martedì 25 gennaio 2011

Ho parlato troppo presto?

Dicevo che questa volta affronto l'approssimarsi dei controlli senza la consueta dose di ipocondria. Ma ci pensano gli altri...
Dato che l'ultima volta il mezzo di contrasto della risonanza oltre alle solite macchie rosse sulla pelle mi aveva regalato anche 24 ore di insufficienza renale, ho pensato che fosse meglio avvertire in anticipo il personale della radiologia, come mi aveva consigliato anche l'oncologo, per chiedere se è necessario modificare la profilassi preventiva.
Ieri quindi ho mandato una mail alla radiologa che ha refertato tutte le mie TAC e RMN negli ultimi tre anni, spiegando la situazione e stamattina mi ha telefonato: pare che quella reazione al gadolinio sia decisamente insolita, soprattutto in una persona della mia età (non pensate male! intendeva dire che sarebbe meno sorprendente in pazienti anziani), quindi prima di utilizzare il mezzo di contrasto per la TAC, che è tossico per i reni, vuole che mi veda un nefrologo.
Purtroppo al CRO non ci sono specialisti in nefrologia, quindi la radiologa non è stata in grado di organizzare la visita, ha detto che ne avrebbe parlato con il mio oncologo per vedere se lui mi poteva indirizzare in qualche altra struttura, ma a questo punto dubito che riusciremo a rispettare i tempi: le analisi del sangue saranno disponibili venerdì e l'appuntamento per la TAC sarebbe martedì, il che significa che bisognerebbe ottenere l'appuntamento con il nefrologo per lunedì: ci vorrebbe una botta di cxxx notevole.
E oggi non ho nemmeno modo di contattare il mio medico di base, impegnata in un corso di aggiornamento.
Allegria!!!

2 commenti:

  1. Queste sono le cose che fanno venire maggiore ansia, quando ci sono questi intoppi non si fa mai in tempo...Accidenti, poi ogni volta ce n'è una nuova.
    Speriamo in buone nuove!

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  2. E queste sono quelle cose che fanno girare le scatole, mettono ansia e un filino di panico, e ti fanno dire "E questa volta che cavolo mi sta venendo?"
    Non c'è mi pace, ad ogni giro di valer ce ne sarà sempre qualcuna nuova

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