lunedì 22 marzo 2010

Lutti botanici e pigrizia

Giovedì ho fatto la visita di controllo per i nei cutanei. Ho trovato una dottoressa molto scrupolosa, che ha esaminato con cura ogni centimetro quadrato di pelle, con particolare attenzione alle alterazioni più recenti, per concludere che è tutto a posto e non ci sono formazioni sospette.
Oh yeah!

Ieri mattina ho contato i morti in giardino: armata di stivali di gomma, guanti e forbici da potatura ho avviato il censimento delle piante che non sono sopravvissute alle straordinarie gelate dell'inverno appena finito.
Se n'è andato uno dei cespugli di mirto nano, il più grande, una delle piante più belle del mio piccolo giardino, quella di cui andavo più orgogliosa; del mirto più piccolo sembrano sopravvissuti solo un paio di rami. È morto l'alloro che era cresciuto spontaneamente in mezzo ai viburni e i viburni stessi hanno perso parecchi rami, come pure i gelsomini, le nandine, i pittospori, le abelie. Una strage.

Non ho avuto il coraggio di estirparle, spero che almeno qualche radice sia sopravvissuta e possa riprendersi, quindi ho iniziato a tagliare soltanto i rami secchi e ad eliminare le parti morte delle piante aromatiche annuali.
Non sono andata molto avanti con il lavoro: prima ancora di completare la potatura del primo mirto sono iniziati i capogiri. Ma non volevo mollare: ho fatto qualche pausa, quattro chiacchiere con la vicina attraverso la rete che divide i giardini, poi sono andata avanti ancora un po', ma non sono riuscita nemmeno a completare la seconda aiuola prima che la stanchezza mi costringesse a stendermi.
Deprimente.

Mi guardo intorno e vedo tante donne che lavorano a tempo pieno, si occupano della casa e dei figli (e magari anche del giardino!), spesso senza nessun aiuto. Anche se hanno avuto il cancro. O che ce l'hanno adesso.

Invece io che non ho figli, che non lavoro sempre tutti i giorni, che ho la mamma che lava, stira, cucina e fa la spesa mi ritrovo con la casa meno pulita e meno in ordine di come vorrei, con il giardino spesso trascurato e con una lista di cose da fare a cui si aggiungono più cose di quante io riesca a depennare. Un po' mi vergogno.

Mi domando se davvero non ce la faccio oppure è soltanto una questione mentale, un alibi per mascherare la difficoltà di affrontare la quotidianità, di ritornare ad una vita normale dopo la straordinarietà della malattia.
Mi chiedo se la mia in fondo non sia solo pigrizia mascherata da invalidità. Ne avevo già parlato in un post di un paio di mesi fa: è vero che ho alcune limitazioni fisiche, ma a volte mi viene il dubbio di ingigantirle per giustificare la mia tendenza all'ozio.

Ieri dopo pranzo, in preda ai sensi di colpa, ho attaccato il Vaporetto e ho pulito per bene l'interno della macchina, cosa che rimandavo da così tanto tempo che sui tappetini ho trovato impronte di dinosauro. E poi ho spazzato il garage. Fatto la doccia e lavato i capelli. E sono andata a prendere Renato che aveva portato lo scooter a fare la revisione. E al negozio di mobili a ritirare una mensola in più che ho fatto fare per la libreria del salotto.
E poi, ovviamente, mi sono stravaccata sul divano. Perchè, diciamocelo, vi sembro il tipo che si lascia schiacciare dai sensi di colpa?

