sabato 2 gennaio 2010

Buoni propositi

Durante il cenone di Capodanno mi hanno chiesto quali sono i miei buoni propositi per il 2010.
Non ci avevo pensato prima, ma la risposta è arrivata immediata e spontanea: "arrivare al 2011". E basta.

Una volta per me iniziare l'anno era come aprire un quaderno nuovo, una cosa che a scuola mi piaceva tantissimo perchè era un'occasione per cominciare un nuovo progetto, con l'esperienza di quello che avevo già imparato, ma senza gli errori e le cancellature del quaderno precedente, la possibilità di scaricare tutto quello che c'era stato di sbagliato e ripartire solo con le cose buone e utili.
Un nuovo quaderno iniziava sempre con tanti buoni propositi: sarò più ordinata, più attenta, più brava. Al momento di scrivere il nome sulla prima pagina, ogni quaderno poteva diventare il quaderno perfetto, quello in cui non ci sarebbe stato niente da correggere, niente da rimpiangere. Alla fine non succedeva, prima o poi arrivava la cancellatura, la frase buttata giù troppo in fretta, il conto che non tornava; però per quelle prime, magiche pagine, tutto era ancora possibile.

Mi manca quella voglia di cominciare, di fare, di mettermi alla prova, di lanciarmi in nuove avventure; l'orizzonte è diventato troppo stretto, non riesco a guardare più avanti del prossimo controllo, ho paura di inizare cose che potrei non avere il tempo di portare a termine, non ho l'energia per affrontare nuove sfide.
Mi manca quella infinita speranza di futuro.

5 commenti:

  1. Ehilà driiiinnn, guerrieraMia si metta immediatamente sull'attenti e faccia il saluto-sorriso al nuovo giorno.
    Il quaderno nuovo, non so, ma ha un non so che di ricordo lontano, e adesso che mi ci fai pensare lo provavo anch'io da bambina, quanti sani propositi!!!!!!!!!!
    Per il resto del tuo scritto, ti capisco, non credere sai, pur non provandolo in prima persona, sono stata talmente e purtroppo a stretto contatto con parecchie persone negi ultimi anni che hanno attraversato questo cammino di MERDA che mi sento autorizzata a dirti, tira fuori sempre e comunque la tua grinta, ne hai tanta, qualche cedimento te lo consento.
    Mo' basta, vivi intensamente, fallo per te stessa, nel tuo io devi e dico devi fare progetti, perchè se no non ha senso farcela ed essere qui a cazzegiare con una stralunata come me, parlare con i tuoi amici, ridere ed amare il tuo compagno, e coccolare il tuo micio.
    Un abbraccio
    4P

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  2. oddio mia, quanto ti capisco, quanto condivido questo tuo post, non sai. ho provato la stessa cosa, riesco solo a immaginare il tempo, ma non quello che mi potrebbe consentire di fare. ma allora vivere in maniera più asciutta con meno desideri, dobbiamo scoprire che questa è una ricchezza. o meglio già lo sappiamo, ma riscoprirlo ogni volta è un poco doloroso, ma anche forte. ti abbraccio tanto

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  3. Mia, anche io ho scritto un post piuttosto leggero intitolato buoni propositi, ma quando ho letto il tuo mi si è stretto il cuore perché ti capisco benissimo.
    Sì, è vero con qwuesta malattia nulla è mai certo, ma anche io come 4P e Wide ti esorto a vivere intensamente, ad andare avanti comunque con tante cose da seguire.
    Sai, ti penso spesso e sono stata molto contenta di averti conosciuta e, tra le altre cose, spero davvero tanto che in questo anno ci rivedremo di nuovo tutte insieme (anche con le altre).
    E questo sarà un proposito che non potrà essere disatteso, mi raccomando! ;-)
    Un abbraccio forte.

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  4. Ci sono anch'io nel folto (ahimè) gruppo di chi ti capisce. In prima persona ho guardato un po' troppo da vicino la morte. E non posso essere più dimenticarlo. Vivo comunque, ci provo ogni giorno ma a volte, sì, torno sgomenta come allora.

    APF

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  5. @4P: grazie per la comprensione; ora si riparte, come dicono i militari, attenti, allineati e coperti. E, speriamo, sorridenti.

    @Widepeak: forse è proprio l'idea di vivere con meno desideri che mi spaventa, mi pare più facile annullare i miei sogni piuttosto che rassegnarmi a ridimensionarli. Ma imparerò.

    @Rosie: io ti penso ogni giorno, c'è un gattocalendario sulla mia scrivania che mi regala ogni volta il tuo sorriso!

    @APF: un momento di sconforto ogni tanto probabilmente è inevitabile; però lo eviterei volentieri!

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