domenica 21 aprile 2024

Di nuovo in pista

Venerdì siamo tornati a Padova per la PET, per la quale ho dovuto anticipare di qualche ora la sveglia perché due giorni prima mi hanno avvertito che dovevano modificare l'orario e dalle 14 alle 10:30.


Se non ho sbagliato i calcoli, è stata la mia nona PET, un esame che ormai conosco piuttosto bene, ma questa volta c'è stata qualche differenza.
Solite difficoltà a trovare la vena per l'infusione del tracciante radioattivo e solito ematoma nell'incavo del braccio, che sarà visibile per una settimana. Invece, prima differenza, i cinquanta minuti di attesa prima dell'esame sono passati in un lampo, perché mi ero ricordata di portare gli auricolari del telefono e mi sono felicemente immersa nell'ascolto di un audiolibro.
Durante le scansioni PET-TAC, che durano circa venticinque minuti, mi sono quasi appisolata; alla fine, dopo essermi rivestita, ho atteso come di consueto qualche minuto vicino all'uscita, in attesa che il medico verificasse la qualità delle immagini. Seconda differenza: questa volta mi hanno richiamato dentro per rifare alcune sezioni nella parte alta del torace, cosa che può succedere, ma genera almeno un filo d'ansia: bisogna acquisire di nuovo le immagini perché sono venute male oppure perché c'è qualche anomalia da studiare meglio? Rimarrò con il dubbio fino all'arrivo del referto, previsto entro il giorno 29.

Nei giorni scorsi avevo sempre il cellulare a portata di mano, in attesa di notizie da Castelfranco per l'intervento di rimozione dei calcoli.
Secondo voi, quando hanno chiamato? 


Esatto! Proprio mentre facevo la PET, quando avevo spento il telefono perché non avrei comunque potuto rispondere.

Poco male, quando sono uscita ho riacceso il telefono e poco dopo hanno richiamato... proprio mentre ero in bagno! Per fortuna non c'erano altri pazienti in attesa, quindi la mia prolungata occupazione della toilette non ha creato disagi a nessuno.


L'operatrice, gentilissima, mi ha detto che il prericovero è fissato per mercoledì 24 e ha spiegato tutto quello che c'è da fare, precisando che mi sarebbe comunque arrivata anche una mail di riepilogo. 
Devo ricordarmi di complimentarmi per la qualità della comunicazione: la mail, oltre agli orari di tutte le attività previste, comprende un opuscolo con informazioni logistiche chiare e precise.


Mi aspetta una levataccia, perché serve circa un'ora e mezza di strada e, non conoscendo il posto, sarà opportuno arrivare con un po' di anticipo, quindi partiremo verso le cinque del mattino e dovremo rimanere fino al pomeriggio, perché la visita con l'anestesista è prevista alle 14:10. 
L'operatrice ha raccomandato di portarmi qualcosa da fare o da leggere nei tempi di attesa tra un'attività e l'altra e si è scusata per la durata della procedura, ma l'ho rassicurata: è il mio ottavo intervento, so come funziona. Gli esami vanno fatti al mattino presto e le visite anestesiologiche di solito nel pomeriggio, perché al mattino i medici sono impegnati in sala operatoria, nessun problema.
L'importante è che ci stiamo muovendo per risolvere quanto prima questo problema, che mi sta costando, se non lacrime, sicuramente tanto sangue. Sono di nuovo in pista e spero che l'intervento possa essere programmato entro dieci/quindici giorni dal prericovero, per poter poi proseguire con la chemioterapia... sempre ammesso che il risultato della PET sia buono, o almeno non catastrofico: per quello, possiamo solo sperare.



1 commento:

  1. E io sono qui a sperare di cuore insieme a te. Un abbraccio Jo

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