venerdì 21 febbraio 2020

Cambio di prospettiva

Ho avuto due giornate difficili.
Mercoledì sono tornata dall'ufficio davvero stanca e mi sono rigirata inutilmente sul divano senza riuscire a trovare una posizione comoda. Poi ho passato una pessima notte, con vampate di calore a raffica e fastidi di stomaco.
Ieri le formiche non c'erano, erano state sostituite da un branco di tigri feroci che mi hanno massacrato la gamba e il piede fantasma con zanne e artigli, prima a intervalli di pochi minuti, poi sempre più spesso, ogni pochi secondi. È stata dura, un dolore intenso e frequente che ha logorato la mia resistenza.


A metà pomeriggio mi sono rassegnata a prendere l'analgesico, dopo più di quattro mesi in cui ero riuscita a farne a meno. Una dose un po' ridotta rispetto a quella standard, confidando in una risposta comunque efficace proprio perché lo utilizzo raramente; in effetti ha funzionato subito, bene e a lungo, regalandomi anche una buona notte. Oggi le tigri si sono ritirate, è tornato il solito presidio di formiche, ma ormai con loro siamo vecchie amiche.


Questa volta l'ho vissuta più serenamente rispetto alla precedente: non l'ho vista come una sconfitta, ma come il modo giusto di prendermi cura di me stessa. Niente rabbia, niente sensi di colpa. Ho riconosciuto di avere un problema superiore alle mie forze e ho accettato un aiuto per superarlo, senza aspettare che diventasse un tormento. Non l'ho preso con leggerezza, ma con calma e senza perdere nemmeno per un istante la consapevolezza dei rischi collegati all'uso di oppioidi, forse ancora più evidenti proprio perché il farmaco ha funzionato così bene e potrebbe venirmi la tentazione di utilizzarlo più spesso.
Spero di non averne più bisogno, almeno per qualche mese, ma se dovesse servire, lo utilizzerò di nuovo. Come dicevo qualche giorno fa, io mi voglio bene!

7 commenti:

  1. Hai fatto bene. Il dolore (e l'insonnia che ne deriva) provocano stress e lo stress indebolisce le difese immunitarie dell'organismo.
    Dario

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    1. La difficoltà è trovare il giusto equilibrio tra riduzione del dolore ed effetti collaterali del farmaco. Ma credo di farcela.

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  2. Anche noi ti vogliamo bene, per questo ci piace sapere che nel tuo arsenale contro tigri e formiche hai delle armi efficaci. Mi raccomando utilizzale, non soffrire più del necessario. Gio

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    1. Per fortuna sì. Devo sempre ricordare che l'efficacia di queste armi è inversamente proporzionale alla frequenza di utilizzo: se le uso raramente, funzionano a meraviglia, se le uso spesso, finiscono per diventare inutili.

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  3. Assolutamente d'accordo. Un giorno, una persona che mi vide in terribile difficoltà mi disse: "tutto dipende da come vogliamo vivere la nostra vita ... ". Da allora, valuto con matematica stima il rischio/beneficio e se il beneficio vince (anche di poco) .. allora la via per me è giusta!
    Un abbraccio a tutti ... Mia,Renato,Gatti,Commentatori e Lettori di passaggio :)

    DaniCR

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    1. Mi piace sia il concetto di scegliere come vivere, sia la valutazione matematica del rapporto rischi/benefici.

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  4. Ciao Mia, accidenti non bastavano le formiche, adesso anche le tigri, ma vedo che, anche se con qualche aiuto, sei riuscita a sconfiggerle...abbi molta cura di te...Mila

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