sabato 8 gennaio 2022

Il carbone della Befana

L'Epifania è passata, ma c'è ancora l'albero di Natale addobbato nel nostro salotto. Non per nostalgia delle festività, ma semplicemente perché recuperare dagli scaffali del garage le scatole per riporre albero e decorazioni è un'impresa forse teoricamente possibile per me, ma di certo inutilmente pericolosa e Renato non mi può aiutare, perché la Befana gli ha portato proprio un bel regalino...


Nonostante tutte le sue precauzioni, il 5 gennaio è risultato positivo al Covid. 
Senza scomodare la cara vecchietta, è più probabile che debba ringraziare chi se ne va allegramente in giro - e al lavoro - anche con sintomi evidenti di malattia, ma fa poca differenza ormai, è successo.
Fortunatamente Grazie al vaccino, ha avuto solo sintomi lievissimi: due linee di febbre, un po' di tosse e mal di gola, il naso che cola; meno di un'influenza e oggi sta già meglio. Ma deve rimanere isolato, per evitare di contagiare anche me.

Il poveretto è recluso in una suite composta da camera con terrazzino, bagno con idromassaggio e studio, ha a disposizione connessione WiFi, Netflix, PrimeVideo e centinaia di e-book, riceve regolarmente tristi pasti ospedalieri ed è temporaneamente esentato da tutte le incombenze domestiche.


Incombenze domestiche che, per contro, ricadono interamente su di me. Alcune sono ordinariamente di mia competenza (cucinare, caricare lavatrice e lavastoviglie, stirare), alcune meno consuete ma facilmente gestibili (lavare ciò che non va in lavastoviglie, rifornire le ciotole dei gatti), altre davvero impegnative (stendere i panni, pulire la lettiera dei gatti), qualcuna al limite dell'impossibile (fare le pulizie, cambiare le lenzuola). Pian piano, una cosa per volta, cerco di fare almeno l'indispensabile.
Per fortuna Prudentemente, qualche mese fa ho fatto installare il montascale a poltroncina, che mi permette di salire le scale senza fatica e di trasportare oggetti da un piano all'altro della casa,  altrimenti la situazione sarebbe stata davvero ingestibile per me.


Rimane comunque tutto molto faticoso e triste: viviamo nella stessa casa ma non possiamo vederci né scambiarci un abbraccio. Se non altro io ho la compagnia dei gatti, lui invece è completamente isolato.
Matilde passa ore davanti alla sua porta, piange e bussa con la zampetta. Anche Ettore oggi ha miagolato disperatamente fuori dalla camera e tutti, almeno ogni tanto, vanno a raspare con le unghie.
E naturalmente abbiamo dovuto rinunciare al torneo di sitting volley nelle Marche, con grandissimo dispiacere. In questo momento sarei dovuta essere in campo con la divisa da gara, non sul divano con il pigiamorso.


Ma nessuno di noi sta male e questa è l'unica cosa che conta davvero.

4 commenti:

  1. Ciao Mia, ti leggo solo adesso e tuoi impegni permettendo, domani pomeriggio mi farebbe piacere telefonarti.
    Stai benissimo nel tuo pigiamino!!! Mila

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  2. Ma il pigiamoso è bellissimo! Spero passi tutto presto un grande abbraccio e buon anno nuovo :)

    Sandra

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  3. buongiorno, sempre tutto bene?perche' stare segregati in casa e' una rogna, ma pensando a come si stava prima delle vaccinazioni.....Annalisa

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