lunedì 31 dicembre 2012

Modalità "no via..."

Il Ciccio oggi è inquieto.
Ne avevo già parlato in altre occasioni: sembra che soffra di una specie di sindrome da abbandono, il terrore di essere lasciato solo, e non ce ne spieghiamo il motivo. Non è stato separato troppo presto da mamma gatta né è mai stato abbandonato. Per la verità non è mai nemmeno rimasto a casa da solo per più di una notte. Eppure si agita appena coglie - o pensa di cogliere - anche solo un vago segnale di partenza da parte nostra ed entra in quella che noi chiamiamo modalità "no via...", corrispondente a: "Per piacere, non andate via, non lasciatemi qui tutto triste, solo e abbandonato!"

Stamattina, ad esempio, si è insospettito semplicemente vedendomi sistemare negli armadi un paio di pantaloni e qualche maglia: probabilmente collega la piegatura degli abiti con l'attività - pericolosissima dal suo punto di vista! - di fare le valigie.
Non c'è stato modo di fargli capire che non avevamo in programma nessuna partenza, nessun viaggio, nemmeno di uscire per fare la spesa. È rimasto agitato fino a metà pomeriggio, cercava continuamente di attirare la nostra attenzione; e poi... è andato praticamente in panico.

Renato infatti ha deciso di risistemare la sua attrezzatura informatica, spostando computer, videoregistratore ed altri marchingegni dalla credenza in salotto alla scrivania della cameretta. Questo ha richiesto un certo andirivieni su e giù per le scale e un discreto traffico di apparecchi e cavi, generando uno stato di puro terrore felino.
Ormai convinto di una nostra imminente partenza, si è lanciato in una serie di assalti all'arma bianca (=artigli e zanne), prima contro il divano (metodo infallibile per attirare la mia attenzione), poi contro uno dei suoi giocattoli e infine contro la mia mano. Ritengo sia stato il suo modo per farmi capire quali sarebbero state le conseguenze di un eventuale abbandono.
Dato però che è un abile negoziatore, come ogni felino domestico, si è premurato anche di farci sapere quanto si sarebbe sentito solo senza di noi...

...a quale straordinaria carica di tenerezza gattesca avremmo rinunciato se ci fossimo separati da lui...

...e quanto era disposto a fare per tenerci vicini.

Che Ciccio...

8 commenti:

  1. Ciccio è davvero un mito!
    Auguri Mia per un 2013 pieno di cose positive.
    Natalina

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie Natalina, ricambio di cuore il tuo augurio!
      (e anche il Ciccio)

      Elimina
  2. Tranquillo Ciccio. Mia e Renato non vanno da nessuna parte, finiscono l anno vecchio e iniziano l anno nuovo con te: squadra che vince non si cambia.
    Auguri ronfanti! rita

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi piace 'sta cosa della squadra che vince.
      Non so cosa si vince, ma mi piace!

      Elimina
  3. Che gatto simpatico!!! E tenero...
    Auguri di Buon Anno a voi e a Ciccio naturalmwnte.

    Luisa

    RispondiElimina
  4. E' proprio un bel gatto, ha degli occhi bellissimi.
    La sindrome dell'abbandono gioiazza bella, coccolone.
    Hai sentito che meraviglia il concerto dell'orchestra di Vienna??
    Ciao 4p

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In fatto di bellezza, il Ciccio è decisamente il più dotato della famiglia.
      Il concerto di Vienna non l'ho sentito, a quell'ora stavo finendo di svegliarmi...

      Elimina