mercoledì 19 agosto 2015

Fenomenologia della vampata

C'è quella del buongiorno, che riesce a rendere ancora più spiacevole la sveglia del mattino.
Quella della buonanotte, appena prima di addormentarsi... così non ti addormenti prima di altri dieci minuti.
C'è quella inopportuna, che arriva in modo da creare il massimo imbarazzo possibile, tipicamente mentre stai parlando in pubblico o durante una riunione di lavoro.
Quella cattiva, che fa venire la nausea e girare la testa, mentre la pressione crolla e il cuore va a mille; e c'è da sperare che non arrivi mai mentre stai guidando, altrimenti diventa pure pericolosa.
C'è quella dispettosa, un minuto dopo che sei uscita dalla doccia.
Quella discreta, che quasi non te ne accorgi. Quasi.
C'è quella invernale, che fa sudare la schiena, il collo e la testa ma ti lascia i piedi congelati.
Quella estiva, che ti fa sudare e basta.
Quella da mezza stagione, togli-la-maglia-rimetti-la-maglia, che al confronto Karate Kid è un dilettante.
C'è quella lunga, che sembra non finire mai.
Quella socievole, che arriva sempre in compagnia.
E chissà, forse c'è anche quella solitaria, che non ne vuole altre intorno per almeno una settimana. Mi piacerebbe conoscerla.

2 commenti:

  1. Io conosco solo quella insistente, che non conosce le regole della buona educazione e vuole la sua parte da protagonista duecento volte al giorno quando la temperatura sta sotto ai venti gradi, quattrocento quando sta sopra. Bisognerebbe farle un corso di galateo. Ecco.
    Che due...

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