giovedì 16 gennaio 2020

Rientri

Domenica ho fatto qualcosa che sognavo da mesi, letteralmente e in senso figurato: tornare in piscina.
Non so quante volte, nell'ultimo anno, ho immaginato il momento in cui sarei potuta rientrare in acqua, la sensazione di benessere e leggerezza, il relax di abbandonarsi completamente fino a perdere la percezione di dove finisce il mio corpo e inizia l'acqua, i muscoli che lavorano nei movimenti del nuoto, le capriole sott'acqua...
Ma volevo tornare in acqua anche per un altro motivo. Di una cosa sono sempre stata certa, sia quando avevo il quarto di manzo, sia dopo l'amputazione: in acqua, la mia disabilità sarebbe scomparsa e sarei stata soltanto una grossa lontra felice.


La piscina del mio Comune è chiusa da mesi per lavori di restauro, ma sapevo che in un paese poco distante c'è una piscina in cui fanno anche attività di riabilitazione in acqua, quindi ero ragionevolmente sicura che fosse accessibile ai disabili. Per sicurezza, qualche giorno prima ho telefonato per chiedere informazioni e mi hanno confermato di avere uno spogliatoio a misura di carrozzina, un bagno con maniglioni di sostegno e doccia con seggiolino e addirittura un sollevatore per il trasferimento dalla carrozzina alla vasca, utilizzabile però soltanto nella vasca piccola in cui fanno le attività di riabilitazione. Per l'eventuale accesso alla vasca grande, quella da nuoto, avrei dovuto essere autonoma, ma ritenevo di potercela fare.
Nei giorni successivi ho elaborato mentalmente il piano d'azione. Per entrare in acqua, avvicinare la carrozzina alla vasca, scendere, sedendomi per terra, e raggiungere il bordo ragnando*. È una piscina a sfioro, l'acqua arriva fino al bordo: gamba in acqua, una piccola spinta e sono dentro. Per uscire, percorso contrario: issarsi sul bordo, eventualmente usando i corrimano della scaletta e risalire in carrozzina. Niente accappatoio, troppo scomodo da mettere e togliere stando seduta, meglio un telo. Anzi, due: uno da mettere sulla carrozzina per non bagnarla. E una salvietta per il piede. Solita lista delle cose da portare: doccia schiuma, shampoo, spugna, biancheria di ricambio, cuffia, occhialini, costume...
Già, il costume. Bisogna modificarlo un po' per evitare di che si sposti in modo indecente, non essendoci più l'inguine a destra per tenerlo fermo; e poi il moncone fa impressione, meglio coprirlo. Sabato sera mi sono dedicata a lavori di cucito: ho chiuso completamente il foro per la gamba destra. Non fidandomi troppo delle mie abilità sartoriali, che sono limitate a rammendare calzini e attaccare bottoni, ho preferito provare con un vecchio costume molto economico, per non rischiare di fare danni su quello di migliore qualità. Ci ho messo un'eternità, ma il risultato è stato molto soddisfacente: ero pronta.
Domenica ho martirizzato Renato per farmi preparare la borsa: è andato su e giù non so quante volte per prendere tutto quello che ritenevo potesse servirmi (e che mi è effettivamente servito: nulla è rimasto inutilizzato).
Mezz'oretta di strada in macchina in un misto di aspettativa e timore. Sarei riuscita a entrare in acqua facilmente? E poi a uscire? E l'arto fantasma si sarebbe fatto sentire? E la schiena? E avevo preso tutto? E la carrozzina avrebbe patito l'ambiente umido?

L'addetta alla biglietteria mi ha accompagnato allo spogliatoio, dimensionato in modo da poter entrare e uscire agevolmente con la carrozzina. Mi sono cambiata e ho raggiunto il bordo vasca. Tutto come previsto: discesa, avvicinamento, spinta e via, finalmente in acqua!
E sì, avevo ragione: la mia disabilità è rimasta sul bordo della vasca. In acqua non importa se mi manca una gamba, mi muovo senza alcuna difficoltà.
Renato è rimasto per un po' a sorvegliarmi dal bordo, mentre saggiavo le mie possibilità: un breve passaggio sott'acqua, una capriola, una vasca a stile libero per sentire come va. Tutto a posto.
Ho provato anche rana e dorso, ci riesco ma il corpo lavora in modo molto asimmetrico e temo che la schiena ne risenta, meglio non esagerare.
Non volevo rischiare di ritrovarmi affaticata e dolorante più tardi, così sono stata bene attenta a non stancarmi e dopo forse una ventina di vasche, intervallate da pause, ci siamo spostati nella piscina piccola, che è a temperatura più alta, non adatta al nuoto, ma ottima per rilassarsi. Qualche apnea statica e un po' di sguazzamento senza impegno.
Doccia nel bagno attrezzato. Renato è venuto con me per aiutarmi, ha spostato la carrozzina lontano dalla doccia mentre ero sotto l'acqua e di nuovo vicino per farmi risalire quando ho finito, per il resto ho fatto da sola: come sempre, cerco di capire fin dove riesco ad arrangiarmi.

