domenica 9 marzo 2025

Senza fine

Le analisi di lunedì non erano brillantissime, ci sono sempre tanti asterischi, ma tutti i valori erano in miglioramento rispetto alle precedenti, quindi è stata confermata la trasferta di mercoledì a Padova, con il prezioso aiuto dei volontari di In famiglia, per la diciottesima infusione.


Ogni tanto qualcuno mi chiede quante chemio devo fare ancora: tutte quelle che riesco a sopportare, andiamo avanti finché il farmaco continua a funzionare e il mio organismo regge. 
A volte mi pesa la consapevolezza che non ci sarà guarigione, che le terapie per me non finiranno mai e dovrò continuare a tempo indeterminato questa sequenza di analisi, visite e infusioni, intervallate ogni pochi mesi da una PET o una TAC di controllo. Non è sempre facile e ci sono momenti in cui la fatica si fa sentire.
Ma sono pensieri passeggeri. 
In realtà la mancanza di un traguardo è positiva, perché significa che c'è ancora la possibilità di andare avanti, forse anche molto a lungo e sono infinitamente grata a questo farmaco che ha rallentato la malattia oltre ogni aspettativa, senza compromettere troppo la mia qualità di vita.


Sto affrontando i soliti effetti collaterali della settimana post-chemio, tanta stanchezza e un po' di nausea, insieme a un feroce attacco di elettroformiche fantasma, tutto fastidioso, ma non certo drammatico.
Salto qualche pasto e trascorro molto tempo a letto o sul divano, limitando al minimo i movimenti per non alimentare la nausea, Renato mi dice che ho la faccia pallida e sbattuta, ma non sto davvero male.
Gioco con lo smartphone, ascolto audiolibri, coccolo i gatti, guardo un po' di sport in TV: per un animale da tana come me, non è affatto un brutto modo di passare il tempo.


Domani ho la visita per il rinnovo della patente, che richiede come sempre un sacco di burocrazia e di soldi. Spero di trovare medici ragionevoli come l'ultima volta, perché anche se uso davvero poco l'auto, in quattro anni non ho ancora raggiunto i 20.000km, un mancato rinnovo sarebbe una devastante perdita di autonomia. Incrociate le dita per me.