venerdì 5 ottobre 2018

L'uomo dei sogni

Nel 1987, all'inizio di una storia importante, avevo messo subito le cose in chiaro con il mio ragazzo.
Non potevo promettere di amarlo per sempre, ma mi impegnavo a essergli assolutamente fedele per tutta la la durata della nostra relazione, con un'unica, possibile eccezione.


Ho sempre trovato straordinariamente affascinante quest'uomo.
All'epoca io avevo 18 anni e lui 50, ma non mi importava: se mai mi fosse capitata l'occasione di un'avventura con Robert Redford, non me la sarei lasciata sfuggire.

Il mio ragazzo non aveva fatto obiezioni, probabilmente confortato dalla statistica.
A occhio e croce, la probabilità che io riuscissi a incontrare Robert Redford poteva essere una su un milione. Ancora più esigua la probabilità che Robert Redford potesse essere attratto da me: benché trent'anni (e trenta chili) fa io non fossi proprio da buttar via, non ero certo il tipo che faceva voltare gli uomini per strada. Diciamo una probabilità su dieci milioni. Dato che la probabilità che si verifichino due eventi è il prodotto delle probabilità dei singoli eventi, abbiamo un totale di una probabilità su dieci miliardi.
Il ragazzo non aveva certo motivo di preoccuparsi e mi aveva facilmente concesso la mia licenza di cornificazione, un bonus che mi sarei potuta giocare soltanto con Robert Redford.
C'è bisogno di dirlo? Non ho mai avuto l'occasione di usarla.
E quando ho conosciuto Renato, un anno e mezzo dopo la fine di quella relazione iniziata nel 1987, avevo ormai chiuso il cassetto di questo sogno e non gli ho richiesto la licenza di cornificazione.

Stamattina però...
Nell'azienda per cui lavoro c'era una convention importante, a cui partecipavano diversi VIP.
Non so esprimere l'emozione di vederlo a pochi metri da me, con tutti i suoi 82 anni, le rughe e i capelli tinti, ma sempre straordinariamente affascinante.

Quando mi sono avvicinata, mi sembrava di camminare su una nuvola. Imbarazzata per la mia mediocre pronuncia inglese e assolutamente incantata da quello sguardo ancora straordinariamente azzurro, gli ho detto solo: "Your blue eyes are a gift to the world. Thank you."
Mi ha regalato uno dei suoi meravigliosi sorrisi, roba da sciogliere in un secondo tutti i ghiacci dell'Himalaya, altro che riscaldamento globale!
E poi...

...

... è suonata la sveglia.


Oggi effettivamente c'era una convention di VIP in azienda, ma si trattava di rappresentanti di alcuni tra i più prestigiosi marchi del Made in Italy.
Quanto a Robert Redford... Beh, lui è l'uomo dei sogni, quindi si trovava esattamente al suo posto.

4 commenti:

  1. A me risulta che, qualche anno prima, l'uomo dei tuoi sogni fosse un altro... un cantante... fammi ricordare... belloccio anzichenò... giovane... figlio di un'attrice italiana e di un torero iberico... non mi viene... sai, l'età... la memoria...
    Buona notte.

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    1. Quello, invecchiando, ha perso tutto il suo fascino, se lo incontrassi per strada probabilmente non mi girerei a guardarlo

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  2. Io e te siamo gemelle separate alla nascit!

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  3. anche noi siamo gemelle separate alla nascita, decisamente!
    Io pero' sono anche un po' pirla, quando ho letto che te lo sei trovata davanti, mi é scappato un "veinarde" (--> fortunata, ma sfacciatamente fortunata!)
    ... e poi ho letto della sveglia :-)
    Un bacio,
    Michela

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