venerdì 22 luglio 2016

La lettera scomparsa e altre avventure

La giornata è iniziata nel peggiore dei modi: non ho sentito la sveglia.
L'avevo impostata alle 6:15, per fare le cose con calma, uscire di casa alle 7:15 ed essere ad Aviano per le 8 per la pianificazione della radioterapia. Solo che non avevo pensato di personalizzare la suoneria e il volume e quelli standard del mio telefono sono troppo bassi per il mio udito difettoso. La prossima volta vedo di organizzarmi meglio.

Mi sono svegliata alle 7:15, esattamente all'ora in cui avevo previsto di partire da casa.
Naturalmente, questo è capitato nell'unico giorno in cui Renato non c'era; lui si alza verso le 6 per andare al lavoro e sarebbe sicuramente venuto a chiamarmi, se non mi avesse visto scendere.
Ok, niente panico: salviamo il salvabile.
Record olimpico di velocità di trasferimento dal letto al garage: in un quarto d'ora ero lavata, vestita, pettinata e pronta a partire. Mi sono complimentata con me stessa, ma subito ho trovato un altro intoppo: dovevo fare rifornimento di carburante. L'avevo già sospettato ieri, ma non me ne ero preoccupata, l'avevo già messo in conto nella programmazione degli orari. Ora però si sarebbe trasformato in un ulteriore ritardo. Pazienza. Rapido pit-stop al distributore e poi via, sul filo del limite di velocità. Alla fine sono arrivata con venti minuti di ritardo... cioè un quarto d'ora prima che mi chiamassero per la simulazione.

Il radioterapista e il tecnico hanno studiato la posizione migliore, raccolto le immagini TAC e tatuato quattro punti sulla pelle della coscia, che serviranno come riferimento per il centraggio prima di ogni trattamento. Con questi, i miei tatuaggi salgono a otto, tutti di origine oncologica.
Alla fine della simulazione, mi hanno consegnato il nuovo tesserino in cui verranno annotate tutte le sedute. Mi stavo chiedendo se non si potesse riutilizzare quello di otto anni fa, ma guardando il retro ho scoperto la differenza: la prima volta i trattamenti erano stati fatti con un acceleratore lineare standard, mentre per questo secondo giro ho vinto la tomoterapia, una tecnologia avanzata in cui la somministrazione delle radiazioni è guidata da una TAC, in modo da delimitare l'area da irradiare in modo molto preciso, preservando i tessuti circostanti.

Calendario dei trattamenti: 18 sedute giornaliere, esclusi sabato, domenica e festivi, dal 10 agosto al 5 settembre. Il prossimo che mi chiede quando/dove vado in ferie quest'anno, lo sbrano.
L'intervento chirurgico è previsto circa quattro settimane dopo la fine della radio.
Pensavo che avrei iniziato prima, ma ci sono due fattori da considerare:
1. Il radioterapista e il fisico sanitario dovranno dedicare tempo e attenzione alla pianificazione delle dosi e dei volumi e alla programmazione del macchinario, analizzando eventuali sovrapposizioni con le aree già coinvolte otto anni fa;
2. L'apparecchiatura per la tomoterapia viene normalmente utilizzata a pieno regime e bisogna aspettare che ci sia uno slot disponibile.

Dopo il colloquio con l'oncologo, sono partita alla volta di San Donà, dove a mezzogiorno mi attendeva la visita con la commissione per l'accertamento dell'invalidità. Questa volta il calcolo dei tempi ha funzionato alla perfezione e sono arrivata circa venti minuti prima dell'orario di convocazione.
L'addetta all'accettazione mi ha chiesto un documento d'identità per farne copia e ha osservato: "Ma allora lei si chiama Camilla, non Camill!"
Già, perché per qualche ignoto e misterioso motivo, quando ho inserito la richiesta di revisione dell'invalidità, il sito dell'INPS si è mangiato l'ultima lettera del mio nome anagrafico.

Non è stato un mio errore di digitazione, perché non ho digitato proprio niente: una volta inserite le credenziali di accesso al sito, il sistema carica automaticamente i dati anagrafici collegati al codice fiscale. Dati che nel mio profilo sono assolutamente corretti e che ho utilizzato più volte per servizi diversi dello stesso sito, senza alcun errore.
Avevo segnalato subito il problema al servizio di assistenza del sito INPS: la risposta è stata disarmante: "la sua domanda è stata accettata lo stesso".
Certo. Peccato che tutta la documentazione relativa a quella domanda risulti intestata a una certa Camill.
Ho fatto presente il problema alla commissione, che aveva già rilevato l'incongruenza: hanno promesso di occuparsene. Speriamo bene.
Hanno esaminato la documentazione clinica, mi hanno fatto alcune domande sulla mia situazione familiare e lavorativa, sulla mia storia di malattia e sul programma terapeutico. Sono sembrati soddisfatti delle risposte e mi hanno congedata con molti auguri per la mia salute. Devo attendere il verbale per sapere quale grado di invalidità mi hanno assegnato e se avrò diritto alle agevolazioni della legge 104.

Intanto però mi preparo per la trasferta: domani vado a recitare nelle Marche, nel delizioso borgo di Poggio Canoso di Rotella (AP), dove il Palazzo Cornacchia offre uno splendido palcoscenico all'aperto.

2 commenti:

  1. Mia è sempre un gran piacere leggere la tua cronaca..., rendi tutti i contrattempi medici, le sfighe varie , un percorso difficoltoso ma superabile dalla tua forza e positività. Sei simpaticissima e in bocca al lupo per lo spettacolo , se non lo hai ancora fatto. Sei fortissima e il cancro secondo me con te non ha scampo, le vacanze le farai dopo , quando tutti noi staremo lavorando e tu potrai farci invidia. ciao, e una cosa positiva dell'inesorabile passare del tempo è che prima o poi le situazioni antipatiche finiscono.

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  2. Un abbraccio forte Mia. Spero che questo ennesimo ostacolo finisca presto e tu possa dedicarti alle attività che più ami e prenderti una meritata vacanza...anche piccolina...magari prima dell'intervento? Ti abbraccio, A.

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