mercoledì 5 dicembre 2012

Psycho

Le persone si possono suddividere in due grandi gruppi: quelli che preferiscono fare la doccia alla sera, prima di andare a letto, e quelli che invece la fanno al mattino, appena svegli.
Ripensandoci... c'è anche un terzo gruppo: quelli che preferiscono non fare la doccia, ma lasciamoli perdere.

Io prediligo decisamente la doccia serale.
Potrei dire che è un modo simbolico per togliersi di dosso la fatica e le tensioni della giornata, che amo la sensazione di pulito sulla pelle quando mi infilo sotto le lenzuola o che mi aiuta a rilassarmi per prendere sonno più facilmente. Tutte cose sensate, ma la verità è che anticipare anche solo di pochi minuti la sveglia mattutina per avere il tempo di farmi la doccia è fuori discussione. Non se ne parla nemmeno, non esiste proprio.

Dunque, l'altra sera ero lì, nella mia dolce casetta...

Mi trovavo sotto la doccia, nel microscopico bagno della mia camera.
Il vetro smerigliato della cabina doccia e il vapore generato dall'acqua calda mi impedivano di vedere chiaramente quello che succedeva. Un po' contribuiva anche il fatto di essere senza occhiali, situazione che avvolge nella nebbia tutto quello che si trova a più di trenta centimetri dal mio naso.
Si può capire quindi che intravvedere improvvisamente un'ombra silenziosa, in movimento, all'esterno della cabina doccia abbia destato qualche preoccupazione...

Scappare? Impossibile.
Chiamare aiuto? Nessuno mi avrebbe sentito e comunque sarebbe stato troppo tardi.

Ho raccolto tutto il mio coraggio e ho deciso di affrontare il pericolo a viso aperto.
Facendo finta di niente, ma con tutti i sensi all'erta, ho aperto le porte scorrevoli della cabina doccia, pronta a tutto.
... E mi sono trovata di fronte uno sguardo inquietante.

Per dovere di cronaca, segnalo che l'intruso si è poi spanciottato sul tappetino del bagno, costringendomi a contorsioni acrobatiche per indossare l'accappatoio, asciugarmi, vestirmi e lavarmi i denti senza pestarlo.

10 commenti:

  1. L'ultima foto è da cappottarsi :DDDDD

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    1. Ormai ho capito che è il mio destino: non avrò mai gatti da fotografia. Assumono le pose più deliziose del mondo, ma appena prendo in mano la macchina fotografica, perdono tutta la loro felina eleganza.
      Qui il Ciccio era seduto con la regalità della Sfinge, ma appena ho messo a fuoco, si è alzato per vedere cosa ci fosse dentro l'obiettivo.

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  2. Ohhhh quanto mi manca un gatto psicotico in casa! Donna fortunata :)
    Wide

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    1. Hai ragione. Non riesco ad immaginarmi una casa senza gatti, se il Ciccio fosse d'accordo, ne avremmo già preso almeno un altro paio.

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  3. ,....l'omo ha da puzzà"....è comunque un'opinione, ancorchè difficilmente condivisibile.
    Certo che, vista (non proprio bene, in verità) dalla tua ottica (?), questa ombra che avanza, peraltro "gatton gattoni" (almeno voglio sperare che Ciccio non cammini in posizione eretta, su due zampe!!)con chissà quali malvagie intenzioni...Tu armata solo del flacone del detergente....è inquietante!!!
    Uno spruzzetto d'acqua, su quel musetto furbetto, se lo meritava!!!! rita

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  4. tralasciamo chi la doccia se la fa, ma non si cambia gli abiti o le mutande....
    io, a quel gatto, farei vedere, ogni tanto, la teglia, le patate e il fonro aperto....

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    1. ... e lui assumerebbe un'aria speranzosa da "Forno e patate... Dov'è il pollo? Dammi il pollo, per piacere... Pollopollopollo!"

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  5. Dì la verità, non è che canticchiavi sotto la doccia e il Ciccio
    intelligentissimo gatto, ha pensato "mo' vado a vedere chi è la cantante lirica dietro la tenda!!" Insomma il Ciccio è il guardiano di casa!!!!!!!!!!!!!!
    Vai Ciccio dammi cinque!!!
    4p

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    1. Ehm... credo che se avessi canticchiato, il Ciccio se ne sarebbe stato prudentemente alla larga: i gatti hanno un udito sensibile, i suoni dissonanti li infastidiscono...

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