10 commenti:

  1. ah, ecco meno male...perché io ho un mucchio di roba da stirare, i documenti degli ultimi sei anni da mettere in ordine e il frigo da pulire...e invece ora vado a pranzo in centro :)

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  2. Per quel poco che ti conosco, e per quel poco che conosco la tua storia, credo che la tua forza non è paragonabile ad una casa pulita ed in ordine... Ricorda che siamo fatti di corpo, ma anche l'anima ha bisogno di coccole!!!!
    Un abbraccio
    Lara

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  3. Ah beh non sono l'unica allora... Io mi vergogno a chiedere aiuto a mia madre, e ho scrupolo a far accudire mio figlio da lei, ma è inutile, proprio non ce la facccio a far da sola, così cedo e forse vergognosamente approfitto anche.
    Anch'io ho contato i morti in giardino qualche giorno fa, una vera strage il gelo quest'anno... che tristezza.
    Però che strabelli gli orsi :DDD

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  4. Anche io sono un po' così, mi capita di stancarmi presto, specie se devo fare dei lavori in casa, ma se si tratta di camminare resisto anche per oltre 5 km...(salvo poi essere a pezzi il giorno dopo). Secondo me io ho messo in gioco molte delle mie energie per combattere il cancro e per riprendere la vita normale dopo un duro intervento.
    Credo che questo abbia lasciato una carenza nella mia riserva generale di energie, carenza che viene fuori solo in certi momenti.

    Oppure è solo perché sono TANTO pigra (e non per niente del Toro...) ;-))

    Magari in un certo senso è così anche per te, e mi sembra di capirlo da quello che hai scritto...

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  5. sei mitica mia!!! e comunque guarda, poco prima di leggere il tuo post, alle ore 15.29, dopo aver dormito dalle 9 di mattina alle 14 (e questo dopo una buona notte di sonno ieri) sono scesa anche io in giardino ad estirpare una 30 di ortiche (chiedendomi come potrei cucinarle. e rispondendomi, ma perché dovrei, maledette cose spinose!!). ebbene, dopo 5 minuti 5 di lavoro in giardino, risalgo i 7 gradini per rientrare in casa. e ho l'affanno. e decido di non fare più nulla fino a domani. sarà mentale, sarà reale, ma non ho intenzione di mettermi alla prova. riposati, che mi riposo anche io!!! ti abbraccio

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  6. ripeto, ma perchè sentirsi in colpa? Io dico sempre prima il piacere e poi il dovere. non prendere sempre tutto così di petto, un po' di indulgenza serve.
    Io non mi sento per nulla in colpa di portare tutta la roba da stirare alla mia mamma, a lei piace e io non mi violento facendo una cosa che detesto.
    E segui l'esempio di Sissi, lei sì che ha capito tutto

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  7. Dinosauro?!
    Ecco cos'è!
    Ci sono anche nella mia macchina...

    A proposito di "dinosauri"... sono arrivata da poco al tuo blog e mi fa piacere sapere che stai meglio

    Un abbraccio
    Maria Rosa (gruppo BMV)

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  8. Quelle foto degli oris messe così ad arte mifanno ribaltare tutte le volte che passo da qui

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  9. @sissi: grazie, ora mi sento meglio!

    @lara: sì, però la mia anima è più contenta se vede intorno a sè ordine e pulizia!

    @Mamigà: mentre facevo le terapie non mi ponevo nemmeno il problema, chiedevo senza vergogna; adesso però non ho scuse...

    @Rosie: mi sa che hai proprio centrato la questione, ho bruciato tante energie emotive per affrontare la recidiva e non sono ancora riuscita a reintegrarle

    @wide: ok, riposiamoco insieme!

    @ziacris: io posso anche dire "prima il piacere, poi il dovere", ma c'è quella maledetta vocina della coscienza che mi sussurra "non è vero!".... ;o)
    La ricerca degli orsi ha richiesto più o meno lo stesso tempo della scrittura del post, forse anche un po' di più. Però ne valeva la pena!

    @Maria Rosa: è un piacere ritrovarti, grazie della visita!

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  10. Questo post pieno di orsi dovrei stamparmelo prima nella mente e poi sulla carta, e quindi appenderlo in salotto, per guardarlo quando mi prende la romella da disordine cronico...
    Un abbraccio!

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