mercoledì 16 settembre 2015

Io ci provo

Talvolta il cambiamento è salutare.
Non fa bene fossilizzarsi nelle proprie abitudini, sprofondare troppo a lungo nel trantran: se il cervello non è stimolato, si addormenta. Al contrario, i nuovi stimoli mantengono la mente elastica e reattiva.
Chi si ferma è perduto, soprattutto in ambito lavorativo, e i liberi professionisti lo sanno bene. Bisogna continuamente tenersi aggiornati, restare al passo con l'evoluzione del proprio settore professionale, possibilmente anche estendere le proprie competenze in nuovi ambiti, altrimenti si rischia di essere tagliati fuori dal mercato.
Per una felice combinazione di professionalità e fortuna, in oltre sedici anni di attività da libero professionista sono sempre riuscita a mantenere una buona continuità lavorativa proprio grazie al cambiamento: nuovi incarichi quando i precedenti si concludevano, nuove tipologie di servizio da offrire ai clienti.

Ora mi è stata offerta l'opportunità di un grande cambiamento: tornare a lavorare come dipendente, sia pure part-time, in un settore per me completamente nuovo. Una sfida stimolante e una possibilità di crescita professionale, ma anche un salto nel buio.
Sarò capace di svolgere i compiti richiesti?
Sarò all'altezza delle aspettative del nuovo datore di lavoro? E soprattutto delle mie aspettative, dato che sono un datore di lavoro severissimo con me stessa?
Ce la farò a mantenere adeguati livelli di prestazione nell'attività professionale?
Sarò in grado di sostenere, fisicamente e mentalmente, un significativo aumento del carico di lavoro?
Riuscirò a riadattarmi ai ritmi poco flessibili del lavoro dipendente?
Potrò coltivare ancora i miei interessi extra lavorativi?

Spero di sì.
Dovrò cambiare ritmo, rinunciare a qualcosa, organizzarmi in modo efficiente, dire qualche "no".
Io ci provo.

8 commenti:

  1. Certa che ce la farai, dopotutto le Pigne hanno una marcia in più!

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  2. Mia cara, certo che ce la farai, non ho alcun dubbio!

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  3. Ce a farai, la tua "rigidità" mentale sarà la tua ancora di salvezza

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  4. uhhhhh......odio i cambiamenti! Anche spostare un mobile in casa, è fonte di discussione e stress. Sono esageratamente statica e abitudinaria.
    Per questo ammiro chi osa. Tanto.
    Sono certa ce la farai, eccome.
    Il mio personale "in bocca al lupo"....(lunga vita la lupo, ovviamente)

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