venerdì 27 giugno 2008

Solita solfa...

Stamattina ho ritirato le analisi del sangue: solita impazienza all'apertura della busta...




... e solita delusione alla lettura dei risultati: i globuli bianchi sono a 2.700, addirittura un po' più bassi rispetto a un mese fa!


Per il resto, la situazione è abbastanza stabile: ancora fastidi nella zona dell'intervento, formicolii ai nervi, vampate di calore particolarmente feroci che in queste giornate e notti afose mi fanno letteralmente gocciolare di sudore.

Per fortuna almeno ho superato lo stiramento ai muscoli dell'addome e sono riuscita a tornare in piscina, anche se devo muovermi lentamente per evitare ulteriori malanni.


Adesso aspettiamo la TAC della settimana prossima per vedere come sta il versamento, che a quanto pare si trova benissimo nella mia pancia e non sembra avere intenzione di togliere il disturbo.

lunedì 9 giugno 2008

Nessuna nuova... poco tempo!

Rieccomi!
Come si può intuire dal diradarsi delle notizie, ho ripreso a lavorare e ovviamente ci sono un bel po' di arretrati da recuperare, così il tempo libero si è ridotto drasticamente!


Ecco comunque il bollettino aggiornato:

La situazione dei globuli bianchi al 21 maggio era ancora tristemente stabile a 2900: evidentemente la velocità di recupero diminuisce ad ogni trattamento, perchè dopo il primo ciclo di chemio erano tornati a posto in due settimane, con il secondo ciclo di chemio+radio ci hanno impiegato circa due mesi, mentre per superare l'impatto della radioterapia intraoperatoria ci stanno mettendo ancora di più.

Ho ancora parecchi fastidi e dolori a livello addominale, sia nella zona dell'intervento che nella parte sinistra, dove qualche settimana fa mi sono procurata uno stiramento muscolare salendo in macchina e ho dovuto sospendere per un po' la piscina, perchè qualsiasi movimento risultava doloroso; ho ripreso solo un paio di giorni fa, facendo molta attenzione ad evitare sforzi e movimenti bruschi.

Il versamento non si è per niente riassorbito, anzi sembra che si sia esteso in basso verso l'inguine.
I disturbi ai nervi vanno a giorni: a volte non si fanno quasi sentire, altre volte formicolii e fitte sono piuttosto frequenti e fastidiosi, in particolare, mi sembra, quando il tempo è umido.
Faccio quindi ancora molta fatica a stare in piedi o camminare: il limite massimo è una spesa all'ipermercato, ma a volte non reggo nemmeno quella, e questo comincia ad essere un ostacolo anche per il lavoro, perchè devo limitarmi alle attività che si possono svolgere alla scrivania e ho dovuto posticipare quelle che richiedono "passeggiate" in fabbrica.

Devo dire che il riconoscimento di handicap che mi è stato concesso in seguito alla recidiva di malattia comincia a non sembrarmi più soltanto formale...


La mancanza di attività fisica ha risvegliato anche il mal di schiena e con l'aumento della temperatura le vampate di calore si fanno sentire con maggiore intensità e frequenza.
Questi problemi mi disturbano in particolare durante la notte, perchè fatico a trovare una posizione comoda e mi sveglio spesso in un bagno di sudore, al punto che a volte sono costretta ad alzarmi per darmi una lavata e cambiare la biancheria.
E poi non c'è da stupirsi se la mamma e Renato al mattino mi dicono spesso che ho la faccia sbattuta e le occhiaie...



Nonostante tutto, il morale è buono: a volte queste limitazioni mi pesano, ma per lo più le sopporto senza farci troppo caso: con il tempo ci si abitua anche ai disagi... soprattutto quando non si può fare niente per evitarli!

venerdì 16 maggio 2008

Cose belle

Mercoledì è nata Chiara.


Chiara è la seconda figlia di mia cugina Maria Cristina e di suo marito Lorenzo.

Cosa c'entra con il blog?
Apparentemente niente, ma la mia vita non è fatta solo di cancro, ma anche di cose belle come questa nuova vita che inizia, portando un dono di gioia, sorrisi e speranza per tutti.

Anche per chi legge il mio blog.

Benvenuta, Chiara!



martedì 6 maggio 2008

Normalità

Sto tornando ad una vita "normale".

Dopo la rimozione del catetere venoso e la completa cicatrizzazione di tutti i tagli, fori e forellini vari, ho potuto smantellare la farmacia che avevamo dovuto creare nel bagno della camera, riportando nella loro collocazione abituale garze e guanti sterili, mascherine da chirurgo, cerotti di vari tipi e dimensioni, acqua ossigenata, soluzione fisiologica, disinfettante e sapone antibatterico.



Finalmente posso fare doccia libera da medicazioni e mi pare quasi strano entrare nel box direttamente, senza il rito preliminare a base di domopak e cerotti che aveva preceduto ogni doccia degli ultimi sei mesi, passare la spugna senza il timore di bagnare o spostare una medicazione, mettere la crema sulla zona di pelle irritata e screpolata dopo sei mesi di cerotti.


E naturalmente sono tornata in piscina!

