lunedì 14 gennaio 2013

Guardarsi dentro

Con l'avanzare dell'età, capita sempre più spesso di guardarsi dentro, è inevitabile.
Se poi - come me - si è vissuta l'esperienza di una malattia grave, questa situazione è ancora più frequente, una vera e propria necessità. Certo, si potrebbe farne a meno, mettere la testa sotto la sabbia e fare finta di nulla. Ma può essere pericoloso.
A volte queste analisi ti danno informazioni confuse, che provi a interpretare senza successo: allora è il momento di rivolgersi ad uno specialista, che possa aiutarti a leggere i risultati, a trovare le risposte ai tuoi dubbi e alle tue domande. Altre volte invece la situazione è così chiara - nel bene o nel male - che riesci a capirla anche da sola.
Oggi, per esempio.
È stata la prima volta, in questo modo, un'esperienza un po' sgradevole, ma con il tempo si impara a sopportare quasi tutto.
Ne valeva la pena: è stato davvero interessante vedere per la prima volta la fotografia delle mie corde vocali fatta con la rinoscopia a fibre ottiche!

PS: le mie corde vocali stanno bene, il mio udito è sostanzialmente stabile (cioè sono sempre mezza sorda) ho solo un po' di rinite da trattare con lavaggi e spray.

PPS: conto di pubblicare in giornata la lista dei desideri: non è ancora completa, ma è un buon inizio. Non sarà un post, ma una pagina aggiuntiva del blog, la troverete in alto, a fianco della scritta Home page.

6 commenti:

  1. uff... Mia...non lo perdi il vizio di far prendere degli "sciupon" (Ti ho già insegnato la pronuncia, vero?)per poi dire quanto belle sono le tue corde vocali viste in fotografia?
    Bene, in ogni caso: cosicchè qualcuno continuerà a deliziarsi del Tuo bel cantare....anche sotto la doccia....anche con Ciccio in agguato che fa le prove dei film di Hitchcock.....rita

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    1. Ma Rita, ormai dovresti conoscermi, lo sai che amo l'effetto sorpresa!

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  2. Stavolta non mi hai fregato! Avevo intuito che si trattava di un titolo ad effetto, uno dei tuoi... sì, l'avevo intuito ma mi hai messo fifa lo stesso.
    Io la tua voce l'ho sentita: dolcissima.
    Prenditi cura delle tue corde eh!

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  3. all'inizio pensavo parlassi di introspezione e psicologi. poi ho capito che guardarsi dentro era letterale...hai ragione. anch'io ho deciso di fare un RM al cervello perchè ho dei sintomi che troppo spesso ho sentito descrivere da chi ha scoperto di avere masse cerebrali. ma la paura mi fa stare male. ogni giorno chiedo a mio marito di disdire l'appuntamento, ma lui dice che è meglio guardare. non so. ho un nipotino di 8 anni che ha scoperto il diabete mellito di tipo 1. fino al giorno prima era un bimbo come gli altri a pane e nutella, il giorno dopo era un malato che viaggia col glucagone in borsa, aghetti e finte penne cariche di insulina e mille carte da portare a tutti quelli in contatto con lui. fin quel momento il nuoto era uno sport e ora è una necessità per i livelli ormonali ma anche un rischio di vita per il consumo energetico non compensato in tempo.prima di lui, ormai, arriva la sua diagnosi a presentarlo. allora mi piacerebbe mettere la testa sotto la sabbia e non vedere il mio cervello. ma non si può. vero?

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    1. Teoricamente si può, ma non conviene. Mai.
      E poi vivere con il dubbio... secondo me è peggio di qualsiasi certezza. Coraggio, vai e togliti il pensiero.

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