domenica 18 settembre 2016

PordenoneLegge - resoconto


Il prologo dell'evento di PordenoneLegge è stata una pioggia battente. Dopo settimane di sole, Giove Pluvio ha deciso di movimentare la giornata proprio nel giorno a lui dedicato.


Ero piuttosto emozionata per questo evento. Non preoccupata né spaventata, ma fiera di essere stata invitata a una manifestazione così importante e ci tenevo molto alla buona riuscita dell'incontro.
Qualche giorno prima avevo selezionato con cura due brani da leggere, estratti dai racconti con cui avevo partecipato al concorso letterario Scriviamoci con cura del 2013 e del 2014. Sapevo che avrei avuto solo pochi minuti a disposizione per la lettura e dovevo ritagliare ciò che ritenevo più significativo da ognuno dei due racconti.
Sono arrivata a Pordenone con largo anticipo, per essere sicura di trovare parcheggio, impresa particolarmente impegnativa in un giorno di pioggia, e di raggiungere in tempo la sede dell'evento con la mia andatura da formica, composta di passettini brevi, per non sforzare la pelle dell'inguine. Pelle che - per inciso - non solo non si è rotta, ma sta lentamente recuperando un normale colorito rosa, al posto del grigio-ustione-da-radioterapia.
All'ingresso c'erano i volontari dell'organizzazione: mi sono presentata come "autrice", con un certo orgoglio, e mi hanno fatto entrare. Ho subito recuperato un libretto con il programma della manifestazione; ci tenevo molto ad averlo, e non solo perché dentro c'è anche il mio nome: non potevo restare insensibile a una copertina così meravigliosa!



Poco dopo sono arrivati anche gli altri tre autori, Liana Pivetta, Silvia Seracini e Alberto Andreoli Barbi, e le moderatrici Ivana Truccolo, responsabile della biblioteca del CRO di Aviano, e Lucia Fratino, oncologa. Un rapido briefing per organizzare la sequenza degli interventi, poi siamo entrati in scena, letteralmente, dato che ci trovavamo sul palcoscenico del Ridotto del Teatro Verdi, dove ci ha raggiunto il dott. Paolo De Paoli, direttore scientifico del CRO, 
Dal palco ho visto arrivare diverse persone conosciute. Alcune mi avevano già preannunciato la loro partecipazione, altre sono arrivate a sorpresa: la presenza di ognuna di loro è stata un graditissimo dono.
Dopo il benvenuto del dott. De Paoli e l'introduzione di Ivana Truccolo, che ha presentato il concorso letterario, la parola è passata a Lucia Fratino, che ha condotto l'incontro con grande efficacia, offrendo interessanti spunti di discussione sui brani letti dagli autori. Con me si è soffermata sulla figura del gatto, il nostro Ciccio, e sulla visione della malattia come viaggio o come guerra, che mi ha dato l'occasione per ricordare Anna, e a cui dedicherò un post successivo.
Grazie a Wolkerina per questa bellissima immagine!

Poi è toccato agli altri autori leggere e commentare i brani dei loro racconti; anche con loro la dottoressa Fratino è stata abile a cogliere i punti di maggiore interesse per la discussione.
Al termine dell'incontro, diversi spettatori si sono fermati a complimentarsi e a ringraziare per le emozioni che siamo riusciti a trasmettere: per me, è stata una grande soddisfazione.
All'uscita ho scoperto che Giove aveva deciso di andare a riposare, lasciando il cielo a Iris: sono tornata a casa con il cuore leggero e la mente piena di pensieri felici.


PS: Ieri pomeriggio ero da un cliente nella zona di Pordenone; prima di uscire, mi sono fermata qualche minuto a chiacchierare con le ragazze dell'ufficio e una di loro mi ha chiesto se quest'anno ero riuscita ad andare a qualche evento di PordenoneLegge. Vi lascio immaginare il mio livello di orgoglio nel rispondere: "Sì, come autrice!"

2 commenti:

  1. I only wish I could have been there and listened to you. What a treat to my heart that would have been! You are a very special author, dear Mia. You inspire and enchant, leaving the reader with a smile and a light heart. Not too often writers can have this effect on the reader. Sending my love.

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  2. sempre detto io......rita

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