lunedì 16 agosto 2010

Ostinatamente avanti

Dopo tre giorni di pioggia insistente, ieri mattina Giove pluvio sembrava aver deciso di concederci una tregua, così ci siamo armati di zaino (con dentro acqua, maglie pesanti e giacche impermeabili perchè - si sa - gli dei sono capricciosi), scarponcini da montagna e bastoncini da nordic walking e siamo partiti alla volta del santuario di Pietralba, accompagnati da un presagio beneaugurante.
Percorso su strada forestale in mezzo ai boschi, dislivello modesto, tempo di percorrenza circa un'ora e mezza per l'andata e altrettanto per il ritorno. Insomma, una cosa facile, che poteva essere alla mia portata.
Beh, non era proprio così facile. Il dislivello tra il punto di partenza e quello di arrivo è effettivamente modesto, circa 200 metri, però nel mezzo ci sono un bel po' di saliscendi, con qualche tratto di pendenza non indifferente, almeno rispetto alle mie scarse capacità atletiche.
Ma ce l'ho fatta.
Avanti, ostinatamente avanti, un passo dopo l'altro, piano piano in salita, pianissimo in discesa.
Con una piccola deviazione per vedere l'eremo di Leonardo.
Con una deviazione un po' più lunga per la Grotta di Lourdes, sotto uno scroscio di pioggia di dieci minuti, giusto il tempo di tirare fuori le giacche impermeabili e mettere al riparo la macchina fotografica.
Avanti.
Su per la salita e per le scale del santuario.
Avanti.
Giù dalla parte opposta, in mezzo ai prati e poi nel bosco.
Avanti.
Fino in fondo, guardando con sorpresa la mia gamba destra che si muoveva appena un po' più lenta e più debole della sinistra, ma l'ho capito solo alla fine, sentendo il braccio e la spalla destra indolenziti perchè ho usato il bastoncino un po' di più da quella parte per compensare.
Avanti, guardando l'orologio per scoprire che al ritorno abbiamo impiegato cinque minuti in meno rispetto al tempo indicato sul cartello del sentiero.
Avanti, quasi come se gli ultimi tre anni fossero stati solo un brutto sogno e quella passeggiata in Cansiglio di fine ottobre 2007, che credevo sarebbe stata la mia ultima escursione in montagna, fosse solo di pochi giorni fa.
Avanti, anche se stanotte ho dormito male per troppa stanchezza, anche se oggi i muscoli sono indolenziti. Ma è un dolore buono, che mi dice che finalmente mi sono mossa, che il vero limite non è la malattia, ma l'idea di essere malati.

PS: e oggi? Indovinate un po'? PIOVE!

5 commenti:

  1. Il vero limite non è la malattia ma l'idea di essere malati... Questa è una verità MIa, e per comprenderne la differenza non c'è che da viverla sulla propria pelle. Tu ci stai riuscendo con una grinta invidiabile, imparando qualcosa di buono da quei pianti che - ne sono certa - anche tu ti sarai fatta nei momenti di sconforto.
    Avanti! :)
    Mamigà

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  2. la foto subito dopo l'aquila è fenomenale. il luogo adatto e perfetto per un qualsiasi libro di fantasy

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  3. E' così bello questo tuo post, e la frase finale.
    Soprattutto apprezzo tanto la forza di andare avanti, di arrampicarsi su e la tua volontà che ti ha dimostrato come ancora tante cose si possono fare. Grandioso!

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  4. mi hai commosso mia. che bello saperti là e sentire quello che pensi e che provi. che bello!

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  5. leggere l'intero blog, pretty good

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