È stato fantastico immergersi di nuovo nell'acqua dopo tanto tempo: ho iniziato prudentemente con un po' di relax nella piscina piccola, quella per i bambini, ma l'immediata sensazione di benessere mi ha subito convinta di poter affrontare tranquillamente la vasca più grande.
Mi sono mossa con calma, nuotando lentamente per riprendere la percezione del corpo e dei movimenti nell'acqua senza rischiare danni o traumi.Un po' strana la sensazione sulla coscia destra, dove pelle in alcune zone è quasi insensibile a causa del danno al nervo e la ridotta percezione della pressione, della temperatura e del contatto con l'acqua aumenta la sensazione di intorpidimento.
Ho fatto una ventina di vasche, intervallandole con periodi di riposo: rispetto agli altri movimenti (camminare, pedalare in bicicletta) il nuoto sembra decisamente meno irritante per i nervi e i tessuti della zona operata, probabilmente grazie alla possibilità di muovere le gambe senza caricare peso sul bacino.


Piccoli passi verso la normalità, anche se questa volta il percorso è più lungo e più difficile rispetto a due anni fa: le conseguenze dell'intervento si fanno ancora sentire con qualche fitta dolorosa all'addome quando tossisco o starnutisco, alcune - i danni ai nervi - saranno permanenti.

Resta il timore di un'altra recidiva, una sensazione di incertezza che limita gli orizzonti e impedisce al pensiero di andare troppo in là, verso il futuro.

Ma l'importante è essere ancora qui, avere ancora la possibilità di camminare e tanti amici al mio fianco su questa strada.

mercoledì 23 aprile 2008

Libera!

Dopo qualche dubbio legato ai globuli bianchi ancora scarsi (2900), finalmente oggi mi hanno tolto il catetere venoso.

L'intervento è durato pochi minuti, un po' di dolore all'inizio, quando il medico ha "scavato" nel foro per raggiungere la guaina di rivestimento del tubicino, ma complessivamente il disagio è stato molto contenuto. Tra un paio di giorni potrò togliere gli steril strip (i cerotti che possono sostituire i punti nelle piccole ferite) e poi potrò finalmente sguazzare!


Ben più impegnativo e stancante si è rivelato il recupero delle TAC che avevo lasciato ai medici prima dell'intervento: ho dovuto girare da un piano all'altro, da un reparto all'altro, mi sembrava di essere nel cartone animato "Le dodici fatiche di Asterix", quando Asterix e Obelix per farsi rilasciare un documento vengono spediti da un ufficio all'altro fino a rischiare la pazzia...

Alla fine sono riuscita a recuperare quasi tutto, manca solo il CD dell'ultima TAC, ma non avevo più energie e il nervo della gamba cominciava ad irritarsi... sarà per la prossima volta, cioè a metà luglio, quando farò la visita di controllo.

martedì 15 aprile 2008

Libertà in vista!

Finalmente, dopo un'intensa trattativa sono riuscita ad ottenere dall'oncologo l'autorizzazione a togliere il catetere venoso: fisserà l'appuntamento e mi comunicherà data ed orario per la rimozione.
Può sembrare una piccola conquista, ma ha un buon sapore di libertà.

Libertà dalle medicazioni, dai lavaggi e dai cerotti, libertà dal prurito, dalla pelle che tira, dal continuo timore di infezioni, libertà di sudare, di fare la doccia, di nuotare...

Per il resto la situazione è abbastanza buona: dolori e fastidi ci sono ancora, ma a livelli sicuramente sopportabili.
I movimenti sono ancora limitati, in particolare faccio fatica a piegarmi a causa della pressione nell'addome; i nervi danneggiati formicolano, qualche volta fanno un po' male, ma in genere si tratta di disagi di modesta entità e di breve durata.
Passo ancora molto tempo distesa, ma mi alzo sempre più spesso e riesco a restare seduta anche per un paio d'ore consecutive... purchè la sedia sia abbastanza comoda!

Stamattina sono riuscita persino a concimare il prato, anche se poi la stanchezza si è fatta sentire.


Il recupero è più lento di quanto avevo sperato, ma sono fiduciosa sul risultato finale: ho intenzione di tornare in forma e riprendere tutte le mie attività!


E dato che non ho ancora vinto al SuperEnalotto, spero di tornare presto al lavoro...

martedì 8 aprile 2008

Meglio

Venerdì scorso ho fatto la TAC per valutare meglio la situazione del versamento interno, riscontrando che il volume del liquido è rimasto sostanzialmente uguale rispetto a quanto valutato con l'ecografia.

Con l'occasione, il radiologo ha accertato anche che i linfonodi stanno bene e non ci sono noduli nè altri segnali che possano far pensare ad un residuo di malattia o ad una recidiva del tumore: finalmente una buona notizia!

Stamattina sono stata ad Aviano: l'oncologo ritiene che sarebbe meglio evitare tentativi di drenaggio o aspirazione del versamento, perchè ci sarebbe il rischio di infezioni, comunque ne parlerà con il chirurgo e valuteranno insieme la TAC.
Nel frattempo mi ha prescritto una terapia antinfiammatoria per dare sollievo ai tessuti irritati.

Negli ultimi 2-3 giorni comunque la situazione è migliorata spontaneamente: se rimango tranquilla non ho dolori, i movimenti sono più agevoli e riesco a restare seduta un po' più a lungo, anche un'ora, prima di sentire il bisogno di stendermi; gli spostamenti in macchina però mi risultano ancora faticosi, perchè alla posizione seduta si sommano le vibrazioni e i sobbalzi dell'auto.

Questi passi avanti, anche se piccoli, sono di grande aiuto per il morale: danno finalmente la sensazione di aver imboccato la strada del ritorno verso la normalità!