Dopo aver finalmente realizzato un sogno, era ora di passare al successivo: mercoledì sono tornata a lavorare in ufficio.
Per ora sarà solo mezza giornata alla settimana, il mercoledì mattina, che mi serve per gestire lo Sportello Clienti, confrontarmi con i colleghi sulle cose da fare e le problematiche da gestire e sistemare l'archivio cartaceo.
L'ufficio è perfettamente accessibile e reggo le quattro ore senza particolare difficoltà, l'unico problema è che la sede di lavoro è a circa 8,5 km da casa mia: devo chiedere ancora il vostro aiuto.
Si tratta di accompagnarmi al mattino oppure di venirmi a prendere all'ora di pranzo alla sede delle Industrie Zignago a Villanova di Fossalta di Portogruaro, via Ita Marzotto 8 (coordinate GPS 45°46'07.0"N 12°54'07.6"E - Google Maps 45.768618, 12.902108); la strada è piuttosto scorrevole, ci si impiega una decina di minuti.
Renato dovrebbe riuscire ad accompagnarmi o venire a prendermi a settimane alterne, ma non ha ancora i turni per il mese prossimo, eventualmente toglierò qualche data.

  • Mercoledì 22 gennaio ore 8:10 a casa mia   ASSEGNATO Zara!
  • Mercoledì 29 gennaio ore 12:35 in Zignago (va bene anche più tardi)   ASSEGNATO Serena!
  • Mercoledì 5 febbraio ore 8:10 a casa mia   ASSEGNATO Giorgio!
  • Mercoledì 5 febbraio ore 12:35 in Zignago (va bene anche più tardi)  ASSEGNATO Chiara!
  • Mercoledì 12 febbraio ore 08:10  a casa mia  ASSEGNATO Patrizia!
  • Mercoledì 12 febbraio ore 12:35 in Zignago (va bene anche più tardi)   ASSEGNATO Renato F!
  • Mercoledì 19 febbraio ore 8:10 a casa mia  ASSEGNATO Micaela!
  • Mercoledì 26 febbraio ore 12:35 in Zignago (va bene anche più tardi) ASSEGNATO Fabia!

Grazie di cuore a tutti quelli che vorranno aiutarmi!


*ragnare: muoversi su più zampe come un ragno tenendo il corpo sollevato; in realtà il ragno cammina su otto zampe con la pancia rivolta verso il basso, mentre io la tengo verso l'alto e mi appoggio solo su tre zampe, però l'effetto visivo è abbastanza simile.



14 commenti:

  1. Sbaglio o hai recuperato più in fretta dallo squartamento che dalla prima operazione pseudoconservativa? Stai facendo PASSI da gigante a parer mio... Buona ripresa!

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  2. Assolutamente sì. La prima, INUTILE operazione mi è costata sei mesi di ospedale. Dalla seconda sono passati poco più di quattro mesi e sono operativa già da novembre.

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  3. Bella sentirti così piena di energia!
    Dici che in futuro riuscirai a guidare una macchina modificata? Ti darebbe ancora più libertà di movimento..

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  4. Bene Mia! Sei formidabile!!!! Sei andata a S.Stino,S.Vito o Bibione? Vorrei che anche Renzo provasse a entrare in acqua,magari con supervisione di un fisioterapista. Ora che sono in pensione vedremo di farlo..
    Un grandissimo abbraccio

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    1. San Vito. A Bibione la piscina grande è esterna, non so nemmeno se è accessibile d'inverno. A San Vito so che fanno anche fisioterapia in acqua.

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  5. Non so se sono più felice o ammirata, in ogni caso bene bene bene! Gio

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  6. Che Donna! Riesco solo a dire questo, piena di ammirazione e gratitudine per quello che (involontariamente, lo so) stai insegnando a tutti. Anna

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  7. Mia quanta ammirazione nei tuoi confronti! Hai uno stile, una capacità di cogliere il bello, una simpatia travolgenti. Grazie di esserci e di scrivere questo blog che oramai è un inno alla vita e una fonte inesauribile di insegnamenti

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  8. ma quanto è bello leggerti così !!! ... e continui a sorprenderci: "Mia la Lontra" :)
    Un sorridente abbraccio a te e Renato .. e ai piccoli amici Aki e Fergus

    DaniCR

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  9. Ciao...confermo che sei unica e speciale e hai tutta la mia ammirazione, quello che scrivi e sempre e comunque un'inno alla vita!!! Grazie di esserci!!! Mila

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  10. Ciao Mia, confermo che sei unica e speciale e hai tutta la mia ammirazione!!!
    Quello che scrivi è sempre un'inno alla vita!!!
    Grazie di esserci!!!

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