mercoledì 25 gennaio 2017

Ripresa

Oltre al lavoro, ho ripreso anche altre attività.
Ho ripreso in mano i pastelli e i libri da colorare. Ho finito un disegno iniziato mesi fa, prima dell'intervento.


E ne ho completato un altro, il primo esperimento sul libro Secret Garden, che credo mi darà grandi soddisfazioni.


Questa settimana riprende anche l'attività teatrale, con le prime prove per le uscite di fine febbraio e inizio marzo. Fortunatamente in ruoli in cui non importa se zoppico, anzi, per uno dei personaggi lo facevo già prima, intenzionalmente.

Qualche esperimento in cucina, con esiti alterni. Buoni gli involtini di verza con carne, la lonza di maiale al caramello con porri stufati, l'arrosto di vitello alle noci e le carote saltate con mandorle e zenzero. Così così il vitello marinato all'arancia, da dimenticare la verza all'arancia. Ottimo il risotto al radicchio, ma mediocri i primi esperimenti di riso al salto: Carlo Cracco e Gordon Ramsay mi avrebbero cacciata immediatamente da Hell's Kitchen. Ben riusciti invece i muffin di compleanno per i colleghi dell'ufficio: ai mirtilli, alle pere e cioccolato, alle mele e cannella e con gocce di cioccolato in versione vegana, senza uova né burro, ma con sapore e consistenza più che dignitosi. Appena passabile la torta al profumo di limone, molto scenografica invece, e molto buona, la cioccococcociambella.



Due spedizioni dal veterinario per le vaccinazioni dei felini, perché alla prima visita Gandalf aveva i linfonodi un po' ingrossati e la veterinaria ha preferito rinviare. Veterinaria che spero di non incontrare mai più. Molto zelante, ma poco esperta e piuttosto insicura, ci ha tenuti in ambulatorio per quasi un'ora e mezza, sottoponendo le povere bestie a un eccesso di manipolazioni fastidiose. Gandalf ha cercato di sventrare tutti i presenti mentre tentavamo di tenerlo fermo per misurargli la temperatura, mentre il povero Aki ha avuto la schiuma alla bocca per ore dopo aver leccato le gocce per le orecchie che gli erano scivolate lungo le guance e ha pianto disperato per tutto il viaggio di ritorno.

(foto scattata prima che iniziasse la visita)

Fortunatamente la seconda volta ho trovato un'altra veterinaria, la stessa dell'anno scorso, che ha gestito meglio la situazione: appurata l'impossibilità di immobilizzare Gandalf o di fargli l'iniezione senza tenerlo fermo, lo ha ridotto all'impotenza semplicemente tenendolo sospeso per la collottola, mentre l'assistente iniettava il vaccino e lui lanciava sguardi assassini. Nonostante il carattere poco docile, Gandalf non è tipo da serbare rancore: il tempo di pagare il conto e si stava già tranquillamente dedicando alle pulizie. Ce la siamo cavata in meno di un quarto d'ora.

Qualche faccenda domestica compatibile con la mobilità ridotta: riordinare, passare l'aspirapolvere, spolverare, caricare lavatrici e stendere i panni, stirare.
Stirare è un compito particolarmente gravoso: non riesco a farlo restando in piedi, perché ho una postura sbilanciata e le articolazioni ne soffrono, soprattutto a livello di anche e schiena. Allora mi ingegno; dopotutto sono ingegnere, no? Apro l'asse da stiro ad altezza ridotta, ci piazzo davanti una sedia con un cuscino e lavoro seduta. È un po' meno efficace, perché è più difficile dare pressione sul ferro, non è comodissimo perché dopo un po' la coscia mi dà fastidio e devo spostarmi sul bordo della sedia, ma funziona.
Renato cerca di ridurre al minimo il mio carico di lavoro, soprattutto quando mi vede stanca... cosa che ultimamente capita piuttosto spesso. In particolare, si impegna per abbassare il Monte Stiro (splendida definizione di Mamigà) sia occupandosi in prima persona delle stirature semplici (tovaglie, tovaglioli, canovacci...), sia togliendo alcuni capi che si accontenta di indossare non stirati, ad esempio le t-shirt che usiamo come canottiere oppure i camici da lavoro. Io sono un po' più esigente: le t-shirt, anche se non si vedono, mi piacciono stirate e almeno una passatina al camice ci vuole. Ne risulta un tira-e-molla, con lui che cerca di tirare via i capi prima che io ci metta sopra le mani... e il ferro da stiro.


Domenica mattina avevo iniziato da poco a stirare e stavo per affrontare una felpa nuova, ordinata on line insieme ad altre, alcune per me e altre per Renato. Appena l'ho presa dallo stendino è partita la missione antistiro.
Lui: "Questa non serve stirarla!"
Io: "Questa è mia!"
Lui: "Questa serve stirarla."
L'importante è capirsi.

5 commenti:

  1. Sei un portento piena di volontà e anche di energie.
    Bellissimi i colori dei fiori......i colori li scegli tu o hai delle indicazioni???
    Se scegli tu..complimenti per le scelte raffinate e piene di colore.

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  2. Ricetta arrosto di vitello con noci. Grazie e involtini verza con carne.
    sempre io ciao 4p

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    1. Ingredienti:
      800 g di di Fesa di Vitello,50 g di di Burro,50 g di di Gherigli di noci spellati, 1 Limone, 1 Bicchiere di Panna, 1 Bicchiere di Brodo, Sale, Pepe, Olio d'oliva
      (Ricetta per 4 persone)
      Preparazione:
      Insaporite per 1/4 d'ora la carne nel burro e in quattro cucchiai di olio; rigiratela spesso per farla colorire uniformemente. Aggiungete i gherigli di noci tritati, il succo di limone passato, la panna e il brodo. Salate, pepate. Coprite e cuocete per 3/4 d'ora badando che la carne,on attacchi sul fondo. Caso mai aggiungete del brodo caldo. Tagliate la fesa, frullate il sugo e nappate le fette.

      Gli involtini di verza con macinato di manzo sono quelli di Chiara Maci, li trovi con Google

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  3. Mia, che bello leggere che stai riprendendo i tuoi ritmi, magari con più calma, ma caspita, di progressi ne stai facendo parecchi! Sono felicissima per te! Sei davvero piena di risorse! I tuoi libri colorati sono una meraviglia! Un abbraccio, Isa.

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