È periodo di scadenze fiscali: dichiarazioni dei redditi e tasse da pagare.
Mi avevano raccomandato di verificare il CUD della mamma, perché anche se lei non aveva altro reddito che la sua pensione, era possibile che ci fossero alcune imposte residue da versare.
Di solito il CUD arrivava a marzo, ma non avendolo ancora ricevuto all'inizio di maggio, sono andata all'INPS, dove l'ho potuto ritirare solo dopo aver insistito a lungo con l'impiegata, che è riuscita a stamparlo soltanto dopo vari tentativi e giustificazioni più o meno assurde, da "Qui non risulta: evidentemente si tratta di una pensione sociale..." (Signora, mia madre ha lavorato trentacinque anni proprio per l'INPS, può controllare, ma le assicuro che NON aveva la pensione sociale!) passando per "Se qui non lo vedo, significa che non è previsto" (Certo che è previsto, l'abbiamo sempre ricevuto!) per finire con il classico "Sarà un errore del sistema" (O__O).
Alla fine ho ottenuto quel benedetto documento, dove però per qualche motivo a me incomprensibile, le addizionali IRPEF sono certificate come trattenute sulla pensione, ma c'è anche una lettera allegata che dice che in realtà non sono state trattenute e devono essere versate dagli eredi nel caso in cui non venga presentata la dichiarazione dei redditi. Poi però ho scoperto che compilando la dichiarazione dei redditi con i dati del CUD, come indicato nelle istruzioni, risulta che non c'è nulla da pagare e la cosa mi è parsa sospetta: possibile che se presento la dichiarazione non pago nulla e se invece non la presento devo sborsare qualche centinaio di euro?
Per chiarire questo mistero fiscale, ho perso inutilmente un paio d'ore all'ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate, dove mi sono trattenuta a stento dal mandare a quel paese un paio di impiegate che, incapaci di rispondere ai miei dubbi, mi hanno suggerito di "provare", che tanto se sbagliavo poi mi sarebbe arrivata la sanzione. Poi ho perso un'altra oretta per cercare di prendere la linea con il Call Center dell'Agenzia delle Entrate dove, dopo tre chiamate a vuoto e una lunga attesa musicale, ho finalmente trovato una persona che mi ha chiarito la situazione, confermando che le addizionali IRPEF sono effettivamente ancora da versare e che per l'eventuale dichiarazione dei redditi bisogna considerare a zero i relativi importi.
Insomma, ai primi di giugno ero ragionevolmente certa di quanto e come dovevo pagare. Mi sono messa una nota ben visibile sullo schermo del PC, però continuavo a rinviare.
Una volta perché non avevo tempo, un'altra volta perché dovevo verificare se potevo fare il pagamento per via telematica, poi perché ormai era vicina la scadenza per i versamenti della mia dichiarazione dei redditi e tanto valeva fare tutto insieme...
Erano scuse, ma me ne sono accorta solo due giorni fa, quando mi sono finalmente decisa a compilare il modello F24.
Ho digitato il codice fiscale della mamma, me lo ricordo ancora a memoria dato che per circa trent'anni ho curato tutte le sue pratiche, ma mi sono resa conto che questa era davvero l'ultima.
Ci ho messo un bel po' prima di riuscire a premere INVIO.
Nel periodo immediatamente successivo alla sua morte, ho gestito tutte le pratiche funerarie e di successione ma avevo attivato il pilota automatico, facevo quello che era necessario quasi meccanicamente, senza pensarci. In passato a volte mi ero chiesta come sia possibile organizzare il funerale di una persona cara proprio nel momento in cui il dolore è più schiacciante, mi pareva quasi crudele costringere chi è in lutto ad occuparsi di aspetti pratici e burocratici. Quando è successo a me, mi sono resa conto che in realtà avere qualcosa da fare mi aiutava a superare quei primi, durissimi giorni; le incombenze pratiche mi costringevano a distogliere almeno un po' l'attenzione dal mio dolore, mi impedivano di chiudermi completamente nel lutto, facevano passare il tempo un poco più in fretta.
Ma con il passare delle settimane e dei mesi mi è diventato sempre più difficile affrontare tutte quelle attività che in qualche modo confermano che lei non c'è più: non ho ancora finito di sistemare i suoi armadi, di smistare la grande mole di vestiti e oggetti che lei continuava ad accumulare perché potrebbero servire.
E quando mi sono trovata a scrivere ancora una volta i sedici caratteri del suo codice fiscale, ho realizzato che non c'è altro, che con quest'ultimo atto ufficiale, lei cessa di esistere per lo Stato.
Scrivere quella stringa è stato come mettere la parola FINE.
toccare con mano il doloreche non passerà mai, rendersiconto che le persone da noi amate per noi non smetteranno mai di esistere, che il nostro dolore sarà sempre e solo nostro.
RispondiEliminati sabbraccio forte Mia e ti stringo tanto seprando che il contatto fisico edell'anima possa attenure quel senso di vuoto che ti attanaglia
mi hai commosso ...ed anche tanto
RispondiEliminacara Mia...
Le " nostre persone care" non ci abbandonano mai ...sono in perpetuo cammino sempre al nostro fianco... e così anche la tua cara mamma che ti osserva orgogliosa con tanto tanto amore.
Un abbraccio dal profondo dell'anima, cenerentola
Fine per lo stato, ma sappiamo bene che dentro di te tua mamma resterà per sempre e sarà solo il codice fiscale che non avrà più un senso in questo mondo.
RispondiEliminaUn abbraccio Mia, e spero di dartelo presto anche di persona!
Rosie
Grazie per i vostri abbracci: fanno tanto bene, davvero!
RispondiEliminaUn abbraccio forte anche da parte mia. Puoi immaginare quanto mi sono immedesimata. Il mod. F24 di mio padre io ancora non sono riuscita a pagarlo. Un bacio
RispondiEliminaLina
questo tuo post fa male, e fa bene. ti abbraccio forte e non riesco a dire altro, scusami
RispondiEliminaHo scoperto il tuo blog leggendo le risposte a quello speciale di Annastaccatolisa. Anche io ho perso la mamma (tre anni fa ad agosto) e ti capisco dal profondo del cuore. Io mi rivolgo a lei, le parlo in silenzio, chiedo consigli come quando facevo quando stava bene e così sento che lei mi è vicina e che mi aiuta.
RispondiEliminaCerti giorni mi prende una forte nostalgia e mi faccio un bel pianto, poi mi sento più leggera e vado avanti, e intanto il tempo passa e la vita continua...
Una sensazione simile alla tua la sto vivendo in questo periodo in quanto mio fratello ha smantellato la sua casa per ricavarci un alloggio al figlio. E' giusto che sia così; a me rimangono tanti bei ricordi della casa dove sono nata e dove ho trascorso la mia infanzia. Ti auguro di essere serena e di poter poco per volta affievolire questo senso di vuoto come sto cercando di fare io. Un abbraccio Olga
@Lina: però non aspettare troppo, che l'Agenzia delle Entrate non è così comprensiva...
RispondiElimina@Wide: tu non hai bisogno di dire niente e lo sai, i nostri cuori sono sintonizzati!
@Olga: hai ragione, a volte le lacrime, pur così leggere, riescono a togliere tanto peso dal cuore e poi si riparte. Grazie!
From what you've posted about Maria, this has been the most touching entry for me to read. Its stark realism made my tears flow. Thanks for sharing so much of your heart, sweet Mia. You're a great blogger as I always say and you would also make even a greater columnist my dear! A big warm hug.
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