sabato 4 maggio 2024

Zodiac 2 - il ritorno

A volte ritornano... e qui se ne farebbe tanto volentieri a meno!

L'intervento è stato più lungo e laborioso del previsto, l'urologo ha detto che i calcoli erano in posizione davvero bastarda e ha dovuto manovrare parecchio per posizionare correttamente il laser che li ha frantumati; ha rilevato anche che la parete vescicale è particolarmente fragile e facile al sanguinamento, probabilmente come conseguenza della radioterapia.

Il post-operatorio è stato piuttosto pesante. 
Il catetere con funzione di lavaggio è più grosso e più rigido di quelli che mi avevano messo in altre occasioni e di conseguenza è stato molto più difficile da sopportare, anche se per meno di 24 ore: ho passato una pessima notte, avevo un forte mal di schiena, ma la presenza del catetere e dei relativi tubi, oltre a essere fastidiosissima e dolorosa, mi impediva di cambiare posizione, ho trovato un po' di sollievo solo verso le sei del mattino, quando mi hanno tolto la sacca del lavaggio e sono finalmente riuscita a girarmi sul fianco. Verso le otto l'infermiera ha rimosso anche l'ultimo tubo e ho avuto il permesso di alzarmi, ma il sollievo è stato solo parziale, perché i movimenti dell'apparecchiatura per endoscopia erano stati particolarmente irritanti per le mie parti basse, che hanno assunto di nuovo l'aspetto di un gommone.


Sulle pareti dello Zodiac si è formata una lesione molto dolorosa che continua a sanguinare anche a distanza di giorni. L'urologo ha raccomandato di svuotare spesso la vescica, anche in assenza di stimolo, ma ogni spedizione in bagno è una faccenda di lacrime e sangue, un altro deja vu che avrei preferito risparmiarmi.

Per fortuna sono stata comunque dimessa il giorno successivo all'intervento, anche se ho dovuto attendere qualche ora più del previsto, perché il medico che doveva preparare la lettera di dimissioni è stato chiamato in sala operatoria per un'urgenza e non c'erano sostituti, dato che il primo maggio l'organico è ridotto al minimo. 
Come sempre, a casa, con Renato e i gatti, mi sento meglio, ma questa convalescenza non è facile, devo continuamente fare i conti con il dolore e la stanchezza e la situazione migliora molto, molto lentamente.
Ciononostante, ieri ho ripreso a lavorare: ci sono gli adempimenti di inizio mese da gestire e il collega con cui ne condivido alcuni è malato.

Dovrei anche concentrarmi sulla scelta del nuovo PC, per sostituire quello defunto, di cui comunque ho recuperato tutti i dati, ma non riesco a decidermi. Sono abituata a lavorare su portatili professionali con schermo molto grande, da 17", ma ora con quelle dimensioni si trovano praticamente solo computer da gioco, anche troppo potenti per le mie esigenze. Non so se dare la priorità allo schermo grande oppure restare sui modelli professionali e adattarmi al 16", che potrei eventualmente collegare alla TV quando ho bisogno di lavorare con molte finestre aperte. Mah!



10 commenti:

  1. Leggendoti apprendo che hai passato una pessima notte e dovuto avere pazienza per poter tornare a casa dove ti aspettavano i tuoi amati gatti e comunque i dolori e la stanchezza non ti hanno dato tregua, però ligia al tuo lavoro venerdì hai ripreso a lavorare.
    Spero e ti auguro che tutta la sintomatologia del post intervento passi al più presto!
    Buona scelta per il nuovo computer!!!

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  2. Cara Mia, sono una tua follower silenziosa, ti seguo da tanti Anni, da quando mio papá si è ammalato di cancro. Ti scrivo dalla Germania. Mi dispiace molto sentire che la ripresa si stia facendo attendere. Incrocio le dita per te.
    Per quanto riguarda Il Computer: da quando a casa ho uno schermo da collegare al laptop, la mia vita (lavorativa) è notevolmente migliorata. E Il portafoglio mi ringrazia ancora! Cari saluti, Gabriella

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    1. Ciao Gabriella.
      Il problema è che, dopo l'amputazione, la mia postazione di lavoro è il divano, su cui è scomodo piazzare uno schermo.
      Per lavorare posso collegare il PC alla televisione, cosa che faccio sempre con il computer aziendale, ottenendo uno splendido megaschermo da 50", ma capita piuttosto spesso che io utilizzi il mio PC personale mentre la TV è accesa, quindi devo trovare un compromesso accettabile.

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    2. Cara Mia, ho capito. Effettivamente 16‘ è un po‘ piccolo ma se è per brevi periodi di tempo, magari è sufficiente.
      Sousa, non riesco a connettermi con il mio Account Google e risulto anonima. Gabriella

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  3. Mi ci è voluto un buon minuto a capire quella del gommone.. per fortuna l'hai scelto rosso, sennò non ci sarei arrivata! :D

    Mi dispiace sia difficile, poi quando ti toccano lì sotto... è dove si sta seduti, c'è comunque da fare i bisogni.. al contrario di una gamba non puoi "tenere tutto fermo". E' una rottura di cacsi infinita!

    Per il PC, sinceramente ti consiglio di non andarti a cercare lo schermo megagalattico.. ti chiedono una valanga di soldi, soprattutto se deve avere una buona memoria/RAM/prestazioni (e immagino di si, se usi programmi pesanti come AUTOCAD).. uno schermo costa molto meno!

    Sluggard

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    1. Ho già definito requisiti "importanti" per processore, RAM, scheda video e SDD, resta solo da decidere la dimensione dello schermo.
      Il monitor esterno è escluso perché lavoro sul divano, dove peraltro ho la possibilità di collegarmi ai 50" del televisore. Devo però capire se 16" mi bastano quando utilizzo il notebook mentre la TV è accesa per altri motivi oppure se lo porto in camera.

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  4. Mi permetto: quando esiste una lesione dolorosa sulle…ahem…parti intime femminili, conviene fare pipì mentre si irrora la zona con la doccetta.
    L’acqua corrente lava via la pipì e attenua il dolore.
    Non so se tu puoi farlo in pratica, ma con me ha funzionato.
    Annalisa Neviani.

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    1. Grazie Annalisa!
      Ero arrivata alla stessa conclusione il giorno dopo la dimissione e adotto sempre questo accorgimento. Non potendo più utilizzare il bidet, dopo l'amputazione avevo installato le doccette nei due bagni che uso di solito, uno al piano terra e l'altro in camera, e sono state la mia salvezza!

      Mia (sloggata)

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  5. Ciao. Spero la situazione stia migliorando....quello che ti posso raccontare e' che durante il covid, nella disperazione della chiusura totale, andavo giu' in cortile a camminare in tondo stile animale in gabbia, e facevo qualche esercizio a terra....un giorno ho sentito pizzicare prima il polpaccio poi la coscia e poi ...proprio li'....non so cosa sia stato, ma il giorno dopo avevo un bozzo enorme e estremamente dolorante, e anche un po' di febbre....ho dovuto prendere due antibiotici e il cortisone, stare sempre distesa sul divano perche' la sedia era una tortura...mangiare stile romano antico.....E mi fa sorridere, a me che piace andare a zonzo........questo e' successo proprio a casa mia.......non pensavo nella pianura padana, nella mia inquinata terra di risaie, ci fossero animali pericolosi........Comunque, per quanto non sia confrontabile, ti penso ancora di piu'....Annalisa

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