domenica 27 aprile 2014

Evoluzione

Credo di non aver mai raccontato come è nata l'idea di questo blog: rimedio subito.
Quando mi è stata diagnosticata la recidiva, a settembre 2007, numerosi parenti e amici scrivevano e/o telefonavano per sapere come stavo, quale sarebbe stato il percorso terapeutico, se avevo bisogno di qualcosa...
Le persone che si interessavano alla mia situazione erano davvero tante ed era oggettivamente difficile rispondere singolarmente a tutti, per cui iniziai a utilizzare l'e-mail come strumento di comunicazione collettiva. 
Da subito decisi di dare ai miei messaggi un tono per quanto possibile leggero e ironico, riempiendoli di immagini buffe: ero ben decisa a non permettere alla malattia di rubarmi il sorriso.
Dopo le prime tre o quattro mail, ricevetti la risposta del mio amico Ugo, che insieme agli auguri per la mia salute inserì una proposta: "Perché non apri un blog?"
"Che bella idea, Ugo!" pensai leggendo. E subito dopo: "Ma che cos'è un blog?"
Davvero non ne avevo idea: fu necessaria una visita a Wikipedia per scoprirlo.
Ma Ugo non è ingegnere per niente: in calce alla sua mail aveva inserito un link alla guida di blogspot per creare un blog.
Decisi che era proprio quello che mi serviva e mi ci buttai a pesce.

Pochi minuti dopo si presentò la prima difficoltà.
Non si trattava di un problema tecnico, io non sono certo a digiuno di informatica e il tutorial era chiarissimo, ma era comunque una questione fondamentale: dovevo dare un titolo al blog.
Rimasi bloccata per diversi minuti nel tentativo di condensare in poche parole quello che era il mio scopo in quel momento: raccontare la mia storia di malata di cancro in modo lieve, se possibile addirittura divertente.
Ne venne fuori "Contro il cancro con un sorriso - Cronaca quasi seria della mia battaglia contro il cancro". Non mi entusiasmava, ma in quel momento ero ansiosa di iniziare la mia avventura di blogger e non mi venne in mente nulla di meglio.

Ero molto orgogliosa della mia decisione di aprire un blog e pensavo - molto ingenuamente - di aver fatto qualcosa di unico e speciale. Nessuna meraviglia: sono piuttosto egocentrica già di mio e in quel periodo di malattia ero particolarmente portata a pensare che il mondo girasse unicamente intorno a me.
Solo molti mesi dopo scoprii di non essere l'unica cancer-blogger al mondo... e per la verità nemmeno la migliore.
La scoperta degli altri blog fu un duro colpo per il mio orgoglio: non solo ce n'erano tanti, ma alcuni erano davvero splendidi. Uno più di tutti.
E avevano titoli bellissimi, evocativi, pieni di significato: On the widepeak, Le nebbie di Avalon, L'insieme di Julia... Il mio, al confronto, era di una banalità imbarazzante.
L'unica parte che mi piaceva era l'identificativo che avevo scelto per l'indirizzo: miasorriso.

In questi sei anni e mezzo di vita del blog ho pensato più volte di cambiare quel titolo, ma mi ha sempre frenato l'idea che avrei compromesso l'identità del blog, che l'avrei in qualche modo rinnegato.
È anche vero però che in questi anni il blog è cambiato e si è evoluto: con l'aumentare della distanza temporale dalla malattia, i post in cui parlo di cancro si sono fatti sempre meno frequenti rispetto a quelli che trattano altri argomenti.
È cambiato anche il mio modo di considerare la malattia. La parola "contro" non mi piaceva già all'inizio e ora mi piace ancor meno, perché implica un'emozione negativa, un senso di ostilità che mal si concilia con l'obiettivo di raggiungere uno stato di benessere fisico e spirituale. Ora tendo a considerare quel periodo non come una battaglia, ma come un tratto particolarmente faticoso del mio cammino di vita. E in questo cambiamento c'è sicuramente lo zampino di Anna.

Non ho ancora deciso se cambiare titolo al blog oppure no, ma intanto rifletto sulle possibili alternative. Magari se trovo quella "giusta" faccio il grande passo.
In realtà il titolo perfetto l'avevo trovato nell'autunno del 2010, ma l'ho messo a disposizione di un progetto più grande (ebbene sì, concedetemi questo momento di orgoglio personale: il titolo Oltreilcancro è una mia creatura e anche il logo con il sole).
NON si accettano suggerimenti sull'eventuale nuovo titolo: l'obiettivo è trovare qualcosa che mi rappresenti, quindi deve venire da me.
Però vi sarei grata se partecipaste al sondaggio che ho inserito in alto a destra, per conoscere la vostra opinione sull'opportunità o meno di modificare il titolo. Come di consueto, anche i commenti al post sono i benvenuti.

