venerdì 4 settembre 2009

Ciclo continuo

Siamo già in settembre!
Sembrano passati pochi giorni dagli ultimi controlli, da quel periodo di incertezza in attesa di un responso sui linfonodi inguinali, ed è già quasi ora di ricominciare.

La visita oncologica è fissata tra poco più di un mese, ma prima bisogna fare la risonanza magnetica, e prima ancora le analisi del sangue... La prossima settimana devo andare dalla dottoressa a richiedere le impegnative e a farmi firmare il consenso per l'uso del mezzo di contrasto per la risonanza, e fra un paio di settimane si riparte con i controlli.
In realtà l'ingranaggio non si è mai fermato, ormai sembra un ciclo continuo di controlli, visite, esami... Per me che prima passavo anni senza vedere nemmeno il medico di base è una sensazione di schiavitù, oltre che un enorme dispendio di tempo.
A fine luglio ho avuto la visita fisiatrica per il problema del gonfiore alla gamba destra: le liste d'attesa per i trattamenti di fisioterapia sono lunghe, ma prima o poi mi chiameranno per fare un ciclo di linfodrenaggi.

Ieri invece sono stata dal cardiologo perchè da qualche mese mi capitano piuttosto spesso episodi di cardiopalmo, sento il cuore battere con forza, quasi un rimbombo nella cassa toracica che sale fino in gola per un paio di minuti, soprattutto quando mi metto in posizione distesa. Alcune volte sono collegati alle vampate di calore e quindi giustificabili con l'improvviso calo di pressione dovuto alla dilatazione dei vasi sanguigni, che il cuore compensa aumentando la frequenza, ma spesso arrivano da soli, apparentemente senza alcun motivo.
Mi hanno fatto un elettrocardiogramma standard e poi un altro mentre il medico mi massaggiava il collo in corrispondenza delle carotidi, per verificare se ci fosse alterazione del ritmo cardiaco. Poi mi hanno misurato la pressione ed auscultato il cuore da varie posizioni e alla fine il cardiologo ha concluso che non c'è niente di patologico e che le palpitazioni sono di origine emotiva, una reazione allo stress legato al lavoro o alle vicende quotidiane.
Non mi ha convinto: quando ti sei sentita dire per due volte che hai il cancro, non sono molte le cose che possono metterti in agitazione al punto da scatenare una reazione psicosomatica; per di più, questi episodi si verificano di solito in situazioni di assoluto relax, mentre leggo prima di addormentarmi o quando guardo la TV distesa sul divano.
Ho tentato di spiegarlo al cardiologo, ma mi è sembrato che mi avesse già classificato come persona emotiva: quando gli ho detto di aver avuto uno di questi episodi anche appena mi sono stesa sul lettino, l'ha attribuito all'agitazione di trovarmi in un ambulatorio medico ed ha confermato la sua diagnosi. Io però non mi sentivo per niente agitata... mah!

È vero però che gli ultimi controlli non mi avevano completamente tranquillizzata, è rimasta una punta di sospetto che l'ingrossamento dei linfonodi potesse avere qualche causa patologica.
Ma fin dall'inizio di luglio avevo deciso che era inutile stare a rimuginarci sopra: mi avevano dato "libera uscita" fino a settembre, e libertà sarebbe stata.

Il viaggio in Islanda (di cui ho iniziato a pubblicare il resoconto nel secondo blog) era un sogno coltivato da troppo tempo per permettere a qualsiasi preoccupazione di rovinarmelo e in effetti durante le due settimane di vacanza i miei pensieri sono stati completamente rapiti dagli insoliti e straordinari spettacoli della natura di questa terra affascinante.


2 commenti:

  1. ciao cara, se ti può tranquillizare, ti dico che x 5 anni ho soffetto di attacchi di panico che si manifestavano proprio nei momenti di relax..... probabilmente è il fisico che cerca di "buttar fuori" lo stress

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  2. conosco l'ansia e quel senso di "sospensione" che avverti prima di un controllo.. oggi il mio papà riprende il ciclo degli esami del sangue e la radiografia al capo.
    Impossibile non pensarci però cerco di essere il più possibile ottimista, proprio come mi hai insegnato tu.
    Un abbraccio

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