venerdì 27 maggio 2011

Appunti di viaggio 1 - In autostrada verso Monza

I vagabondaggi delle scorse settimane mi hanno lasciato un caleidoscopio di immagini, colori, profumi, sapori, emozioni che ho voglia di raccontare.

Fino a Padova Est questa strada l'ho percorsa innumerevoli volte e ogni metro mi è familiare, ma anche dopo è un susseguirsi di punti di riferimento che scandiscono il percorso, paesaggi conosciuti ma sempre nuovi, sorridenti di primavera, di colza gialla e alberi in fiore e rattristati da tante, troppe fabbriche chiuse che sussurrano di disoccupazione e disperazione.

A partire dal Passante di Mestre l'autostrada ha tre corsie e mi chiedo sempre quanti automobilisti siano convinti che viaggiare in prima corsia sminuisca in qualche modo la loro virilità. Oggi non ci sono camion, è festa, eppure la  corsia più a destra è deserta, quasi occuparla fosse un disonore. Magari vanno a novanta all'ora, ma rigorosamente nella corsia centrale e non si smuovono nemmeno quando, rifiutando di cedere alla tentazione di superare a destra, mi devo spostare di due corsie per sorpassarli.
Il carcere poco dopo Padova Ovest, assurdamente vicino all'autogrill e ogni volta mi chiedo perché proprio lì, con una via di fuga larga come un'autostrada a portata di mano.
Lo svincolo per la Valdastico, verso Thiene, di cui si dice che quella insolita "H" nel nome sia stata inserita in un impeto di campanilismo per non essere da meno rispetto alla vicina Schio.
Le gallerie dei colli Berici, Vicenza e poi i nomi che sentivo da bambina nelle storie e nelle canzoni del nonno: Son vegnù da Montebello a caval d'un asinello e Monteforte d'Alpone, il suo paese natale.
I paesi in cui la nonna aveva cercato le sue radici, consultando gli archivi parrocchiali per tentare di ricostruire l'albero genealogico della sua famiglia: San Bonifacio, San Martino Buon Albergo e Caldiero, dove infine la traccia si era persa a causa di un incendio che a fine '800 aveva distrutto la sagrestia e i registri di matrimoni e nascite.
Il canale S.A.D.E., con quel nome che sa di vergogna, di tragedia, di Vajont.
L'aeroporto di Verona e il ricordo di quel viaggio di ritorno da Bali nel 1998, 24 ore fra aerei e treni, senza mai chiudere occhio, e poi una settimana per recuperare il jet-lag. Ma che viaggio meraviglioso era stato!

Sommacampagna, Peschiera... Gardaland! Quanto tempo dall'ultima visita, saranno 8 o 9 anni. Ma non ci voglio andare quando c'è tanta gente, non mi diverto a passare la giornata in coda, devo trovare un giorno infrasettimanale, quando le scuole sono ancora aperte... Già, peccato che Renato non abbia la possibilità di scegliersi nemmeno un giorno di ferie, glieli impone tutti l'azienda, rigorosamente in agosto e nel periodo natalizio. Ma i sindacati, quando ci sarebbe da farsi sentire, fanno finta di niente.
E a proposito di passare la giornata in coda... Coda in autostrada! E io che partendo presto pensavo di non trovare traffico... Ma che ci fate tutti qui invece di godervi la scampagnata di Pasquetta? Pazienza e avanti a 30 km/h, prima o poi arriverò.
Brescia e i ricordi della mostra di Van Gogh, dai primi rozzi disegni a quei Cipressi con due figure femminili che non mi stancavo di ammirare.

L'inceneritore di Brescia, con l'aspetto futuristico e pulito che però mi lascia sempre qualche domanda senza risposta. È una buona soluzione per il problema dei rifiuti? Sarà sicuro? Possiamo fidarci di chi lo gestisce? Accetterei di averne uno vicino a casa?

I vigneti della Franciacorta e il ricordo di un passaggio sotto l'arcobaleno, tornando dal matrimonio di mia cugina nel 2001, in un'esplosione di luce arancione.
I nomi lombardi in -ago e -ate, l'aeroporto di Bergamo poi l'autostrada che curva verso sinistra, costeggiando una torre di mattoni rossi che non ho mai capito cosa sia. Le acciaierie di Dalmine, un tempo orgoglio dell'imprenditoria italiana ma ormai dal nome straniero.
Il ponte sull'Adda e l'inizio della metropoli lombarda in cui i paesi si accatastano uno sull'altro senza soluzione di continuità, in un'unica grande area metropolitana intorno a Milano. 
Sosta in autogrill poco prima di lasciare l'autostrada. Devo comprare un'altra Viacard e mi serve la fattura, l'unico modo per averla subito, senza doverla richiedere via posta, è acquistarla in un Punto Blu e quest'area di servizio è l'unica tra Portogruaro e Milano in cui ci sia il Punto Blu, tutti gli altri sono, indovinate un po'... fuori dall'autostrada! Geniali. Il cartello sulla porta recita "aperto tutti i giorni, da lunedì a domenica". Oggi però è chiuso. Fantastico. Compro la Viacard all'autogrill, mugugnando, poi riparto, ma manca pochissimo.
Esco ad Agrate. Ci sono lavori in corso vicino all'uscita di Cinisello Balsamo e preferisco evitarli, mentre la voce di Oriano Ferrari, il meccanico della Ferrari! che mi guida dal TomTom, non sapendo dei lavori in corso, mi invita a Fare inversione a U. U come "Uh, ho sbagliato strada!"
Finalmente Monza e un pizzico di rimpianto per non avere il tempo di visitare il roseto della Villa Reale: è vero che siamo solo a fine aprile, ma le prime rose sono già sbocciate. Intanto Oriano Ferrari mi conduce fino alla casa di mia cugina, concludendo come sempre con "Ma siamo arrivati! Non ci avrei scommesso un cicciolo! La prossima volta, però, prendiamo il treno, eh!".

Beh, non sarò riuscita a vedere le rose della Villa Reale, ma quando sono entrata in casa di mia cugina, ho trovato ad accogliermi due sorrisi che valgono molto, molto di più.

5 commenti:

  1. bellisimi i sorrisi delle due pupe....
    I campi di colza fiorita, ce ne sono una marea andando verso Borghetto sul Mincio, intervallati da campi di lavanda e papaveri, toglie il fiato lo spettacolo!

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  2. Wow! E' la prima volta che qualcuno cita il mio comune!
    Ebbene si, io sono di san Martino Buon Albergo!!!
    Che bello, grazie Mia per la bellissima descrizione di colori e paesaggi, anche io faccio tante volte una parte di tutta questa strada...e il tuo racconto é proprio bello!

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  3. Ma quanto sei stata brava a raccontare? Mi è sembrato di fare il viaggio con te km dopo km...
    Semplicemente fantastico!

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  4. è da un po' che leggo i tuoi post e devo dire che sei bravissima nelle tue descrizioni! complimenti
    quei sorrisi delle due bimbe aprono il cuore!
    sempre avanti con un sorriso
    cenerentola

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  5. @ziacris: l'alternanza di colza, lavanda e papaveri mi piacerebbe davvero! Non è che per caso hai qualche foto da mandarmi?

    @Anonimo di S. Martino Buon Albergo: sono contenta di aver dato al tuo paese un pizzico di celebrità, per me è un nome familiare, l'ho sentito tante volte da bambina!

    @Rosie: sempre troppo buona tu!

    @Cenerentola: ma... Cenerentola la mamma di Checchina?

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