sabato 16 luglio 2016

Conferme

La spedizione milanese di mercoledì ha fornito molte conferme e qualche dubbio.

Innanzitutto il responsabile dell'equipe di chirurgia dei sarcomi dell'Istituto Tumori di Milano è moooolto più carino dal vivo che in fotografia.
(davvero: nessuna delle foto che ho trovato in rete gli rende giustizia: di persona è decisamente meglio!)
Ed è stato anche molto puntuale nel ricevermi, a differenza della sua collega oncologa, che mi ha chiamato con un'ora e mezza di ritardo rispetto all'orario fissato per l'appuntamento... cioè proprio quando sono entrata nell'ambulatorio del chirurgo. Alla fine il risultato di questa combinazione di puntualità e ritardo è stato molto positivo: una visita collegiale, con la presenza contemporanea di chirurgo e oncologa.

Entrambi condividono la proposta di radioterapia + chirurgia ed escludono per il momento il ricorso alla chemioterapia, pur avendo identificato alcuni farmaci utilizzabili eventualmente in futuro come seconda linea terapeutica.
Ecco, non è stato proprio bellissimo sentirli parlare di terapie future come se ulteriori recidive fossero probabili, se non addirittura certe, ma in realtà non è niente che non sapessi già: dopo la terza recidiva, non aspettarsene altre sarebbe davvero un eccesso di ingenuità.

L'unico elemento su cui il chirurgo di Milano non concorda con il mio oncologo è la radioterapia intraoperatoria (IORT), sulla cui efficacia i due, che si conoscono bene, collaborano e si confrontano spesso, discutono da anni.
Ho sentito diversi pareri qualificati in merito e ho deciso comunque di procedere con la IORT: è vero che non è ancora stato dimostrato che sia più efficace della radioterapia tradizionale, ma consente di delimitare meglio il campo di irradiazione risparmiando i tessuti circostanti, cosa che nel mio caso mi sembra utile, dal momento che ho già fatto radioterapia a poca distanza dal punto in cui si trova il nuovo sarcoma.

Alla mia domanda sulla possibilità di eseguire l'intervento a Milano, il chirurgo ha risposto che non vale assolutamente la pena di attraversare il nord Italia per un'operazione così semplice: posso farla senz'altro vicino a casa.

Dopo queste rassicurazioni, sono pronta a partire.
La pianificazione della radioterapia è fissata per venerdì prossimo: ci sarà una simulazione tramite TAC per individuare con precisione l'area da irradiare e mi tatueranno sulla pelle alcuni punti per centrare correttamente l'apparecchiatura durante le sedute, che dovrebbero iniziare la settimana successiva.
Sono previste 18 somministrazioni, una al giorno da lunedì a venerdì, e poi l'intervento entro un paio di settimane, quindi verso fine agosto-inizio settembre.
Speriamo bene.

11 commenti:

  1. Epperò, gran gnocco di medico ti sei scelta eh ������

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    1. Se proprio dovevo farmi trecento e passa chilometri, almeno che fosse per una buona causa!

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  2. Epperò, gran gnocco di medico ti sei scelta eh ������

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  3. ti seguo sempre con affetto da anonimo ma non in modo anonimo!

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  4. Anche l'occhio vuole la sua parte...speriamo in benissimo! Bisous.

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  5. Bellino l'omino...in bocca al lupo Mia!

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  6. ... medico gnocco, si!
    Per tutto il resto, i francesi hanno un francesismo molto particolare per augurare buona fortuna : un sonoro MERDE!!!
    Allora, in onore di questa 4a volta -che di cuore ti auguro sia anche l'ultima- MERDE, merde, MeRdE et encore mErDe!
    Un abbraccio, Michela

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  7. Ciao Mia,
    buona preparazione al bombardamento radioattivo alle cellule ignobili!!! Che capiscano una buona volta quanto siano indesiderate. Un abbraccio. Daniela

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  8. Bel toso! In bocca al lupo Mia! Un abbraccio Ilaria

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