mercoledì 26 dicembre 2007

Feste da divano e peccati di orgoglio

Questi giorni di festa sono trascorsi con molta tranquillità, in buona parte sul divano perchè la stanchezza si sta facendo sentire parecchio: come dice Renato, sono una "scoassa" (per i non-veneti: rifiuto, spazzatura) oppure una "strassa" (per i non-veneti: "straccio").

È strana questa sensazione di debolezza: so che viene dallo scompenso dei componenti del sangue, ma non ci sono abituata, mi viene spontaneo cercare altre spiegazioni: lunedì mi sentivo sempre sull'orlo del capogiro, così ho provato la pressione pensando di trovarla bassissima, invece era un ottimo 110-70; mi è anche venuto il dubbio di avere la febbre, ma anche la temperatura era normale.

In più, l'intestino ha cominciato a lamentarsi della radioterapia con gonfiore e crampi, soprattutto alla sera. E come dargli torto? Da un mese ormai viene torturato con dosi massicce di radiazioni cinque volte a settimana...
Per ridurre questi disturbi, infusi di finocchio e attenzione all'alimentazione, evitando o riducendo tutti i cibi che possono affaticare la digestione o favorire il gonfiore: legumi (niente lenticchie per Capodanno - sigh!), molte verdure, quasi tutta la frutta, il pane... alla fine non è che resti molto e la mamma deve dare fondo alle riserve di fantasia per mettere in tavola ogni giorno qualcosa di gradevole senza essere ripetitiva.

La tavola delle feste è stata quindi poco tradizionale: il cenone della vigilia è stato sostituito con una pizza, mentre il giorno di Natale c'era cous-cous con carote, zucchine e pollo: sarà stato poco natalizio, ma a me è piaciuto moltissimo.

Natale insolito anche per la riduzione dei contatti umani: tante telefonate, ma pochissime visite e niente baci e abbracci: il rischio di prendere qualche malanno è sempre alto.
Le analisi del sangue di venerdì scorso davano valori di globuli bianchi ancora piuttosto bassi, non sufficienti per riprendere la chemioterapia. Domani mattina nuove analisi: se il conteggio dei globuli bianchi sarà buono, venerdì si riparte con l'ultimo ciclo di due settimane, altrimenti bisognerà rinviare ancora. Se da un lato non sono precisamente ansiosa di ricominciare con la nausea, dall'altro bisogna considerare che prima si comincia e prima si finisce...
Mi ha sorpreso questa mia reazione alle terapie: mi aspettavo la nausea, i disturbi intestinali, la stanchezza, ma non il crollo dei globuli bianchi. Quando ho iniziato mi sentivo bene, in forma ed ero convinta che sarebbero bastate pazienza e forza di volontà per sopportare gli effetti collaterali ed arrivare in fondo, anche se immaginavo che avrei dovuto affrontare momenti difficili, ma non avrei mai pensato di dover modificare il programma perchè il fisico non reggeva. Evidentemente peccavo di orgoglio: non sono così robusta come pensavo. Pazienza, bisogna accettare i propri limiti e andare avanti con i mezzi a disposizione: fortunatamente la volontà regge ancora!

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