Vorrei poter dire che mi sono svegliata all'alba per arrivare in orario, ma la verità è che il cortisone che ho dovuto prendere la sera prima per evitare la reazione allergica al mezzo di contrasto mi ha fatto passare la notte completamente in bianco, non sono riuscita nemmeno ad appisolarmi per qualche minuto ed è stato quasi un sollievo alzarmi qualche minuto prima che suonasse la sveglia.
L'appuntamento era per le 9:15 e sapevamo che in quell'orario sarebbe stato difficilissimo trovare parcheggio allo IOV, quindi eravamo pronti con il piano di riserva: Renato mi avrebbe fatto scendere davanti all'ingresso posteriore, quello accessibile con la sedia a rotelle, e poi avrebbe vagato per i vialetti in attesa che si liberasse un posto. Non avevamo certo considerato l'ipotesi di non riuscire nemmeno ad arrivare davanti all'ingresso, ma evidentemente non c'è limite alla stupidità umana: una coppia bloccava con l'auto l'imbocco del vialetto che porta all'ingresso posteriore. Renato è sceso per vedere cosa fosse successo: niente, stavano semplicemente aspettando che si liberasse un parcheggio, impedendo a chiunque di passare, e rifiutavano di spostarsi. Renato, basito, ha deciso di affidarsi alla saggezza popolare friulana.
Questa volta l'oncologa aveva optato per la TAC per indagare le aree che nelle ultime PET mostravano alterazioni di natura incerta, in particolare nel lobo inferiore del polmone sinistro e nella zona inferiore destra dell'addome. Il referto è arrivato a tempo di record nel tardo pomeriggio di ieri.
Buone notizie dai polmoni: nel sinistro il volume della zona alterata si è sensibilmente ridotto e a destra, nei dintorni della costola, non è aumentato, segno che la chemioterapia continua a tenere sotto controllo le metastasi toraciche.
Meno buone le notizie dall'addome: nella zona inferiore destra, proprio dove la PET evidenziava un'area sospetta, c'è un nodulo vascolarizzato di 8mm che non promette niente di buono e mi fa sospettare che vincerò di nuovo qualcosa di poco gradito, tipo un intervento chirurgico.
La situazione non è splendida, ma nemmeno drammatica e l'oncologa rimane moderatamente ottimista, perché il nodulo è piccolo e non ci sono altri peggioramenti; ne parlerà con radiologi e chirurghi giovedì, nella prossima riunione collegiale del gruppo sarcomi.
Nel frattempo io ho parecchie cose più interessanti di cui occuparmi: nei prossimi giorni sarò impegnatissima!
Mercoledì andiamo a Padova a vedere uno spettacolo di musiche e danze irlandesi, un genere di cui ci siamo innamorati molti anni fa con gli spettacoli di Michael Flatley.
Ma soprattutto sarò occupata con le prove teatrali, perché la settimana successiva torno sul palcoscenico!
Nel manifesto non mi si vede perché il giorno in cui sono state scattate le fotografie stavo male e non ho potuto essere presente alle prove, ma sono una delle interpreti del nuovo lavoro tutto al femminile della nostra Compagnia teatrale.
Non vi invito ad acquistare i biglietti, ma solo perché sono già tutti esauriti.