoltà. Le assicuro la mia preghiera perché vada tutto bene e questa sofferenza finisca il prima possibile e che la speranza che ho colto in queste bellissime parole continui a sostenere i suoi giorni... Un caro saluto da Cormòns. Suor Rosana ♥

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