Anzi, di più: devo genuflettermi, prosternarmi, cospargermi il capo di cenere, pentirmi e dolermi!
Perché va bene che sono orsa e che i complimenti mi mettono in imbarazzo, ma qui siamo ben oltre il limite della scortesia e la nonna Ester si starà rivoltando nella tomba vedendo la misera fine che hanno fatto i suoi sforzi per inculcarmi la buona educazione.
Sono una bestia, zotica e incivile, non raggiungo nemmeno il minimo sindacale per la civile convivenza: salutare e ringraziare.
Sono otto mesi - OTTO MESI - che non rispondo ai commenti sul blog.
L'unica cosa che posso dire, a mia parziale e insufficiente discolpa, è che non li avevo letti, per la precisione non li avevo proprio visti.
Inizialmente mi arrivava automaticamente una notifica via mail per ogni commento, ma da qualche anno Blogger ha smesso di inviare le notifiche. Controllavo ogni tanto la presenza di nuovi commenti, ma dopo un po' me ne sono semplicemente dimenticata. forse perché mi sembra già una cosa straordinaria che qualcuno dedichi del tempo a leggere ciò che scrivo, figuriamoci a commentarlo.
Invece i commenti ci sono e alcuni contengono domande a cui non ho mai risposto, riflessioni che avete condiviso e io non ho raccolto, complimenti a cui non ho reagito (ok, a quelli non so mai come reagire quindi probabilmente non avrei risposto comunque!).
Perdonatemi, vi assicuro che non vi stavo snobbando, anzi! Oggi, scorrendo i post all'indietro, ho trovato parole bellissime di affetto e incoraggiamento, che mi fanno sentire ancora più meschina per averle trascurate.
Piccola lista di risposte tardive:
- Mila, Sluggard, Jo, Livia, Annalisa, Catia: grazie per la presenza e l'affetto costanti e la perseveranza di continuare a commentare anche se non vi ho risposto!
- Betta: chettedevodì? Ti nomino dispensatrice ufficiale di regali graditissimi! Non leggo quotidiani né riviste e non ascolto podcast, ma seguo il Post su Twitter, una delle poche testate ragionevolmente affidabili nel desolante panorama giornalistico italiano.
- Annalisa: sto ancora ridendo per il medico che non sapeva cosa fosse la terapia marziale, avrà preso la laurea con i punti del supermercato! Le elettroformiche in vacanza nel Levante non erano le mie: in quegli stessi giorni hanno tormentato anche me (e anche oggi, per inciso). Ai complimenti non so cosa rispondere se non grazie!
- Lucia: con invalidità superiore al 74% (io ho il 100%) vengono "accreditati" due mesi in più di contributi per ogni anno di lavoro; ho messo le virgolette, perché questi contributi figurativi contano solo ai fini dell'anzianità e non aumentano il montante contributivo su cui verrà calcolato l'importo della pensione.
- Sluggard: non conosco Don't Starve, ma da quanto leggo non è il mio genere. in questo periodo mi dedico a giochi di carte (Ramino e sto imparando il Burraco), Happy Color e cose veloci e senza impegno di tipo match three e giochi di viti.
- Anonimo 29/12/2024: sì, percepisco l'assegno ordinario di invalidità, ormai definitivo dopo tre rinnovi.
- Anonimo 06/04/2025: il mio personaggio è Olivia, la vecchia in sedia a rotelle che nel testo originale della commedia di Tremblay fa solo qualche verso, ma che io ho arricchito con qualche battuta, diversi gesti eloquenti e un breve monologo finale.
- Autori vari: come ho mimato a Renato la pantegana? Da tempi immemori, forse dalla mia prima chemioterapia, in casa definiamo la bocca cattiva e/o l'alito pesante con "è come aver mangiato topi/pantegane/capibara" dove la dimensione del roditore dipende dal grado di fetore. Con il tempo, abbiamo abbreviato il tutto in semplici gesti: due dita a distanza di una decina di centimetri per indicare il topo, due mani a distanza di circa 30 centimetri per la pantegana, le braccia allargate di un metro per il capibara: trasmettere a gesti "pantegana" è stato semplicissimo!
Il post chemio è stato uguale alla volta precedente: nausea già dalla prima notte, mercoledì e giovedì a letto ferma e zitta (meno male che avevo lavato i capelli martedì!), venerdì sabato e domenica ancora un filo di nausea, lunedì e martedì solo tanta stanchezza, da mercoledì in poi pienamente operativa, che non vuol dire Papeete-Cocoricò (cit. ZiaCris), ma riuscire a fare cose compatibili con i miei limiti fisici: lavorare da casa e per qualche ora anche in ufficio, le prove di teatro, qualche uscita con gli amici.
Il gruppo multidisciplinare ha esaminato la mia situazione clinica.
C'è qualche dubbio in merito alla natura del nodulo addominale, ma se si tratta di una recidiva locale, è meglio affrontarla subito, quindi i medici suggeriscono una biopsia per avere elementi di valutazione certi e stabilire i prossimi passi.
Mi hanno dato appuntamento per giovedì prossimo, il 26. Sarà un intervento ambulatoriale, dovrei cavarmela con una breve osservazione e uno o due giorni di riposo.
E speriamo che sia proprio così, perché si torna in scena domenica 29 a San Stino di Livenza (VE) e giovedì 3 luglio a Roveredo in Piano (PN): se siete in zona, venite a farvi quattro risate!
(questa volta nel cartellone ci sono anch'io!)
Ciao MIA sempre avanti un abbraccio Patrizia mamma di Nicole
RispondiEliminaCiao Mia, leggo sempre con interesse e piacere quello che scrivi e come sempre ti rinnovo il mio affetto e la mia ammirazione e ti scrivo su wa giovedì per sapere com'è andata...
RispondiEliminaUn abbraccio e sempre saluti a a Renato e famiglia felina!