lunedì 11 febbraio 2013

Il Ciccio e la neve

Come da previsioni, nevica abbondantemente. Stamattina erano solo pochi fiocchi, piccoli e ghiacciati, che non facevano presa sul terreno, ora invece sono tanti, grossi e nel giro di mezz'ora hanno già imbiancato il panorama.
Bello, dato che oggi non ho in programma trasferte e posso godermelo dalla finestra del mio studio.
Chi non gradisce minimamente invece è il Ciccio.
Non ha mai amato la neve. In occasione della prima grande nevicata, dopo che era venuto a vivere qui, era terribilmente a disagio, tutto quel bianco lo disorientava e gli faceva perdere i punti di riferimento. Era un'anima in pena, continuava a spostarsi da una porta-finestra all'altra nella vana speranza di trovare una zona non innevata. La sua agitazione era tale, che finalmente, dopo qualche ora, mi resi conto del problema: in quel paesaggio sconosciuto non sapeva dove andare a fare i suoi bisogni!
Ricordo ancora la sua espressione di sollievo e gratitudine quando tirai fuori la sua cassettina, che avevo riposto mesi prima perché ormai rifiutava di utilizzarla, dopo aver scoperto le gioie della vita all'aria aperta.
Dopo quella volta si è fatto coraggio e in altre occasioni è uscito anche con la neve, ma continua a trovarla fastidiosa.
Oggi, subito dopo pranzo, si è piazzato davanti alla porta-finestra della cucina, trasmettendoci un messaggio telepatico: Aprite questa porta! Aprite questa porta!
Come se non ci fosse la sua gattaiola a trenta centimetri di distanza... Vabbè, lo perdono perché evidentemente la zampa gli fa ancora male e per lui è certamente più comodo entrare e uscire dalla porta piuttosto che infilarsi nel tunnel della gattaiola.
Appena ho aperto la porta, il vento gli ha portato qualche fiocco di neve sul muso e sulla schiena. Orrore!
Ha iniziato ad agitare furiosamente la coda e ad increspare il pelo, con quella sorta di vibrazione che utilizzano i gatti quando qualcosa li solletica. Ovviamente rimanendo sulla soglia, mezzo gatto dentro e mezzo fuori, in modo che io non potessi richiudere la porta fino a che lui non avesse deciso cosa fare di fronte a questa situazione imprevista.
- Ciccio, deciditi!
- (agitamento di coda) Sto valutando...
- Ciccio, dai che entra la neve!
- (scuotimento di orecchie) Non è un problema mio.
- Ciccio: o dentro, o fuori!
- Ok, dentro. Però portami a vedere se nevica anche sul retro. Sì? Peccato. Allora torno a dormire sul letto.

4 commenti:

  1. Mi piace il Ciccio, e mi piace tanto l'intesa che c'è fra voi.
    Ma la lettiera l'hai ritirata fuori????
    4p

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  2. Grande Ciccio!
    Maia lo fa alle 6.30 del mattino, in cucina: appena le apro la porta del balcone e sente le arie che tirano, col cavolo che va fuori, neve o non neve....eppure, tutte le mattine, lo stesso copione.....

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  3. Nausicaa non c'è verso di schiodarla dalla sdraio. E russa rumorosamente

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  4. Ecco...bravo Ciccio torna a dormire che quando nevica si sta bene sotto alle coperte...fallo tu che puoi!!!!!!!!!!

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