Ultimo giorno dell'anno, ultime ore dell'anno. Una sera come le altre, siamo sempre poco inclini a celebrare le ricorrenze, questa volta ho anche poca voglia di mandare messaggi di auguri. E ho sonno, probabilmente andrò a dormire presto, salvo poi augurare le peggiori disgrazie a quelli che mi sveglieranno a mezzanotte sparando botti.
Però ho ricevuto un bellissimo augurio, ieri, da una lettrice di questo blog: un pensiero focalizzato non sull'anno che se ne va, ma sul futuro e le sue possibilità e questo merita una piccola riflessione.
Potrei dire che il 2019 è stato un anno da dimenticare, ma non è esattamente così, non voglio e non devo dimenticare quello che ho passato per arrivare qui e ci sono state anche cose belle e soprattutto tante persone che mi hanno aiutato in mille modi e a cui sono immensamente grata. Però sarà un anno difficile da ricordare per i tanti, troppi momenti difficili che ci sono stati. Ripensare alle giornate in ospedale a volte è doloroso e non mi ci voglio soffermare, preferisco lasciar scivolare quei ricordi.
È molto più importante concentrarsi su quello che deve arrivare, su come costruire il futuro, senza dedicare troppo tempo - e troppo dolore - a rivangare il passato.
Avanti dunque, senza dimenticare la strada già percorsa, ma con lo sguardo rivolto a quella ancora da scoprire. E con la speranza che sia lieve, luminosa e lunga.
anche noi siamo a casa, in pigiama e mezzi addormentati tra cani e gatti vari, mi sa che a mezzanotte svegli non ci arriveremo, ho già chiamato mio papà per gli auguri e tolto la suoneria :-)
RispondiEliminaUna cosa che voglio sicuramente ricordarmi di questo 2019 complicato, è stato l'averti finalmente incontrata
Auguri di buona strada, Mia, e tanta, tanta vita
Michela
TI VOGLIO BENE
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