negli ultimi sei mesi ho sempre lavorato cinque giorni a settimana in azienda e due a casa, quindi non c'è nemmeno la possibilità di gite della domenica
l'uomo di casa è spiaggiato sul divano a causa di un infortunio sul lavoro che gli ha regalato la frattura di una costola (e a me ha regalato il raddoppio del carico di faccende domestiche)
l'uomo di cui sopra non sopporta il caldo, al punto che più volte ha pubblicamente sostenuto che le temperature superiori ai 20°C dovrebbero essere vietate per legge
in casa non abbiamo il climatizzatore
a me questa estate che deve ancora arrivare, con giornate fresche e spesso piovose, non è dispiaciuta affatto.
Non odiatemi.
Volevi consegnare alla morte una goccia di splendore hai regalato al mondo torrenti di simpatia fiumi di sorrisi un lago di fede un mare di saggezza un oceano d'amore. Ciao, gigante buono. Grazie per aver camminato al nostro fianco.
La visita ortopedica di ieri non ha riservato sorprese: le cartilagini del mio ginocchio sono solo un po' usurate, per fortuna non abbastanza da richiedere un intervento chirurgico; solo antinfiammatori o al limite infiltrazioni di cortisone se il dolore dovesse peggiorare.
Dopo la visita sono passata al distretto sanitario per informarmi sulla vaccinazione antitetanica. Avrei dovuto fare il richiamo lo scorso anno, però ero immunodepressa. Quest'anno invece posso finalmente vantare un livello normale di globuli bianchi, quindi mi sono rivolta all'ufficio vaccinazioni per valutare la situazione. Le infermiere hanno fatto visionare le mie analisi del sangue al medico, che ha dato parere positivo, raccomandando anche il richiamo per la difterite.
Ricordavo l'ultima antitetanica piuttosto dolorosa, invece questa volta me la sono cavata solo con un lieve indolenzimento, come se avessi preso una botta sul braccio.
Oggi pomeriggio, dopo aver completato la mia dose di pulizie, mi sono immersa in sessioni multiple di shopping selvaggio, in negozio e on line.
Ho comprato ai felini decine di confezioni del loro cibo umido preferito
e anche parecchi chili di crocchi
libri per me
e anche ebook
aste per le tende e appendini per i pantaloni
maglie
lingerie
anche un nuovo mouse: dato che qualcuno ha rosicchiato il cavo del precedente (vero, Gandalf?), questa volta l'ho preso senza fili
Sì, lo so che è del tutto naturale per un gatto cercare di mordere la coda dei topi, infatti il colpevole non è stato scuoiato. Però sono circa venticinque anni che in casa mia convivono pacificamente gatti e mouse, quindi permettetemi di essere almeno un po' seccata.
Il più importante tra gli acquisti di oggi, quello che mi è costato di più, mi sembrava particolarmente adatto per un sabato sera, per la sua grande potenza, unita alla capacità di risvegliare i più bollenti spiriti: già stasera abbiamo passato un paio d'ore insieme.
Ormai siamo quasi adulti e ci siamo dimostrati responsabili e giudiziosi.
Cioè... io mi sono dimostrato responsabile e giudizioso. E anche pulito, affidabile e discreto.
Sono quello che non disturba, che non combina mai un guaio.
Quello che va a caccia nel campo e porta a casa la cena.
Quello che corre leggero come una gazzella e si arrampica agile come uno scoiattolo.
Quello che quando incontra il Ciccio lo annusa rispettosamente e si fa da parte.
Quello che si mette con la pancia per aria e fa le zampotte dolci per prendere le coccole.
Quello paziente, timido e riservato.
Quello grigio con le sfumature d'argento.
Non faccio cadere i soprammobili di Thun e le matrioske, io.
Non mi appendo alle zanzariere con quattro zampe, come un grosso geco peloso.
Non distruggo gli scatoloni e non faccio coriandoli dei fazzoletti di carta.
Non rovescio le ciotole dell'acqua.
Non cammino sui fornelli e non metto in bocca la spugna dei piatti.
Non mi infilo sempre tra i piedi rischiando di far cadere gli umani e facendomi pestare le zampe.
D'accordo, mesi fa c'è stata quella storia con l'albero di Natale, ma non sarebbe mai successo se mio fratello non avesse tentato di attaccarmi.
Ecco, appunto: mio fratello.
Quello che mi azzanna alla gola senza motivo.
Quello che corre leggero come un ippopotamo e si arrampica agile come un bradipo.
Quello che quando incontra il Ciccio gli fa gli assalti e gioca con la sua coda.
Quello che oblitera con i denti ogni pezzo di cartone che gli capita a tiro.
Quello che ogni volta che si muove fa un danno.
Quello che ne combina sempre una e poi la passa liscia perché fa gli occhioni dolci.
Quello grigio con le sfumature d'avorio.
Io non sono credente e non lo so se c'è un "dopo".
Ma se c'è, sono sicura che adesso la Maria sta facendo gli onori di casa, dandosi un gran daffare ad accogliere, a presentare, a spiegare come funzionano le cose lì. E che sta aiutando la nuova arrivata - sua sorella - a sentirsi meno sola e meno triste per la separazione.