martedì 23 agosto 2016

Il cancro nell'angolo

Questo cancro sta avendo un impatto abbastanza marginale sulla mia vita.
Certo, ogni giorno devo andare in ospedale per la radioterapia, spalmare la crema protettiva mattina e sera, prendere i fermenti lattici. Ma per la maggior parte del tempo faccio altro e, soprattutto, penso ad altro. Lavoro, famiglia, amici, libri, casa, teatro, cucina... Ordinaria quotidianità.
Qualche volta intraprendo interessanti conversazioni con me stessa.
  "Ehi, guarda che hai il cancro!"
  "Sì, e allora?"
  "È una malattia potenzialmente letale..."
  "E quindi?"
  "Non ti comporti da malata."
  "Ho di meglio da fare."

Nove anni fa era diverso.
Sono una persona straordinariamente egocentrica; dal mio punto di vista, al centro dell'universo ci sono sempre io. Solo che, nove anni fa, quel centro ero io in qualità di malata di cancro.
Sicuramente le terapie invasive e fortemente debilitanti di quel periodo favorivano la mia identificazione e autoidentificazione come paziente oncologica (argomento che approfondirò in un altro post), ma credo che non fosse soltanto quello.
Il cancro non era solo dentro di me, era anche tutto intorno a me: rubava il mio tempo, si insinuava nei miei pensieri, guidava le mie scelte. Per molti mesi, il cancro è diventato la barriera tra me e tutto il resto, un filtro attraverso cui guardavo e percepivo, in modo distorto, ciò che mi circondava.

Anche adesso, dal mio punto di vista, io sono il centro dell'universo. Ma sono io come persona, non come malata. Quindi vivo prima di tutto come persona e cerco di dedicare il mio tempo e i miei pensieri a ciò che mi piace, che mi interessa, che mi fa stare meglio.
Non fingo di ignorare la malattia e nemmeno evito l'argomento. Ne scrivo sul blog, ne parlo e qualche volta mi diverto a tirarlo fuori a bruciapelo, magari solo per il gusto di vedere un lampo di shock sulla faccia di chi mi sta di fronte. Abbiate pazienza: da qualche parte, nel mio DNA da ingegnere, ci sono i geni della Maria e ogni tanto anche in me fa capolino quella sua smania di essere a tutti i costi diversa, originale, di sorprendere, finanche di scandalizzare.
Ma lo faccio per scelta: do al cancro un po' di spazio, poi torno a cacciarlo nell'angolo e continuo a vivere.

12 commenti:

  1. "...ci sono i geni della Maria e ogni tanto anche in me fa capolino quella sua smania di essere a tutti i costi diversa, originale, di sorprendere, finanche di scandalizzare...".
    E ti pare poco?

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    1. Certo che no! Meno male che di quei geni non ce ne sono tanti... ;o)

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  2. Perchè sei un grande donna...l'ho sempre detto...perchè riesci a dare il giusto peso anche alle situazioni più difficili e, invece di farti mettere all'angolo, hai imparato tu a mettere all'angolo il tuo avversario. Sei la nostra Rocky :)))) A.

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    1. Allora stasera posso salire le scale verso la camera da letto gridando "Adrianaaaaa!"? ;o)

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  3. Felice di ritrovarti serena e senza difficoltà dovute alla terapia :)
    Ti auguro di finire le cure esattamente così!
    Ti abbraccio...

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  4. Way to go, Mia! It's both wise and self-empowering to put things in the right perspective the way you're doing!!! After all, isn't it all about our choice of what our life experience should be like inside-out, regardless to what seems to be shaping it on the outside? No one will ever sing your tune but you, my dear. And you can sing it from a place of wellness INSIDE of you in a way that would make those crazy cancer cells shrivel in shame. Wellness does not contradict even with cancer (ironically, many enjoy perfectly healthy bodies but are at dis-ease with everything in their lives). What thoughts you chose to entertain in your head, dismiss or let be is entirely up to you, always. So you might as well chose them light, happy, strong, and expressive of who we are--which is exactly what you're doing. I wish I could give you a real hug. You're one of a kind and I am so inspired by you. I conjure up Maria all smiles and so proud of her brave one! Sending you lots of love.

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  5. Sei veramente brava, secondo me è frutto di un tuo meraviglioso lavoro su te stessa che hai fatto in questi anni ed hai tirato fuori il meglio di te...e ce n'è parecchio a quanto leggo da un pò di tempo...Chapeau! Isa.

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