14 commenti:

  1. Non me la sento di partecipare al sondaggio, Mia: è come se dicessi la mia su cosa scrivere sul tuo campanello di casa, mentre a me basta sapere che dentro casa ci sei tu, quel che c'è scritto fuori è relativo e l'ho letto solo la prima volta (per assicurarmi sulla correttezza dell'indirizzo). E queste pagine sono proprio come casa tua ai miei occhi, perchè conoscerti non ha cambiato l'opinione che mi ero fatta di te quando eri ancora, per me, solo un paio di mani che battevano sopra ad una tastiera.
    Però aspetto con curiosità di sapere cosa partorirà quel vulcano di idee che è la tua mente.

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    1. "queste pagine sono proprio come casa tua"
      Oddio, vuoi dire che il mio blog è (quasi) sempre sporco e in disordine? ;o)

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    2. Mmmma sarai sssssiema eh ;-p

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  2. La decisione ovviamente e' Tua, ci mancherebbe...ma io ho partecipato al sondaggio, prima opzione.
    Un abbraccio rita

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  3. ohh, ma se proprio devi cambiarlo, devi chiamarlo...no, vabbé, mi taccio ;)
    bacio
    s

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  4. Anch'io ho partecipato al sondaggio, prima opzione.
    Il motivo è semplice mi piace così, perchè è il primo titolo che ti è venuto in mente.
    Puoi cambiare l'arredo, i colori, i disegni ma il sorriso rimane, contro o non contro la fumettistica che usi è simpatica e il sorriso dall'altra parte del pc è assicurato.
    4p

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  5. Cara Mia, ti seguo da molto tempo pur commentando poco. Allora, andiamo per ordine:
    1) non posso proprio partecipare al sondaggio perché le domande non sono quelle giuste, non credo che la questione sia se il titolo è più o meno bello;
    2) nel tuo discorso ho riconosciuto subito il pensiero di Anna, la sensazione che questa non è, anzi non è stata una lotta contro qualcosa che è alieno da noi, ma un percorso;
    3) se ieri il titolo non era importante e oggi lo senti lontano da te è forse perché tu sei cambiata, sei una persona diversa da quella che un giorno lontano lo ha creato, spinta da un'urgenza che non ammetteva pause. Se questo nome oggi non ti rappresenta più, se lo senti inadeguato a esprimere ciò che sei, allora segui il tuo cuore, quello che pensiamo noi è davvero poco importante.
    In fondo è come se tu fossi stata signorina fino a questo momento e fuori della tua porta ci fosse il tuo nome da signorina e oggi vai sposa e aggiungi al tuo nome un altro nome. Sarai sempre tu, noi verremo a trovarti comunque e ti vorremo bene ugualmente. Con qualunque nome ti riconoscerò, ti cercherò e starò con te.
    Come ora, sbircerò ogni sera per vedere se hai avuto tempo e voglia di scrivere qualcosa, mi fermerò, sorriderò o mi arrabbierò insieme a te a seconda di quello che avrai voluto lasciare come pensiero per noi.
    A presto, Mia, con affetto.

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  6. Anche io ho votato, la seconda opzione, non credo perderesti la tua identità (le illustrazioni che scegli sono sempre fantastiche e ti distinguono immediatamente!!!), ma l'idea del tuo sorriso, magari non contro, ma di fronte, nonostante, boh, è un'immagine davvero bella. Ogni volta mi commuove vedere quanto Anna, in tanti modi, ci abbia toccato, influenzato, aiutato a capire, suggerito interpretazioni.
    Un abbraccio.

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  7. certo che ho votato, ma lasciami dire che l'idea del blog è stata ottima: se no non ti avrei conosciuta e non avrei letto sempre con molta attenzione i tuoi bellissimi posts, che nulla hanno da invidiare ad altri :-)

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  9. Ciao Mia ti dirò...la mia...
    Ok, sono partito già con il piede sbagliato, ricominciamo.

    Ciao Mia, ti darò il mio parere...ecco, più lungo ma va meglio...dicevo, secondo il mio modestissimo parere non dovresti cambiare assolutamente il titolo del blog. Ma non perchè perderebbe l'identità o cose del genere, ma seplicemente perchè se quello è il titolo che di getto ti è venuto da dare al blog nel periodo di malattia è giusto che quello rimanga, anche se scelto di fretta e furia. Certo, sarebbe facile mettersi ora a pensare con calma ad un titolo migliore, ad effetto, ma io credo che poi quello sarebbe un titolo "artificiale" creato in sostituzione di quello precedente, certo, ma con il senno di poi, da guarita. Non so se mi spiego.
    E poi, se proprio devo dirtela tutta a me il titolo del tuo blog neanche dispiace, anzi, da subito l'ho trovato molto bello, perchè credo rifletta la persona che sei. Solare e combattiva e anche se mi pare di capire che questo termine ormai non ti vada più a genio nel 2007 nel bene e nel male ti rappresentava
    Poi è ovvio che è giusto fare quello che ti senti di fare, il blog è tuo, di nessun altro ed è giusto che sia tu ad avere l'ultima parola.
    Un saluto e un abbraccio

    Alessio

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  10. Anch'io ho votato. Terza opzione, perché è importante riconoscersi nel proprio blog e se quel titolo lo senti stretto perché tu sei cambiata è naturale che lui evolva con te. Non so però quanto incida su questo pensiero il fatto che come sai anch'io non mi riconosco nella metafora della battaglia...

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